𝟐𝟔) 𝐃𝐑𝐔𝐆𝐒

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Jasmine si svegliò e comprese di dover allontanarsi dallo stress che la circondava ultimamente. Anche il suo amato diario sembrava non darle più la serenità di qualche settimana prima, mentre tutto intorno a lei appariva irrequieto. Così, decise di recarsi nel suo bar preferito al mattino presto. Si concesse un cornetto alla crema accompagnato da un cappuccino, e successivamente, come da programma creato da lei, andó in palestra.

Dopo un'intensa sessione di allenamento, Jasmine si sentì già un po' meglio o era solo la sua convinzione. Il sudore che le scorreva lungo la schiena sembrava lavare via le preoccupazioni accumulate.

Uscita dalla palestra, decise di fare una passeggiata nel parco vicino. L'aria fresca le rinfrescava la mente, si sedette su una panchina ed estrasse una sigaretta dal suo pacchetto di Winston blue e iniziò a fumarla in silenzio, osservando il parco che la circondava. Intorno a lei, bambini ridevano e si divertivano, artisti di strada che dipingevano o suonavano e coppie felici passeggiavano mano nella mano. Nonostante l'atmosfera serena, lei continuava a sentirsi distante, perseguitata da una sensazione inspiegabile e opprimente, la sua voce interiore continuava a tormentarla dicendo che qualcosa non andava. Ma Jasmine decise semplicemente di alzarsi e incamminarsi di nuovo a casa, appena tornata a casa si fece una lunga doccia calda.

Dopo la doccia, Jasmine si sentì un po' più rinvigorita, ma la pesantezza nel suo cuore rimaneva. Si avvolse in un morbido asciugamano e si diresse verso la cucina, dove preparò un tè caldo, prese il tè e si sdraiò più stanca che mai. Le ore passavano lente mentre Jasmine cercava qualcosa che la intrattenesse, cercando di non pensare a quello che la tormenta da settimane ormai, Questo la innervosiva parecchio. Gli venne la strana idea di risistemare casa, pensando che se magari avrebbe risistemato pure la sua mente sarebbe più ordinata.

Decise di partire dalla sua stanza, che stranamente era disordinata, cosa che lei non fa mai. Fin da piccola, è stata sempre una ragazza ordinata e abbastanza precisina... Ma ultimamente qualcosa era cambiato. Le pile di riviste accatastati sul comodino, i vestiti sparsi sul pavimento e la polvere che si accumulava sui mobili le davano una sensazione di caos che rifletteva il suo stato d'animo. Con calma, completò l'organizzazione di tutto, mancava solo da sistemare il suo armadio. Mentre ripiegava i vestiti, il suo sguardo si posò su una busta piuttosto piccola. Incuriosita, la aprì lentamente e scoprì una felpa, probabilmente da uomo e piuttosto ampia, certamente non appartenente a suo fratello. Quando sollevò la felpa per osservarla meglio, un odore familiare le invase le narici... Era quella di Tom. In quel momento, Jasmine ricordò quando Tiago gliela aveva data, dicendo che doveva restituirla a Tom, dato che anni prima l'aveva dimenticata da loro.

In quel momento, Jasmine si sentì sopraffatta; Tom era probabilmente la causa principale del suo stato attuale. Infuriata, Jasmine gettò la maglietta a terra e colpì con un calcio il primo oggetto che le si parò davanti, il comodino. Oltre alle varie cose che caddero, l'occhio di Jasmine si suffermó sulla sua borsa che usava quotidianamente che fece rovesciare tutti gli oggetti presenti all'interno ma il suo sguardo era concentrato sulla piccola bustina bianca, la prese e lentamente la aprí
Jas: Forse questo mi aiuterà a scordarmi di tutto giusto per un po'.
borbotó per poi inalare una quantitá non precisa di polvere, sperando che questo la faccia distaccare da tutto come gli dissero vare colleghe nel corso degli anni.



heyy!! scusate per la assenza ma in questo periodo siamo entrambe occupate con la scuola, famiglia ecc, quindi non abbiamo avuto molto tempo per scrivere, e per scusarci abbiamo rilasciato questo capitolo solo per voi!! quindi godetevelo e ci vediamo la prossima volta, a presto e buona scuola a tutti!! 💕

A NEW KIND OF HATE ; 𝒯ℴ𝓂 𝒦𝒶𝓊𝓁𝒾𝓉𝓏 Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora