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Le prove libere qui a Montreal non furono per i deboli di cuore, si alternavano momenti in cui grandinava a momenti in cui pioveva così forte che l'acqua era così fitta da creare un muro. Dal Box non riuscivo a trattenere la mia preoccupazione e passeggiavo nervosamente per tenermi occupata per quei pochi minuti che le monoposto giravano in pista.

L'inferno, ve lo garantisco; se dovessi immaginarlo, lo incarnerei alla perfezione in questo momento.

Come terminarono le prove libere, tirai un sospiro di sollievo, per fortuna non era successo niente di che, qualche lungo o piccolo bacetto al muro, al massimo qualche pilota fermo in ghiaia, ma niente di pericoloso o irreparabile. La cosa che non mi faceva stare tranquilla era che per domani, ovvero giorno di qualifica, era previsto lo stesso meteo, quindi sarebbe meglio portarsi dietro una bombola d'ossigeno. Chissà se il mio cuore reggerà.

Nonostante il cattivo tempo, che sembrava essersi acquietato, Izi ed io decidemmo di prepararci per uscire fuori a cena, solo noi due; era da tanto che non lo facevamo, con impegni vari, ci siamo concesse solo pranzi fugaci e calici di vino scadente sul divano, ma questa volta sarebbe stato diverso, una bella cenetta piena di gossip solo per noi due. A seguito andammo a bere in qualche bar e ci raggiunse anche Daniel accompagnato da Lando.

<Mi vuoi dire che stavi cercando di fare?> si interessò Daniel

<Ho detto a Kelly che amo Max, che glielo lascio per amore suo e della piccola, non voglio rendere tutto più complicato di com'è.. ma quando lo vedo, quando si preoccupa per me, io..> sospirai con il cuore colmo di emozioni

<Non sai resistere..> concluse la frase Ricciardo e io lo confermai.

Buttai giù il contenuto del mio bicchiere in un solo sorso.

<Vacci piano baby!> si raccomandò Norris

<So badare a me stessa> affermai fiera

<Ci penso io a lei nel caso, lasciatela bere> intervenne dolcemente Izi

Quando ormai eravamo giunti a fine serata, ero brillina, per meglio dire allegra, ma comunque lucidata; Lando aveva appena fatto una battuta veramente triste che però in quelle condizioni mi aveva fatto veramente ridere.

<Felice che tu ti diverta tanto> mi riprese stizzito Max

<Hai intenzione di seguirmi per il resto della tua vita?> gli chiesi a tono

<Sei tu che mi costringi> serrò lo sguardo Verstappen

Ecco che ci risiamo. La facilità con la quale mi fa sorridere il cuore è allarmante, come potrò andare avanti?

<Vieni con me> disse con tono perentorio

<No> risposi baldanzosa

<Se non vieni con le buone, passerò alle cattive maniere> minacciò Max

Non mi mossi, non questa volta; non poteva sempre averle vinte lui.

Vedendo il mio astio, Verstappen avanzò a passo svelto su di me, fece per prendermi in braccio, ma mi spostai di scatto, barcollando leggermente.

<Ok. Ok. Uso le mie gambe> replicai

Stavo per seguire Max, quando Lando mi afferrò per un braccio e mi bloccò la strada.

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