Per fortuna, i vari dissapori tra i due amici, Max e Lando, si sono risolti all'istante con una chiacchierata. Ho dovuto fare da intermediatore, ma alla fine ha portato i suoi risultati. Norris era mortificato per avermi spinto e fatto cadere, non era sua intenzione e vedere il suo viso mortificato mi ha spezzato il cuore. Sapevo che era stato un incidente, queste sono comunque cose che non devono succedere, ma alla fine l'ho perdonato.
Volete sapere anche perché? Max Emilian Verstappen, il pilota di ghiaccio, colui che non cambia mai espressione, il campione in carica che lotta come un leone, si è trasformato magicamente in un agnellino. É diventato la mia badante. Ha addirittura chiamato Perez per scusarsi di averlo appeso con le spalle al muro, letteralmente.
Ebbene si, amici, i miracoli esistono!
Dopo l'Austria, siamo volati subito a Silverstone per un nuovo weekend di gara, questa volta con noi ci sarà anche Penelope. La piccola è stata avvisata da Max del mio piccolo infortunio e si è raccomandato di non farmi stancare troppo anche se ormai, in realtà sto benissimo, la mia è stata solo una distorsione, niente di troppo grave, che in pochi giorni è passata. Come strascico mi è rimasto solo il fatto che se cammino troppo, mi torna il dolore.
É la mia prima volta a Silverstone, tra l'altro qui l'atmosfera è pazzesca perché ci sono moltissimi piloti inglesi e quindi il tifo è veramente sfegatato. Ci sono bandiere ovunque, tifosi Mercedes e McLaren ovunque, è davvero suggestivo da vedere.
Quello che invece non è per niente piacevole? Il classico clima inglese, uggioso e costantemente freddo.
<Come è possibile che tra tutti quei vestiti tu non abbia una felpa?> mi chiese senza parole Max
<Non mi aspettavo fosse inverno!> mi provai a giustificare anche se dovevo aspettarmelo
<Sei incorreggibile!> ridacchiò Verstappen divertito
Mi voltai verso di lui e in quel preciso momento vidi qualcosa volarmi in faccia, menomale lo presi al volo
<Indossa questa, ci manca solo che ti ammali> disse Max con un filo di rimprovero
<Grazie> gli sorrisi a trentadue denti
Vedete, gli uomini non sanno che noi donne lo facciamo apposta per usufruire dei loro capi. [sono diventata pinocchio ahaha].
<Come sto?> mi pavoneggiai facendo una giravolta
<Sei uno spettacolo come sempre> avanzò verso di me Max
Mi lasciò un bacio e poi avvolse le braccia intorno alla mia vita
<Ma stai attenta, non sei ancora in perfetta forma> affermò apprensivo
<Sei così carino quando ti preoccupi per me> gli sorrisi divertita
<Tu lo hai sempre fatto, non te ne sei mai andata, nonostante avessi mille motivi per farlo. Questo mi sembra il minimo> dichiarò Max sorprendendomi
<Non voglio sentire queste cose, non esistono. Io ho dato a te, quanto tu hai dato a me, la grandezza sta in chi e come la recepisce> spiegai
<Ora sei te quella che ha mangiato un libro di filosofia> ridacchiò Verstappen
<Ritiro tutto quello che ho detto! Sono sprecata per te!> lo presi in giro divertita
Ci recammo in autodromo come una famiglia felice, Max ed io eravamo mano nella mano, accanto a noi Penelope. Non vi dico i paparazzi quante foto e domande ci hanno fatto, ma abbiamo cercato di restare vaghi mantenendo un profilo basso.
Lando, dal canto suo, ha ritrattato le sue parole forti del weekend precedente sostenendo che esse sono state dettate dalla foga del momento, dall'adrenalina che si ha una volta scesi dalla monoposto soprattutto se una gara non va come previsto. In fin dei conti, nessuno dei due, né lui né Max volevano porre fine alla loro amicizia, sono screzi che nascono e muoio lì. Anche perché sono così legati che Penelope chiama e definisce "zio" Norris.
Le prove libere che si sono svolte oggi sono filate per quanto possibile lisce, la pista è stata dichiarata bagnata quindi hanno girato con le wet; situazione non molto positiva visto che domani, per la qualifica, è prevista pista asciutta, quindi sarà un pò una lotteria. Max non ha per ora grandi sensazioni con la macchina, si è lamentato spesso via radio, in parte della lentezza ma soprattutto che non si sente a suo agio, sa come entrerà in cura ma non sa mai come ne uscirà e questo è assolutamente un problema da risolvere.
Chi si è mostrato forte in queste condizioni? La Mercedes, seguita dalla McLaren.
Come Max rientrò ai box, si tolse il casco e la balaclava, si asciugò il sudore, facendo finta di ascoltare il suo ingegnere di pista ma non lo lasciò nemmeno finire di parlare che venne nella mia direzione. Cercai di rincuorarlo con lo sguardo, avevo capito che era frustrato; infatti quando arrivò da me, mi abbracciò e poggiò il suo viso nell'incavo del mio collo.
<Sei sudato> dissi ridacchiando, provando a sdrammatizzare
<Non sei tu che hai detto che ami ogni mio aspetto?> mi resse il gioco
<Non pensavo di dover specificare che quando sei sudato e appiccicoso ti amo un pò meno> lo presi in giro
Verstappen mi strinse leggermente più forte e al nostro abbraccio si aggiunse anche Penelope, che a prescindere del risultato è sempre super fiera di Max.
<Grazie> mi disse dolcemente
<Troppo zucchero per MadMax in questi giorni, poi ti vengono le carie> continuai a fare la scema, mentre gli lasciai una carezza in viso
Verstappen mi lasciò un tenero bacio, poi si diresse nella zona intervista, ove oltre a chiedergli nuovamente del weekend precedente, hanno analizzato anche questa scarse performance in casa RedBull, non sono quello a cui hanno abituato il pubblico. Il briefing post free practice è stato lunghissimo, tanto che Penelope ed io ci siamo recate nella fan zone a testare il simulatore, salire sulla ruota panoramica e scatenarci in qualche ballo. Quando però ormai anche questa zona stava per chiudere ritornammo al paddock e aspettammo che il team finisse di confrontarsi sulle problematiche presentate in questi ultimi gran premi.
Quando in lontananza vedemmo Max camminare nella nostra direzione, Penelope gli corse incontro e io la seguì più lentamente. Verstappen la prese in braccio e le diede un bacio sulla guancia mentre lei gli abbracciava forte. poggiando il suo visino sulla sua spalla.
<Ehi> mi salutò
<Ehi> risposi sorridendo
Vedevo tutta la sua stanchezza e preoccupazione nel suo sguardo, aveva proprio bisogno di riposare e staccare la spina.
<Andiamo?> chiese lui e io annuì
Ci dirigemmo in hotel e dopo una cena rapida in camera, misi a letto Penelope per poi dedicarmi a Max. Ci accollammo, lo lasciai sfogare e per quanto possibile provai a rincuorarlo, dopotutto non era invincibile, un robot, una macchina; era una persona e anche lui poteva essere fragile a volte.
<Ora riposa, che domani sarà fura> gli dissi lasciandogli un bacio tra i capelli
<Buonanotte, amore> sibilò lui
Era la prima volta che glielo sentivo pronunciare con tanta dolcezza, il mio cuore ha letteralmente fatto puff, prima di sciogliersi completamente.
A volte mi faceva molta tenerezza Max. I suoi genitori, soprattutto suo padre, lo aveva cresciuto come un soldato, freddo e distaccato, che per il lavoro che fa è perfetto, ma lo ha distaccato dalla vita reale. La corazza costruita intorno a lui, il personaggio, Mad MAx, lo hanno intrappolato, non ne riesce a uscire, solo in alcuni momenti, come questo, dove sa che non è in lotta con nessuno, che non deve dimostrare niente a nessuno, lascia intravedere la sua natura più umana, il suo vero io e questo per me vale più di ogni altra cosa.
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Simply Lovely
Romance- " Sei fottutamente bella con i miei colori addosso" mormorai in un sussurro rauco - " E se decidessi di toglierli?" lo provocai cadendo a pieno nella sua trappola - " Vorrei avere io il privilegio di farlo. Strapparteli via come se non li avessi...