Il chiarore della luna piena illuminava il campo di battaglia, rendendo visibili le file ordinate di elfi che si preparavano per la prima disputa contro le forze umane.
Il Bosco di Luna era in silenzio, solo il fruscio del vento tra le foglie e il lontano suono di un gufo interrompevano la quiete della notte.
Elenya si trovava al centro del campo elfico, vestita con armatura leggera ma resistente, l'arco lungo appoggiato al fianco e una spada elfica ornata al fianco.
Guardò oltre le difese elfiche, dove le luci delle torce umane danzavano nell'oscurità, segnando il confine tra il Bosco di Luna e il territorio umano.
"Pronti?" chiese Elenya, rivolgendosi alla sua squadra di ranger e guerrieri.
I loro volti erano determinati, gli occhi ardenti di risolutezza e prontezza per il combattimento.
Thalion annuì, stringendo la sua spada con una presa ferma. "Abbiamo ricevuto segnalazioni di un piccolo gruppo di soldati umani che si avventura oltre il confine nord-ovest. È il momento di mandare un messaggio chiaro: non tollereremo altre incursioni nel nostro territorio."
Con un segno della mano, Elenya ordinò alle truppe di avanzare silenziosamente attraverso il confine, sfruttando le tattiche di camuffamento e le abilità di movimento silenzioso dei ranger elfici.
Attraversarono il fiume Ombro con passo furtivo, scomparendo nell'oscurità del terreno accidentato.
Il gruppo di ranger elfici si avvicinò silenziosamente al piccolo avamposto umano, nascosto tra gli alberi di confine.
Gli elfi erano maestri nel muoversi attraverso il Bosco di Luna senza essere visti, sfruttando ogni piega del terreno e ogni cespuglio per rimanere nell'ombra.
"Li abbiamo trovati," mormorò uno dei ranger elfici, indicando un gruppo di soldati umani che si preparavano a stabilire un piccolo campo temporaneo.
Erano distratti, ignari della minaccia elfica che si avvicinava silenziosamente.
Elenya guardò i suoi compagni con un cenno di approvazione.
"Attaccate," sussurrò con voce ferma ma controllata.
Con un movimento coordinato e rapido, i ranger elfici lanciarono il loro attacco improvviso.
Arcieri nascosti tra le fronde degli alberi scoccarono frecce silenziose, colpendo con precisione chirurgica i soldati umani che urlavano di sorpresa e disorientamento.
Thalion guidò il corpo principale dell'attacco, schierando guerrieri elfici con spade e lance affilate.
Attraversarono l'avamposto umano con forza implacabile, disperdendo i soldati e mettendoli in fuga disordinata.
La contesa fu breve ma intensa, con i ranger elfici che inflissero danni significativi ai soldati umani senza subire perdite gravi.
Alla fine, il campo umano fu abbandonato e deserto, le fiamme delle torce si spegnevano lentamente nell'aria frizzante della notte.
Elenya si ritrovò in piedi tra le rovine dell'avamposto umano, il cuore battendo veloce di adrenalina e soddisfazione per la riuscita dell'operazione.
Guardò i suoi compagni, i volti sporchi ma determinati, e sorrise debolmente.
"Abbiamo fatto bene," disse con voce calma ma carica di orgoglio.
"Ma questa è solo l'inizio. Dobbiamo restare vigili e pronti per il prossimo incontro con le forze umane."
Thalion annuì, gli occhi scintillanti di rispetto per il coraggio e la leadership di Elenya.
"Prepariamoci per il ritorno a Lysara. Dobbiamo informare il consiglio elfico dei nostri successi e delle prossime mosse."
Mentre l'alba colorava il cielo all'orizzonte, gli elfi raccolsero le loro armi e si prepararono per il ritorno trionfante a casa.
La guerra era cominciata, e il Bosco di Luna avrebbe dovuto resistere con tutte le sue forze contro l'invasione umana.

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La Guerra delle Stirpi Magiche
FantasyNel regno magico di Aldoria, da secoli umani, elfi e nani hanno vissuto in una fragile pace mantenuta da un antico trattato magico. Tuttavia, quando un misterioso attacco alle frontiere elfiche scatena una serie di rappresaglie tra le razze, il tra...