L'eco dei passi di Elenya risuonava lungo il corridoio di foglie intrecciate che conduceva alla Sala degli Antichi Accordi, dove gli emissari umani erano attesi per l'incontro diplomatico.
Il Bosco di Luna, solitamente quieto e pacifico, era ora un'opera viva di preparativi bellici.
Sentinelle elfiche stavano di guardia lungo i confini, occhi acuti scrutavano ogni movimento oltre le fronde degli alberi millenari.
Elenya indossava un'armatura leggera intessuta di fibra d'argento, decorata con motivi elfici che brillavano a luce lunare. Accanto a lei, Thalion camminava con passo sicuro, il suo arco incantato appoggiato sulla spalla.
Il peso della responsabilità era palpabile, ma anche la determinazione di proteggere il loro popolo senza scendere a compromessi.
Giunti alla sala, furono accolti dal consiglio elfico, composto dai capi delle fazioni più influenti.
Elowen, con la sua saggezza antica, era già seduta al centro della sala, mentre altri anziani occupavano posizioni strategiche intorno a un tavolo circolare di radici intrecciate.
"Gli emissari umani sono stati avvistati oltre il fiume Ombro," disse Elowen, la voce grave e misurata.
"Stanno avanzando lentamente verso il nostro confine. È giunto il momento di decidere come procedere."
Elenya annuì, gli occhi fissi su una mappa dell'area che giaceva al centro del tavolo. "Dobbiamo garantire che questa discussione sia condotta con rispetto reciproco, ma senza compromettere la sicurezza del nostro regno."
Le porte della sala si aprirono lentamente, rivelando gli emissari umani. Vestivano abiti eleganti e portavano con sé simboli di pace e di autorità umana.
Il capo degli emissari, un uomo di mezza età con capelli grigi e un'espressione severa, si avvicinò con passo misurato.
"Salve, elfi di Aldoria," disse l'uomo con un inchino formale. "Sono Aric, ambasciatore del regno umano di Valoria. Siamo qui per discutere dei recenti incidenti e trovare una soluzione che sia accettabile per entrambe le parti."
Elenya si avvicinò con calma, la sua voce portava un tono di autorità ma anche di apertura al dialogo. "Benvenuti, Aric. Siamo qui per trovare una soluzione pacifica a questa disputa. Tuttavia, è essenziale che gli umani rispettino i confini stabiliti dal nostro antico trattato."
L'ambasciatore umano annuì con un sorriso teso. "Capisco le vostre preoccupazioni, ma dobbiamo proteggere anche i nostri interessi e la sicurezza dei nostri cittadini. Le incursioni di creature magiche nel nostro territorio sono diventate una minaccia crescente."
La discussione proseguì per ore, con i rappresentanti delle due razze negoziando termini e condizioni.
Gli elfi richiedevano il rispetto delle frontiere e la cessazione delle incursioni umane nel Bosco di Luna, mentre gli umani cercavano garanzie di sicurezza contro presunti attacchi elfici.
Elenya e Thalion intervennero più volte, cercando di mediare e proporre soluzioni che potessero soddisfare entrambe le parti.
Era una danza delicata tra diplomazia e determinazione, una lotta per mantenere la pace senza compromettere la dignità e la sicurezza del loro popolo.
Alla fine, un accordo preliminare fu raggiunto: una zona neutrale sarebbe stata istituita lungo il confine, pattugliata congiuntamente da elfi e umani per prevenire future incursioni.
Gli emissari umani si ritirarono con promesse di ratificare l'accordo nei loro rispettivi consigli.
Quando la sala fu svuotata e la tensione si sciolse, Elenya guardò fuori dalla finestra verso la luce del tramonto che filtrava tra le foglie dorate.
La pace, seppur fragile, era stata mantenuta per ora. Ma sapeva che il vero test sarebbe stato nel mantenere questo equilibrio instabile mentre il mondo magico si preparava per tempi incerti.

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La Guerra delle Stirpi Magiche
FantasíaNel regno magico di Aldoria, da secoli umani, elfi e nani hanno vissuto in una fragile pace mantenuta da un antico trattato magico. Tuttavia, quando un misterioso attacco alle frontiere elfiche scatena una serie di rappresaglie tra le razze, il tra...