Il Patto Oscuro

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Il villaggio di Lysara brillava di una luce dorata mentre i festeggiamenti per la vittoria nella prima scaramuccia contro le forze umane erano in pieno svolgimento.

Le strade, fiancheggiate da alberi millenari che si piegavano gentilmente verso il cielo notturno, erano adornate da fiaccole incantate che gettavano scintille d'argento nel vento serale.

Il suono di flauti e arpe riempiva l'aria con una melodia dolce e malinconica, mentre elfi di tutte le età si univano in danze leggiadre sotto la luna piena.

Nonostante la gioia apparente, la preoccupazione era ancora palpabile nei cuori degli elfi.

Elenya si ritrovò nella sala del consiglio elfico, circondata dagli anziani e dai capi delle fazioni, mentre discutevano delle strategie future e delle possibili contromosse contro gli umani.

Il tavolo di radici intrecciate era un caos controllato di mappe tattiche, documenti di intelligence e rapporti di spionaggio.

C'era un silenzio carico di tensione mentre il consiglio pesava le opzioni disponibili, consapevole che ogni mossa avrebbe potuto determinare il futuro del Bosco di Luna.

"Abbiamo dimostrato la nostra capacità di difenderci," disse Elowen con voce calma ma decisa, i suoi occhi dorati scrutando i volti preoccupati intorno al tavolo.

"Ma non dobbiamo sottovalutare la determinazione dei nostri nemici. Gli umani non si fermeranno dopo una sola sconfitta."

Elenya annuì, il suo sguardo d'argento riflettendo la serietà della situazione.

"Dobbiamo essere pronti per il prossimo attacco. Non possiamo permettere che il nostro popolo sia messo in pericolo."

Thalion, sempre al fianco di Elenya, si unì alla discussione con la sua voce severa ma ponderata.

"Le nostre difese lungo il confine nord-ovest devono essere rinforzate ulteriormente. Gli umani cercheranno ritorsioni e di recuperare il terreno perso."

Fu in quel momento che un messaggero elfico irruppe nella sala del consiglio, visibilmente agitato.

"Elfi! C'è una delegazione umana in avvicinamento al confine," annunciò, la voce increspata dalla corsa affannosa.

"Sembra che vogliano discutere."

Il consiglio si guardò sorpreso. Non era comune che gli umani cercassero il dialogo dopo un attacco.

Ma il momento della decisione era urgente, e il consiglio doveva decidere se accettare l'offerta di colloquio o prepararsi per una nuova ondata di conflitto.

Dopo un breve momento di silenzio, Elowen prese la parola con voce ferma.

"Accettiamo il colloquio. Ma procediamo con cautela. Non possiamo permetterci di essere sorpresi da ulteriori inganni umani."

Elenya e Thalion annuirono, pronti a dirigere la delegazione elfica nel confronto con gli emissari umani.

Prepararono una squadra di guardie scelte e diplomatici esperti, pronti a negoziare con la delegazione umana nel rispetto e nella determinazione elfica.

Quando finalmente incontrarono gli emissari umani lungo il confine, l'atmosfera era tesa ma controllata.

Gli umani erano guidati da un nobile con un mantello di velluto rosso e un'aria di autorità. Il confronto iniziò con cautela, ogni parola pesata e misurata per evitare malintesi o provocazioni.

"Siamo giunti qui per stabilire una tregua temporanea," disse il nobile umano con voce calma ma risoluta.

"Le nostre rispettive perdite iniziano a pesare sui nostri popoli. È nell'interesse di entrambi evitare ulteriori conflitti distruttivi."

Elenya ascoltò attentamente, valutando le parole dell'emissario umano con attenzione. Sapeva che era una decisione cruciale per il futuro del Bosco di Luna e dei suoi abitanti.

Dopo una lunga discussione e alcune concessioni reciproche, finalmente si giunse a un accordo preliminare di cessate il fuoco temporaneo.

Mentre gli emissari umani si allontanavano, portando con sé i termini dell'accordo, Elenya e Thalion si scambiarono uno sguardo serio.

La pace era fragile, ma offriva un respiro per prepararsi ai prossimi sviluppi del conflitto.

Tornati a Lysara, Elenya e Thalion riportarono al consiglio elfico i dettagli dell'accordo di tregua.

Il consiglio approvò l'accordo con cautela, consapevole che doveva essere seguito da un'intensificazione della vigilanza e della preparazione militare.

Mentre la luna piena splendeva nel cielo notturno, il Bosco di Luna sospirò temporaneamente di sollievo.

Ma il destino delle stirpi magiche era ancora incerto, e la minaccia di guerra rimaneva sospesa come una spada affilata sopra le loro teste.

La Guerra delle Stirpi MagicheDove le storie prendono vita. Scoprilo ora