Diana
Sono passati cinque giorni dall' incontro con Jaime Torres e da allora non ricevetti né visite sotto casa mia, né suoi biglietti.
Ma non me ne curai più di tanto.
Adesso ho problemi più gravi e stressanti a cui pensare.
Ad esempio un'amica lasciata dal suo ragazzo, per lo più mestruata.
<<Ma tu lo capisci! Come quello stronzo mi ha lasciata!>>
Sbraitò Flor, rileggendo il messaggio che il suo ex le ha mandato giorni fa.
<<È da sette giorni che me lo dici, tesoro. Ti ha inviato un messaggio dicendo che non voleva più stare con te>>
Dissi, alzando gli occhi e sbuffando.
Lei assottigliò gli occhi, e chiuse le labbra in una linea dritta.
<<Comunque, si può sapere che fine avevi fatto Lunedì? Non mi hai venire più a casa tua>>
Domandò la bionda, mettendomi seduta sul bordo del letto, dandomi le spalle.
<<Devo proprio dirtelo>>
Dissi, e recuperai la scatola con dentro i foglietti di carta di Jaime.
<<Il giorno del mio compleanno, la sera, avevo visto un ragazzo seduto sugli scalini. Mi ci avvicinai ma scappò subito, ma quando stavo per rientrare nel pub, mi ha bloccato dal polso e mi ha dato il primo biglietto>>
Glielo mostrai.
<<Gli altri due?>>
<<Il secondo lo trovai, una settimana dopo, nel mio zaino di scuola, mentre il terzo l'ho trovato il giorno dopo sul davanzale esterno della finestra>>
Dissi, e lei fischiò.
<<Cazzo, sorella, da storia horror. Scrivila, magari fai successo>>
Ironizzi Flor e io le diedi una piccola spinta sulla spalla e lei rise.
<<È inquietante. Tralasciando il fatto che mi ha pure rapita>>
Dissi e la bionda balzò giù dal letto, come se avesse preso la scossa.
Corsi in suo aiuto e l'aiutai ad alzarsi.
Dopo aver finito di ridere.
<<Minchia te ridi>>
Disse arricciando il naso.
Mi morsi le guance per non scoppiare a ridere di nuovo.
<<Come si chiama?>>
Chiese la bionda.
<<Jaime>>
<<Vuoi?>>
Mi chiese Flor, porgendomi una sigaretta. Che rifiutai.
Si avvicinò alla finestra, aprì la zanzariera e buttò fuori il fumo.
<<Dovresti parlarne con tuo padre. Infondo è il boss di Charleston, oramai>>
<<Lo so, e vorrei farlo. Ma il ragazzo dei biglietti è figlio dell'ex nemesi di mio padre quando eravamo in Columbia>>
<<Bella me..>>
Stava dicendo Flor, ma si fermò.
<<Dicevi?>>
Le chiesi, ma aveva lo sguardo rapito al dì fuori della finestra e mi avvicinai. Mi presi un colpo.
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•You belong to me•
Teen Fiction>, disse soffiando sul mio orecchio. Il suo fiato caldo mi provocò nello stomaco, non delle farfalle, ma l'intero zoo. >, dissi con un ringhio. Lui semplicemente... Ghignò. Prese il mento con la sua mano e me lo strinse, poi avvicinò il mio viso al...