Flor
Arrivata a casa, per prima cosa mi accertai che non ci fosse mio padre, e poi andai in bagno.
Misi la mano con cui avevo colpito Gloria stamattina sotto l'acqua fredda e l'asciaguiai dal sangue rimanente.
Raggiunsi la cucina e mi preparai due panini con il salame. Presi un libro dalla mia stanza e uscì in giardino.
Arrivai sotto l'albero in cui sopra la cima si nasconde una casetta. Afferrai la scala al lato del tronco, e cominciai a salire.
<<Guarda che scimmietta brava>>
Presi quasi l'equilibrio, quando una voce giunse alle mie spalle.
Guardai verso l'alto e incontrai gli occhi nocciola di Cesar.
<<Cesar! Cosa fai qui!>>
<<Volevo congratularmi con te con quel pugno che hai dato quella ragazza>>
Disse, facendo un piccolo applauso.
Scesi di nuovo con i piedi per terra, e appoggiai libro e mangiare ai piedi dell'albero.
<<Come fate tu e Jaime a conoscere Jane?>>
<<È l'ex del moretto>>
Sgranai gli occhi.
Tutto quadra.
<<Tu cosa stavi facendo?>>
Chiese Cesar, indicando la scala.
<<Sopra c'è una casetta. È il mio posto preferito per pranzare e leggere un po'>>
Confessai con un sorriso timido, e abbassai gli occhi a terra.
Non ebbi il tempo di rialzare lo sguardo sul ragazzo di fronte a me, che due labbra sottili di appoggiarono sulle mie.
Sospirai e approfondì il bacio.
Le mani di Cesar finirono nei miei fianchi e mi attirò a sé, mentre le mie sprofondarono nei suoi capelli.
Mi scappò un gridolino che venne soffocato dal bacio, quando venni sollevata da terra. Allacciai le gambe intorno al bacino del moro, e lui camminò finché la schiena non adagiò con il tronco dell'albero.
Ci staccamo per riprendere, Cesar mi morse il labbro inferiore e io mugolai.
<<C'è ancora qualcosa tra te e il tuo ex?>>
Chiese col fiato corto. Vidi nelle sue iridi nocciola trapassargli una scintilla di gelosia.
<<No. Invece tra te e la mora della festa?>>
Sussurai. Lui scosse il capo.
Avvicinò il viso nell'incavo del mio collo, e lasciò una scia di baci che fece arrivare sotto il lobo dell'orecchio. Gettai il capo all'indietro e chiusi gli occhi.
Un messaggio mi fece tornare alla realtà. Scesi dal corpo di Cesar e controllai chi fosse.
*Ciao, tesoro. Purtroppo non puoi più venire oggi a casa, visita da parte di mia mamma🫡*
Risposi al messaggio di Diana e riposai il telefono nella tasca posteriore dei pantaloncini.
<<Devi andare via?>>
Chiese Cesar. Mi girai verso di lui, che è appoggiato all'albero e sta fumando.
<<Dovevo andare da Diana, ma ha una visita da parte della madre>>
Mi affiancai a lui, e gli rubai il mozzicone della sigaretta. Feci qualche tiro a glielo restituì.
<<Senti...>>
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•You belong to me•
Novela Juvenil>, disse soffiando sul mio orecchio. Il suo fiato caldo mi provocò nello stomaco, non delle farfalle, ma l'intero zoo. >, dissi con un ringhio. Lui semplicemente... Ghignò. Prese il mento con la sua mano e me lo strinse, poi avvicinò il mio viso al...