Capitolo 14

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Flor

Arrivata a casa, per prima cosa mi accertai che non ci fosse mio padre, e poi andai in bagno.

Misi la mano con cui avevo colpito Gloria stamattina sotto l'acqua fredda e l'asciaguiai dal sangue rimanente.

Raggiunsi la cucina e mi preparai due panini con il salame. Presi un libro dalla mia stanza e uscì in giardino.

Arrivai sotto l'albero in cui sopra la cima si nasconde una casetta. Afferrai la scala al lato del tronco, e cominciai a salire.

<<Guarda che scimmietta brava>>

Presi quasi l'equilibrio, quando una voce giunse alle mie spalle.

Guardai verso l'alto e incontrai gli occhi nocciola di Cesar.

<<Cesar! Cosa fai qui!>>

<<Volevo congratularmi con te con quel pugno che hai dato quella ragazza>>

Disse, facendo un piccolo applauso.

Scesi di nuovo con i piedi per terra, e appoggiai libro e mangiare ai piedi dell'albero.

<<Come fate tu e Jaime a conoscere Jane?>>

<<È l'ex del moretto>>

Sgranai gli occhi.

Tutto quadra.

<<Tu cosa stavi facendo?>>

Chiese Cesar, indicando la scala.

<<Sopra c'è una casetta. È il mio posto preferito per pranzare e leggere un po'>>

Confessai con un sorriso timido, e abbassai gli occhi a terra.

Non ebbi il tempo di rialzare lo sguardo sul ragazzo di fronte a me, che due labbra sottili di appoggiarono sulle mie.

Sospirai e approfondì il bacio.

Le mani di Cesar finirono nei miei fianchi e mi attirò a sé, mentre le mie sprofondarono nei suoi capelli.

Mi scappò un gridolino che venne soffocato dal bacio, quando venni sollevata da terra. Allacciai le gambe intorno al bacino del moro, e lui camminò finché la schiena non adagiò con il tronco dell'albero.

Ci staccamo per riprendere, Cesar mi morse il labbro inferiore e io mugolai.

<<C'è ancora qualcosa tra te e il tuo ex?>>

Chiese col fiato corto. Vidi nelle sue iridi nocciola trapassargli una scintilla di gelosia.

<<No. Invece tra te e la mora della festa?>>

Sussurai. Lui scosse il capo.

Avvicinò il viso nell'incavo del mio collo, e lasciò una scia di baci che fece arrivare sotto il lobo dell'orecchio. Gettai il capo all'indietro e chiusi gli occhi.

Un messaggio mi fece tornare alla realtà. Scesi dal corpo di Cesar e controllai chi fosse.

*Ciao, tesoro. Purtroppo non puoi più venire oggi a casa, visita da parte di mia mamma🫡*

Risposi al messaggio di Diana e riposai il telefono nella tasca posteriore dei pantaloncini.

<<Devi andare via?>>

Chiese Cesar. Mi girai verso di lui, che è appoggiato all'albero e sta fumando.

<<Dovevo andare da Diana, ma ha una visita da parte della madre>>

Mi affiancai a lui, e gli rubai il mozzicone della sigaretta. Feci qualche tiro a glielo restituì.

<<Senti...>>

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