Capitolo 60

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Pov Cloe

I capelli che ondeggiano al vento. I raggi del sole che si posano sulla pelle. Una vista spettacolare, nella natura, scorre sotto ai miei occhi. L'Australia mi mette un pò paura, in particolar modo per gli animali che ospita, molto frequenti ad avvicinarsi alle abitazioni ma trovo affascinante una sua caratteristica: la stagione estiva qui va da dicembre a febbraio, l'autunno inizia a marzo e dura fino a maggio, l'inverno inizia a giugno e dura fino ad agosto. Perciò ora, essendo febbraio, stiamo a fine estate. Siamo arrivati qui da cinque giorni. Ho già avuto il piacere di conoscere la famiglia Ricciardo, due persone fantastiche, il figlio è proprio il loro specchio, di conseguenza ho conosciuto la casa che ha cresciuto uno dei più forti piloti di formula 1, nessuno penserebbe mai che da una fattoria fuori dalla città di Perth, immersa in una distesa verde, possa nascere tale figura. Poso lo sguardo su Daniel, è a casa sua e si nota eccome, è tutt'altra persona qua. Sparisce ogni preoccupazione, i suoi muscoli ma soprattutto la sua mente si rilassano, chiedendo soltanto che pace. L'effetto che la sua terra ha su di lui è pazzesco, neanche io sono così tanto legata all'Italia. Siamo a bordo della sua jeep, destinazione? Non ne ho idea, mi ha semplicemente detto di indossare un costume. Dal momento cui ci stiamo allontanando dal mare, comincio a fantasticare sul luogo. Basta voltare la prossima curva che un lago si palesa davanti a noi <<o mio dio è fantastico>> sorrido afferrando immediatamente la macchina fotografica

<<vieni>> afferro la sua mano una volta essere scesi dal veicolo ed afferrato i nostri zaini <<ci venivo a pescare con mio padre>>

<<ed eri bravo quanto a guidare?>>

<<dal momento cui non sono neanche più in grado di fare quello..>>

<<piantala>> gli lascio uno schiaffo dietro al collo. Adagiamo il telo sul prato, dopo di che ci spogliamo rimanendo entrambi in costume. Fisso il corpo slanciato e perfettamente scolpito..mi chiedo come faccia a non essere circondato da ragazze. Con mia sorpresa e gradimento lo becco a indugiare altrettanto sul mio fisico, facendomi tingere le gote di rosso <<vuoi farti subito il bagno?>>

<<fa caldo e l'acqua è così limpida che mi fa venire voglia di buttarmi subito>> lo osservo avvicinarsi alla riva e con la punta del piede toccare l'acqua <<vieni?>> inclino la testa riflettendo sul da farsi, odio il primo bagno, la sensazione di immergersi in acqua nella quale il tuo corpo deve adattarsi alla temperatura. Porge la mano verso di me, mi alzo e una volta a pochi centimetri da lui afferro la mano

<<è fredda? Perchè se è fredda non mi immergerò>> alza gli occhi al cielo

<<sali avanti>> mi da le spalle inclinandosi leggermente in avanti per permettermi di aggrapparmi alla sua schiena

<<è peggio! Così non potrò liberarmi>>

<<Cloe Ferrara sai essere davvero pesante>> un urletto esce dalla mia bocca quando vengo afferrata a mo' di principessa

<<tu lo sei>> mi aggrappo il più possibile a lui una volta entrati in acqua <<è freddissima>>

<<tra qualche minuto ti ci abituerai>> rimaniamo in silenzio, nella stessa posizione. Mi culla nell'acqua, facendo dei piccoli giri in grado di rilassare la mia mente. Poggio la testa sulla sua spalla e chiudo gli occhi, non importa dei brividi di freddo, il resto è talmente perfetto che neanche ci bado più. Un calore nel basso ventre mi colpisce quando la mano di Daniel comincia ad accarezzarmi la pelle nuda delle gambe, trattengo un sospiro strofinando il naso contro il suo collo <<hai ancora freddo?>> ci penso su un pò, poi sorrido dentro di me

<<si>> tocco la sabbia con i piedi, scrutando nel mentre il suo volto <<forse così avrò meno freddo>> dichiaro attorcigliando le gambe attorno alla sua vita, reggendomi con le mani sulle sue spalle, schiarisce la voce

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora