Capitolo 63

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Pov Cloe

E' passato un mese dall'Australia. Dopo di essa c'è stato il GP del Giappone, dove non ho fatto altro che farmi venire i crampi allo stomaco per le risate a causa di Lando, Max e Daniel e poi quello della Cina. Hanno cominciato a circolare diverse foto che ritraggono me e l'australiano da soli fuori dai Gran Premi, alzando così diverse voci ma mai ripresi in un bacio, il massimo è stato un abbraccio o il tenersi per mano, a mio parere potrebbe risultare anche una semplice amicizia. Tra un incontro ed un altro abbiamo comunicato il nostro frequentarci anche ai suoi colleghi, non che alla fine, nostri amici. Ricordo perfettamente quella serata: era una delle tante cene piloti/ragazze, notando i volti sospettosi abbiamo deciso di soddisfare la loro curiosità, la cosa più assurda? Tutti gli sguardi caddero su Carlos e proprio lui, con una scusa e un'altra si alzò per andare in bagno. Lo fissai allontanarsi, fui confusa ma la felicità di Max per l'amico Daniel mi riportò a galla. Dove mi trovo ora? In paradiso. Miami lo definisco proprio 'il paradiso'. Il sole sempre costante, distese di sabbia bianca, l'azzurro del cielo che si scontra con quello del mare, le palme in ogni dove, i sorrisi sui volti di qualsiasi passante. E' un sogno questa città e i Gran Premi qui hanno sempre qualcosa di speciale. Più tardi andrò a fare due passi con Charles, Andrea, Joris e Alexandra dato che il principe di Monaco desidera qualche scatto in questo posto magico <<Cloe! Ti cercavo disperatamente ma ho cambiato telefono e non ho più il tuo numero>>

<<Guzman>> sorrido salutandolo con due baci sulla guancia, Guzman è uno dei pochi amici cari e stretti di Carlos, oltre che suo fotografo <<come mai mi cercavi disperatamente?>>

<<ho scaricato l'applicazione per editare che mi avevi consigliato settimane fa e trovo delle difficoltà ad ambientarmi>>

<<hai bisogno di aiuto?>>

<<por favor, si!>>

<<certo>> ridacchio <<non hai il computer?>>

<<no, fino a poco fa ero in camera di Carlos poi sono sceso e ti ho trovata. Se non ti crea problemi possiamo andare>>

<<oh no, non vorrei disturbare lui e Sofia>>

<<Sofia no esta aqui, doveva andare a Londra credo per qualche set>>

<<ah allora lavora anche lei>> è Guzman, l'amico di Carlos e me ne esco in questo modo, mi porto una mano davanti alla bocca suscitando in lui una rumorosa risata

<<condividiamo lo stesso pensiero>> mi rivolge un occhiolino, semplice e coinciso.

Arriviamo davanti alla stanza 270, lo spagnolo bussa e dopo qualche secondo la porta si apre mostrando un Carlos Sainz con solo una tuta addosso e il petto nudo. Sto per rilasciare un 'o mio dio' ma sono costretta a mordermi la guancia per reprimerlo <<sono riuscita a trovarla>> l'amico entra lasciandoci soli sullo spiraglio della porta

<<ciao>> sussurra avvicinando le labbra umide e calde sulla mia guancia. Un solo bacio. Uno solo. Chiudo gli occhi per bearmi di quella sensazione di calore

<<ciao>> arrossisco entrando <<allora, fammi vedere>> raggiungo Guzman sedendomi con lui al tavolo. Qualsiasi cosa pur che i miei occhi non ammirino quel petto nudo

<<come si edita penso di saperlo abbastanza bene, mi servirebbe più che altro capire come funziona l'applicazione in generale per poi prendere il via>> ascolto il suo problema mentre ahimè, non riesco a non osservare il pilota che si va a sdraiare sul letto con il telefono in mano, noncurante della mia presenza <<entendiste?>>

Tutto nasce dal nulla|| Carlos Sainz Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora