Capitolo 7

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● Gran Premio Di Monaco

Finalmente era giunto il weekend del Gran Premio Di Monaco ovvero il Gran Premio di casa per Charles.

Dopo la pessima gara della scorsa settimana Charles invitò tutti noi a seguirlo il giorno subito dopo il Gran Premio a Monaco, aveva bisogno di tornare dove sapeva che avrebbe trovato gente che lo avrebbe sostenuto sempre e comunque ma soprattutto aveva bisogno di tornare un pò a casa.

Eravamo ospiti a casa sua, aveva un pò di stanze per gli ospiti, l'unica cosa è che avremmo dovuto dividerle tra di noi; io e Dasy eravamo insieme mentre Giacomo era in stanza con Andrea.

Non sarebbe stato necessario, considerando che ne aveva altre due per gli ospiti, ma aveva deciso di invitare anche Oscar, Jessica e per mia grandissima fortuna Lando, così George divideva la stanza con Oscar mentre Jessica con suo fratello.

Non avevo raccontato a nessuno della discussione avuta con Lando la sera dopo le qualifiche, non volevo creare disagi all'interno del gruppo, erano amici ancor prima che io arrivassi e non mi sembrava il caso di rischiare che qualcuno di loro non gli parlasse più per causa mia.

Mi ero appena svegliata, da quello che avevo potuto notare ero la prima ad essersi alzata dal letto, dormire era diventata ormai una sfida per me; mi svegliavo prestissimo o non dormivo proprio e questo mi rendeva facilmente irritabile oltre che molto stressata.

Decisi di andare in cucina che si trovava dietro una porta scorrevole in salotto, porta che da quando sono arrivata è sempre rimasta aperta cosa che mi fa chiedere perché mai abbia deciso di metterci una porta se poi la sua utilità è questa...
Presi una tazza e mi feci un caffè nella speranza che mi avrebbe aiutata nel restare bella sveglia durante le prove libere.

Neanche il tempo di berne un sorso che il telefono mi squillò, era un numero privato, decisi di rispondere

"Pronto?"
"Con chi parlo?"

Non ebbi nessuna risposta che la linea cadde.
Probabilmente era qualche call center...

Mi sedetti su una sedia che stava di fronte all'isola della cucina, bevvi qualche sorso del mio caffè, per poi con lo sguardo fissare il mare che si poteva vedere dalla finestra alla mia sinistra finché la vibrazioni del telefono non mi distrasse

'Mi annoio, vorrei che tu fossi qui'

"Dannazione ancora sto numero"
Lanciai frustrata il telefono sul piano davanti a me senza rendermi conto che esattamente sulla porta si trovava Lando che mi stava fissando

"Da quanto sei lì?"
"Abbastanza da sapere che qualcuno si diverte a importunarti"
mi rispose per poi spostarsi verso la caffettiera dietro le mie spalle
"E ci sta riuscendo anche bene... che cavolo ci può trovare di divertente una persona a fare scherzi telefonici al giorno d'oggi"
sbottai per poi riprendere il telefono e fissare il messaggio
"Non hai paura che possa essere più di uno scherzo telefonico?"
Non mi ero accorta che si era avvicinato alle mie spalle per osservare il messaggio

"No, non ho paura di tre messaggio senza senso fatti da un'anonimo"
chiusi il telefono per poi voltarmi verso di lui facendolo indietreggiare nel mentre sulla faccia gli si dipingeva un leggero sorriso
"Non hai paura di un'anonimo che, da quello che ho potuto vedere, ti importuna con messaggi ambigui da giorni ma hai paura di me... interessante"

Non ebbi nemmeno il tempo di ribattere che si precipitò subito dalla porta della cucina per poi sparire dietro essa.
Mi alzai e decisi di farmi un'altro caffè, se questo era solo l'inizio della mia giornata non immaginavo il seguito e due caffè sembravano un'ottima soluzione.

***

Stavo camminando per il Paddock insieme a Giacomo e Dasy, da quando avevo raccontato tutto a Giacomo riguardo alla mia relazione passata e informato della cosa Dasy quei due non mi mollavano mai, erano come la mia ombra ma infondo la cosa non mi dispiaceva, era bello poter contare su qualcuno per qualsiasi cosa.

Like Light In The Darkness //Lando Norris//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora