●Gran Premio Del Made In Italy E Dell'Emilia Romagna
Era arrivato il weekend del secondo Gran Premio che si sarebbe tenuto in Italia ovvero ad Imola, anche se in realtà il nome corretto sarebbe "Gran Premio Del Made In Italy E Dell'Emilia Romagna".
Non ho mai capito perché hanno voluto dargli un nome così lungo quando "Gran Premio di Imola" era più breve e più facile da ricordare.Dopo il Gran Premio Del Canada Frédéric ha voluto che ci spostassimo tutti subito ad Imola, non c'era un motivo vero e proprio, nessun metodo strategico o altro, semplicemente lui voleva tornare al più presto in Italia e dato che da solo non avrebbe fatto una bella figura decise di ordinare lo spostamento a tutti con la scusa che così ci saremmo rilassati un pò e magari avremmo sistemato anche qualche cosa che non era andata come previsto durante il Gran Premio ormai terminato... a pensarci bene forse un pò di strategia c'era.
In ogni caso in quei giorni, ovvero dal lunedì fino a Giovedì, io e Dasy non abbiamo fatto molto o visto qualcuno, soprattutto dal momento che eravamo l'unico team ad essere già arrivato in città, ci siamo dedicate giusto qualche volta ad uscire a fare dei giri un pò per la città ma per il resto siamo rimaste chiuse in stanza; io a sistemare alcune cose per il sito delle Ferrari mentre lei a controllare alcuni appunti che si era fatta durante il weekend precedente per vedere dove avrebbe potuto migliorare e dove non ce n'era bisogno.
Ci stavamo incamminando verso la hall dell'hotel in cui alloggiavamo per prendere un taxi, dal momento che il circuito era a qualche isolato da dove eravamo noi.
"Ehy ragazze, state andando al circuito?" Charles era seduto in uno dei divanetti della hall preso a leggere qualche rivista che stava sul tavolino davanti a lui.
"Si, ma tu non dovresti essere già in pista?" Gli domandai confusa, non era da lui fare tardi.
"Effettivamente si ma si da il caso che da programma io e George dobbiamo uscire insieme in modo da poter fare qualche foto e firmare qualche cappellino ma Indovinate un pò..."
"George è in ritardo"
rispondemmo in coro io e Dasy rassegnate ricevendo un cenno di assenso con la testa da Charles.Restammo con lui per fargli un pò di compagni quando finalmente, dopo più di venti minuti di ritardo, vedemmo in lontananza George raggiungerci.
"Finalmente, grazie al tuo ritardo ora dobbiamo correre in pista e non abbiamo tempo per salutare i fan"
lo rimproverò Charles.
"Scusa avrei voluto avvisarti ma Oscar si è presentato in stanza da me tutto in panicato perché Lando era svenuto e sua sorella non sapeva che fare"
non riuscivamo a capire se fosse una scusa o meno.
"Stai dicendo che Jessica e pure Oscar non sanno che bisogna alzare le gambe e dare un pò di zucchero a una persona che sviene?" Domandò incredula Dasy.
"Esatto" rispose George.
"Ma sei sicuro? Perché Jessica..." Domandai.
"Si ragazzi si! Jessica non sapeva da che parte girarsi e nemmeno Oscar, che vi devo dire"
rispose George esasperato per poi dirigersi verso la macchina che aveva noleggiato per il weekend.
"Secondo me è una stronzata"
se ne uscì Charles per poi raggiungere il suo compagno.
Io e Dasy rimanemmo ferme per qualche minuto abbastanza confuse.
"Allora venite? Vi diamo un passaggio noi"
si girò Charles nella nostra direzione in attesa di un nostro movimento.***
"Mi stai dicendo che tuo fratello non è mai svenuto e che non hai mandato Oscar a chiedere aiuto a George?"
"Per la milionesima volta, no Dasy, no."Dopo la storia bizzarra di George, Dasy non riusciva a credere che Jessica non sapesse come comportarsi davanti a una persona svenuta, per questo motivo ora mi trovavo con loro due a camminare tra i Box nel mentre Dasy rifilava la stessa domanda per la terza volta a Jessica.
"George non si smentisce mai"
rispose infine Dasy finalmente dopo aver capito che George si era inventato tutto.
"Aspetta che lo venga a sapere Charles e vedi che cosa non succede" dissi ridendo.
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Like Light In The Darkness //Lando Norris//
FanfictionCome si può riporre fiducia in qualcosa che ti ha distrutto? Decidere di affidare ogni tuo piccolo segreto, ogni tua fragilità nelle mani di una persona, quando è proprio una di esse ad averti mostrato che possono essere usate contro di te? È meglio...