Capitolo 10

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Lando

Se in questo momento mi avessero chiesto cosa fosse la felicità avrei risposto con il nome di Lucy.

Era riuscita a stupirmi come nessun'altro prima d'ora, era solo il secondo giorno in Olanda e lei era già riuscita a farmi vedere una piccola parte del suo mondo.
Non ero mai stato a Kinderdijk ma grazie a lei ero sicuro che ci sarei ritornato.
Non avevo idea di cosa avesse organizzato per la giornata di oggi ma avevo deciso di alzarmi presto e andare nel bar sotto il nostro appartamento per prendere la colazione.

Prima di uscire mi fermai davanti al tavolino del salotto notando la macchina fotografica di Lucy appoggiata li sopra, mi ricordai di avergli scattato una foto a tradimento, o almeno ci avevo provato, mi aveva subito scoperto grazie al "clic" della fotocamera, per mia fortuna credette alla storia che stavo fotografando il paesaggio e non mi chiese di vederla.
Decisi di trasferirla sul mio telefono prima che lei la potesse vedere, se l'avesse dovuta scoprire probabilmente mi sarei sotterrato vivo.

Presi il computer di Lucy, della quale sapevo la password dal momento che gliel'avevo vista digitare sulla tastiera, e ci collegai il mio telefono per poi inserire la scheda SD nel computer.
Inziai a scorrere tutte le immagini, aveva veramente un talento incredibile per la fotografia, non c'è n'era nemmeno una venuta male.
Scesi fino in fondo verso gli ultimi scatti della giornata fin quando una foto in particolare non catturò la mia attenzione.

Ci cliccai sopra aprendola; era uno scatto di me mentre avevo gli occhi chiusi e il volto rivolto verso l'alto.
Pensai a quel momento nel quale, dopo aver scatto una foto, la guardava sorridendo e quando gli chiesi cosa la facesse sorridere così non rispose.
Avrei voluto un sacco sapere cosa gli fosse passato per la mente nel momento esatto in cui ha deciso di scattarmi la foto.

Decisi di far finita di niente, non gli avrei detto che sapevo di quello scatto, anche perché stavo usando il suo computer e di certo mi avrebbe fatto delle domande a cui avrei poi dovuto rispondere.
Mi dovevo sbrigare, avevo già perso troppo tempo nel fissare quella foto.
Cliccai sul mio scatto e lo spostai subito nella galleria del telefono per poi cancellarlo definitivamente dalla memoria della scheda SD.
Staccai tutti i cavi e rimisi ogni cosa al proprio posto cercando di non far notare il fatto che siano stati spostati per poi uscire velocemente dall'appartamento.

Entrai subito nel bar e per mia fortuna non trovai molta gente, presi due cappuccini e due brioche per poi rientrare.
Feci il più piano possibile per non farmi sentire ma quando raggiunsi il bancone della cucina senti una voce provenire dalla camera, mi avvicinai notando che la porta era socchiusa e intravidi Lucy già sveglia.
Era al telefono con il vivavoce e dalla voce che proveniva dall'altra parte potei constatare che fosse Dasy.
Decisi di origliare curioso di sapere se avrebbe parlato di me.

"Non lo so Dasy"
"Lucy glielo devi dire, dovevi vederlo quella sera com'era preoccupato per te sembrava sul punto di fare follie"
"Lo so, vi ho sentiti parlare"
"Hai sentito tutto?"
"Si, so che ha già capito..."
Stavano parlando della notte in cui dopo che Dasy era tornata dalla festa mi ero sfogato con lei rivelando il fatto che avevo intuito che il suo malessere era causato dal suo ex e grazie alla mia curiosità ora avevo anche avuto la conferma.

"E allora perché non glielo dici? Di cos'hai ancora paura? Ti ha dimostrato di non essere come Sebastian e da come mi hai raccontato come avete passato la giornata di ieri è evidente che tra di voi ci sia attrazione per quanto tu possa continuare a negarlo e a respingerlo"
Non ero mai stato così grato nei confronti di Dasy come in quel momento.
"Okay forse hai ragione, provo qualcosa per lui" fece una pausa, si stava truccando  davanti allo specchio dell'armadio, a quella confidenza il mio cuore perse un battito "ma non riesco a lasciarmi andare, è come se ogni volta che sono vicina all'essere felice in sua compagnia sentissi come la voce di Sebastian nella testa dirmi che non me lo merito, in più credo che mi stia nascondendo qualcosa ed è anche questo a bloccarmi"
Ho sempre cercato di nasconderlo, non l'avevo detto a nessuno, l'unica a saperlo era Jessica e fino ad ora non ha mai sospettato nulla nessuno ma quando sentì quelle parole dette da Lucy capì che non avrei potuto nasconderlo ancora per molto.
Chi ha sofferto capisce subito se qualcun'altro ci è passato, infondo il dolore è come una piccola cicatrice che solo chi sa osservare bene la nota.

Like Light In The Darkness //Lando Norris//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora