Capitolo 11

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Svegliarsi in piena notte con i postumi della sbornia di certo non era nei miei piani, mi dovetti alzare velocemente dal letto per via della nausea con la paura che potessi dare di stomaco da un momento all'altro.
Corsi in bagno per poi rigettare il tutto.
Senti una mano sulla schiena e una tra i miei capelli.

"Scusa non volevo svegliarti"
"Tranquilla ero già sveglio da un pò"
Continuò a muovere su è giù la mano sulla mia schiena nel mentre io continuavo a rigettare i svariati drink che inconsciamente avevo mischiato durante la festa.
"Non reggi proprio l'alcool"
"A quanto pare no"
Sembrava che la nausea fosse diminuita, mi appoggiai al muro, avevo la testa che mi esplodeva.

"So io che ti serve"
Si allontanò dal bagno per poi tornare con in mano un bicchiere d'acqua e un'aspirina.
"E questa da dove l'hai tirata fuori?"
"Non viaggio mai senza il mio kit di medicinali"
Presi il bicchiere e l'aspirina dalle sue mani per poi mandarla giù.
"Inefetti avrei potuto pensarci anche io"
Gli passai il bicchiere ormai vuoto che poggiò sul lavandino.
"Dai forza ti riporto nel letto che è ancora presto e magari così hai tempo per riprenderti un pò"

Mi prese per le braccia aiutandomi ad alzarmi, per poi con il mio braccio intorno al suo collo e il suo intorno alla mia vita, riportarmi nel letto.
Per mia fortuna alla fine mi riaddormentai subito e quando mi risveglia di prima mattina quella orribile sensazione di nausea era ormai sparita, stessa cosa non potevo dire per il mal di testa che di certo era migliorato ma era comunque ancora lì.

"Sta mattina ti ho preso un bel caffè lungo, ne hai bisogno"
"Hai preso di nuovo la colazione? Non dovevi"
Presi il mio caffè e gli detti un sorso.
"Beh se non lo facevo io di certo non lo facevi tu"
Rise.

La giornata di ieri era inziata decisamente male per via di quello che Dasy mi aveva riferito e onestamente dopo quella scoperta non avevo manco più voglia di uscire dall'appartamento, se non fosse stato per Lando che aveva deciso di gestire l'intera giornata incuriosendomi e dandomi una giusta motivazione per uscire.

Per la prima volta non pensai neanche per una volta a Sebastian, a quello che avrebbe potuto fare o pensare, mi sono goduta al pieno la giornata che Lando mi aveva regalato, una giornata che di sicuro non avrei mai dimenticato, in più la sua confessione per quanto riguardava il suo passato mi aveva fatto aprire gli occhi e convinta a dirgli tutto; lui si è fidato di me ora io mi devo fidare di lui.

"Dato che oggi sarà il nostro ultimo giorno di libertà, prima del weekend del Gran Premio, ho deciso che faremo una giornata tranquilla, voglio farti vedere dei posti a me speciali"
Gli urlai dal bagno nel mentre lui era ancora in cucina a finire la colazione.
"Mi affido a lei"
Urlò di rimando.
Ci preparammo con calma per poi uscire dall'appartamento.

"Allora dove si va?"
"Non te lo dico"
Eravamo uno di fronte all'altro a due passi dalla macchina.
"E come pensi che ci arriviamo se non mi dici il posto?"
"Semplice, guido io"
Gli rubai le chiavi dalle mani e corsi verso il lato del guidatore.
"Lucy non ci pensare neanche ci tengo alla mia vita!"
Mi rincorse.
"Troppo tardi"
Ero ormai già seduta con il volante tra le mani.
Rassegnato si sedette al posto del passeggero.

"Quanto vorrei avere il mio casco con me"
Disse tra sé e sé ricevendo come risposta da parte mia un pugno sul braccio.
"Guido benissimo"
"Lo spero"
Accesi il motore e partimmo.

Avevo deciso di portarlo al parco dei tulipani di Keukenhof, uno dei parchi più famosi dell'Olanda.
"Ti gira ancora la testa?"
Stavo girando a vuoto in cerca di parcheggio, l'idea di prendere i biglietti ma venire poi con calma forse non è stata una delle mie migliori idee.
"No ma mi sento un pò come se un trattore mi fosse passato sopra"
Avevo praticamente perso le speranze quando uno degli addetti del parco, che si occupava di far parcheggiare le macchine, mi indicò un parcheggio libero.
"Forse avrei dovuto evitare di farti bere tutti sti drink"
Aprì la portiera e scese, sembrò quasi che si sentisse in colpa.

Like Light In The Darkness //Lando Norris//Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora