Capitolo 7

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Ortensia pov's

Quando ti senti morta dentro è una esperienza molto dolorosa mi sento morta dentro da quando sulla mia pelle ogni giorno che sono stata in quella cantina qualcosa dentro di me si è spento

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Quando ti senti morta dentro è una esperienza molto dolorosa mi sento morta dentro da quando sulla mia pelle ogni giorno che sono stata in quella cantina qualcosa dentro di me si è spento.

Mi sento morta dentro da quando ho provato sulla mia pelle la perdita del mio caro fratello minore Kevin.

Mi sento vuota e disconnessa da questa vita sì sto perdendo interesse a rimanere viva non provo più gioia ma soprattutto, il modo di come sono stata trattata lì sotto mi sono sentita violentata le torture che ho subito e la botta finale è stata di scoprire di diventare la sua futura moglie, questo ha aumentato le cicatrici che portò dentro di me ma so che lui questo vuole grazie a Leyla sto imparando a credere più in me stessa, devo affrontare tutto ciò.

La speranza è sempre presente anche nei momenti più bui.

Esco dai miei pensieri quando sento la porta della stanza aprirsi e vedo che non sono più sola ma in compagnia del diavolo sul mio volto c'è una espressione determinata non abbasserò mai lo sguardo davanti a lui.

Dietro di lui appare anche Leyla che abbassa la testa intimidita da lui decido di restare in silenzio aspettando qualsiasi cosa lui dica mi perdo di nuovo nei miei pensieri non ascoltando più quello che dice.

A soli 20 anni mi ritrovo ad essere sposata con un uomo contro la mia volontà prima ero una ragazza piena di vita ma soprattutto piena di sogni il mio sogno era di diventare una criminologa ho sempre avuto una curiosità insaziabile per i misteri è una grandissima passione per la giustizia. Fin da quando ero piccolina mi è sempre piaciuto leggere i libri in giallo e guardare la serie tv CSI Miami dove la polizia indagava sui crimini più intriganti e complessi.

Dopo le superiori volevo portare avanti questo mio obbiettivo nonostante le mille sfide che avrei dovuto affrontare.

Quando sono stata rapita dal diavolo il mondo mi è crollato addosso sono ancora piena di obbiettivi non sono pronta a diventare la moglie del boss della mafia russa.

Esco dai miei mille pensieri riporto l'attenzione su Leyla siamo rimaste solo io e lei nella stanza mi guarda con occhi tristi.

Leyla: lo so che è difficile piccola mia ma è un obbligo.

Cerco di nascondere le mie lacrime mentre venivo preparata per andare verso la mia condanna a morte bloccata in un matrimonio infelice.

Mi aiuta a mettere il vestito è veramente molto bello ed elegante si adatta perfettamente alle mie curve graziose mi guardo allo specchio non riesco a non scoppiare in lacrime davanti a questo brutto destino sé quella maledetta sera non sarei passata per di lì ora avrei ancora la mia vita tranquilla.

Leyla: asciugati queste lacrime piccola che sei bellissima!

Faccio un sorriso forzato in questo momento non riesco ad essere genuina o spontanea nei miei occhi non c'è felicità come quella che c'era una volta ma ora miei occhi sono spenti e inespressivi.

Leyla: lo so che questo è un sorriso forzato sono nata prima di te sorridi sempre e fatti forza!
Ortensia: mi accompagni?
Leyla: non posso piccola mia!

Ci salutiamo con un abbraccio esco dalla stanza e vengo accompagnata al piano di sotto alcuni dei suoi uomini mi fanno strada fino all'uscita e vengo consegnata ad un ragazzo tutto tatuato che si è presentato come mio cognato faccio solo un accenno di testa e decido di rimanere in silenzio salgo in macchina e vedo verso il mio funerale.

Dopo un po' siamo arrivati fuori alla chiesa questo momento dovrebbe essere molto importante per una sposa ma invece per me non lo è assolutamente.

Entro in chiesa sotto lo sguardo di tante persone di uomini che mi fissano con desiderio e di donne che mi guardano con odio perché magari si volevano trovare loro a questo posto guardo davanti a con uno sguardo perso nel vuoto dentro di me c'è un groviglio di emozioni tristezza, rabbia ma soprattutto tantissima ansia di essere nelle mani del diavolo.

Arrivo di fronte a lui che mi fissa con i suoi occhi freddi e spenti le sue mani circondano la mia vita con possesso il prete inizia a parlare ma non ascolto minimamente di quello che sta dicendo.

Il diavolo prende un coltello affilato e mi dispero trascina la lama sulla sua mano e cadono molte gocce sulla mia mano prende la mia e fa un taglio anche sulla mia unisce le nostre mani questo è un patto di sangue.

Tra marito e moglie è considerato un di un legame e impegno reciproco e un gesto anche molto potente che può aggiungere un significato profondo e personale.

Le macchie di sangue cadono anche sull'immagine della madonna lui si avvicina a me e sussurra con voce fredda...

Alexander: ora sei tutta mia!
Ortensia: va all'inferno figlio di puttana!

Finisce la cerimonia usciamo dalla chiesa lui va a parlare con i mafiosi mentre io salgo sulla macchina insieme a mio "cognato" e mi avvio verso quella villa.

Appena vengo riportata in chiesa salgo al piano di sotto mi faccio aiutare da Leyla a togliere questo abito e mi metto qualcosa di comodo.

Il diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora