Capitolo

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Alexander pov's

Mi trovo seduto sul cofano della mia macchina  sulla scogliera della città di notte con mille pensieri che turbano la mia mente mentre il vento freddo sbatte contro il mio viso

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Mi trovo seduto sul cofano della mia macchina  sulla scogliera della città di notte con mille pensieri che turbano la mia mente mentre il vento freddo sbatte contro il mio viso.

Fin da quando ero un bambino, non capivo perché tutti mi guardavano con con rispetto e timore, ma crescendo mio padre don Sergey Volkov era il capo dei capi della mafia russa.

Sono cresciuto in una villa circondata da un ampio castello dove il lusso nascondeva le lacrime di sangue dei pezzenti mia madre così per dire una donna fredda e affamata di soldi e lusso.

Una sera d'estate quando avevo solo 20 anni vidi mio padre seduto sul suo trono con sulle gambe mia madre a terra inginocchiato davanti ai suoi piedi c'era un povero uomo mentre sul volto di mio padre c'era impassibilità.

Fece alzare mia madre dalla sue gambe e dietro la schiena fece uscire un mitra e senza battere ciglio e senza paura gli sparò 4 colpi in fronte mentre il corpo di quel povero mal capitato fino a terra senza vita.

Lui era il temile tutti in città solo a sentir il suo nome calava la paura in tutti gli angoli della città, aveva il potere di piegare chiunque al suo volere non ho scelto di avere quel sangue che scorresse dentro di me.

Ma dopo anni venne ammazzato da un attacco mafioso dentro di me iniziava a bruciare il fuoco, un fuoco che non sapevo domare volevo la vendetta e spedire tutti quei figli di puttana all'inferno uno ad uno.

Salì al potere lì iniziai a sterminare uno ad uno feci un massacro mai visto nella storia della mafia russa ormai ero diventato un diavolo mi ero trasformato in quello che ho sempre odiato.

Essere il figlio di un mafioso mi ha reso il diavolo, ma la verità è che il diavolo era già dentro di me aspettava solo di essere liberato.

Ritornando ad ora nella mia vita è entrata Ortensia non so come mi stia succedendo la mia intenzione era quella di farla a pezzi vederla piegata a me non di provare qualcosa per lei.

L'amore è una debolezza che io non posso assolutamente permettermi di provare chiunque abbia osato fargli del male né pagherà le conseguenze una ad una.

Da quando sono salito io al potere qui in Russia solo a sentire il mio nome incuteva paura e angoscia chiunque provasse a mettersi sul mio cammino nel giro di 10 secondi già scomparivano nel nulla.

La mia rete di controllo era vasta come una ragnatela intricata che soffocava la città, tutta la Russia era mia ogni singolo cittadino sapeva che per vivere tranquillo bisognava eseguire le mie regole.

Ma un giorno notai Ortensia quella che ora è diventata mia moglie, non ero attratto solo dalla sua bellezza mediterranea la volevo a tutti i costi iniziai a corteggiarla ma lei sapeva benissimo chi ero conosceva molto bene i rischi che avrebbe corso diventando una parte di me.

Da lì la lasciai in pace ma il destino l'ha rimessa sulla mia strada quella sera e ora sarà mia per sempre finché la morte non ci separa.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 20 ⏰

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