Capitolo 12

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Ortensia pov's

In questo momento mi trovo seduta sulla poltrona sul piccolo balcone della mia camera con i piedi appoggiati alla ringhiera mentre nelle mie mani tremanti stringo una sigaretta

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In questo momento mi trovo seduta sulla poltrona sul piccolo balcone della mia camera con i piedi appoggiati alla ringhiera mentre nelle mie mani tremanti stringo una sigaretta.

Osservo il fumo che si dissolve nell'aria come i miei sogni e le mie paure il mondo intorno a me scorre lento e silenzioso come se si fosse fermato per permettermi il lusso di esplorare un po' la mia mente, la sigaretta che ho fra le mie dita si sta consumando pian piano lasciando una scia di cenere che cade leggera.

Dopo un po' quella sigaretta si spegne lasciando un odore acre e un senso di malinconia, mi alzo dalla poltrona scuotendo la cenere che mi è caduta addosso sul pantalone nero, rientro in camera e trovo una signora dai capelli biondi tirati all'indietro dal gel indossava un elegante tailleur color oro e teneva fra le sue mani una sigaretta.

Ciò che mi colpisce di questa donna è la freddezza con cui mi sta guardando con occhi giudicanti e penetranti su di me.

Chantal: oh finalmente ci incontriamo cara nuora...

Una risata perfida esce dalla sua bocca nel momento esatto in cui sto per urlare per allertare qualcuno dalla sua tasca estrae un coltello piccolo ma molto affilato ma mentre sto per essere colpita da mia "suocera" bellissimo incontro direi viene allontanata di forza da me e spinta a terra da Alexander.

Guarda con odio quella donna alexander non dice nulla ma i suoi occhi dicono tutto in questo momento poco a poco grazie a Leyla ho imparato a conoscere la storia di Alexander e questo rapporto Chantal una donna severa da sempre ossessionata solo di se stessa.

Alexander fin qua quando era piccolo a sempre cercato di ricevere un po' di amore dalla propria madre ma gli è sempre stato negato così e cresciuto marcio dentro.

Alexander: ti uccido se osi torcere un capello a mia moglie!
Chantal: spazzatura! tu hai bisogno di una donna vera non di una come questa!
Alexander: se osi entrare di nuovo a casa mia non esiterò a levarti dalla faccia della terra sporca di donna!
Chantal: non puoi farmi nulla sono intoccabile all'interno delle mafia.

Nonostante i miei mille tentativi di farlo smettere gli occhi di Alexander erano infuocati pronto a sbranare la madre, si avvicinò a sua madre con la sua camminata impotente e intimidatoria camminata.

Alexander: stai lontana da mia moglie!
Chantal: lei non è adatta a te.

Nella stanza entrano gli uomini di Alexander armati fino al collo mio marito era una furia ma rendendosi conto di come si è sbilanciato davanti a me e sua madre difendendomi si riprende dal suo stato e ritorna ad essere l'Alexander freddo e distaccato, le guardie buttano fuori quella donna dalla villa mentre lui mi supera con una spallata facendomi rimanere qui da sola a rimuginare su quello che appena successo in questa stanza.

Alexander pov's

Quando ho visto "mia madre sopra Ortensia ho perso il lume della ragione non ci ho pensato due volte prima di entrare in quella stanza, quando ho visto quella bastarda sopra mia moglie ogni parte razionale del mio corpo è impazzita, non mi è inter...

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Quando ho visto "mia madre sopra Ortensia ho perso il lume della ragione non ci ho pensato due volte prima di entrare in quella stanza, quando ho visto quella bastarda sopra mia moglie ogni parte razionale del mio corpo è impazzita, non mi è interessato che quella donna era mia madre l'ho subito presa a schiaffi.

Ma quando stavo per finirla una volte per tutte lei si è messa in mezzo scrollandomi da dosso a quella donna il mio corpo era rigido all'inizio ma dopo un po' il suo tocco mi è piaciuto.

Il mio passato mi ha distrutto ma non posso cambiarlo ci devo convivere fino a che dio mi vorrà questa terra.

Ma non posso lasciare che Ortensia mi rendi debole non posso farmi trasportare da quella parola che non so nemmeno il significato amore..

Esco da quella stanza avviandomi nella cantina mi siedo sulla poltrona rossa di pelle e fisso fra le mie mani quel bicchiere di whisky.

Fin da quando ero bambino ho sempre vissuto nella brutalità a 5 anni mio padre già mi mise nel giro della mafia diventando subito un mafioso spietato da lì non sono mai riuscito a non liberarmi dai demoni del mio passato ogni volta che chiudevo gli occhi davanti a me c'erano le urla delle vittime che mi sono portato dietro nel tempo bambini, donne e uomini.

Scende anche mio fratello in cantina e si siede di fronte a me stringo i pugni con rabbia e con voce fredda gli sussurrò...

Alexander: come è entrata quella donna a casa mia?
Adam: lei è una donna manipolatrice ha i suoi modi non ti scordare è una Volkov!
Alexander: è una sporca Yaman invece se avrebbe ucciso o ferito mia moglie io cosa dovevo fare? Ti rispondo io avreste pagato tutti con la vostra vita!

Dette queste parole vado un po' in spiaggia nella casa che ho lì stando un po' tranquillo con i pensieri amavo rifugiarmi in quella casa dove il tempo sembra sospeso e ogni pensiero andava a farsi fottere.

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