Capitolo 15

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Ortensia pov's

Ortensia pov's

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La macchina arriva alla villa a gran velocità Alexander scende velocemente dalla macchina con in braccio il corpo di Ortensia che sembra svenuto entra di corsa nel piccolo ospedale clandestino che si occupa di tutti gli uomini feriti dei colpi di ...

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La macchina arriva alla villa a gran velocità Alexander scende velocemente dalla macchina con in braccio il corpo di Ortensia che sembra svenuto entra di corsa nel piccolo ospedale clandestino che si occupa di tutti gli uomini feriti dei colpi di pistola.

Ad estrarre il proiettile si occuperà Leyla ormai abituata da anni a trattare questi casi ma ora non era facile su quella barella c'era Ortensia la sua figlia acquisita.

Ortensia era lì con il suo viso pallido la mano di Alexander era stretta a quella di sua moglie il proiettile l'aveva colpita allo stomaco il sangue colava copiosamente macchiando le lenzuola.

Alexander: la devi salvare non posso perdere lei!

Leyla annuisce doveva sbrigarsi le sue mani iniziarono a tremare leggermente mentre preparava tutto il necessario non c'era tempo per fargli l'anestesia gli iniettó solo un po' di morfina per stordirla.

Mantenendo la calma e sangue freddo cominció ad operare l'aria che si respirava in questa stanza era tesa quasi soffocante ma aveva anche tantissima paura perché le conseguenze sarebbero state fatali per lei.

Leyla è riuscita a localizzare il proiettile nel corpo  e con estrema cautela lo estrasse un lungo sospiro di sollievo lascio il corpo di Leyla che sorrise vittoriosa senza nemmeno toccare punti vitali importanti.

Leyla: è salva lo sempre saputo che sei una leonessa piccola mia.

Gli lascia un bacio sulla fronte Alexander che non aveva lasciato nemmeno un po' il posto accanto alla moglie tolse lo sguardo da sua moglie rivolgendone uno a Leyla un piccolo sorriso spuntó sulle sue labbra come per ringraziarla.

Alexander: grazie di averla salvata!
Leyla: l'avrei salvata in tutti i modi!

Sorrise lascia subito la stanza mentre Alexander solleva Ortensia e la porta al piano di sopra nella loro camera da letto.

Dopo un po' l'effetto della morfina svanisce facendo svegliare Ortensia che sente stordita ma al suo fianco trova Alexander seduto su una sedia con un bicchierino di whisky e fra le sue labbra una sigaretta ormai quasi a metà.

Ortensia: cosa è successo?
Alexander: sei stata sparata allo stomaco però Leyla ti ha operata ha estratto il proiettile!

Lo guardo con freddezza il mio corpo è terribilmente stanco e dolorante ma il dolore che sto provando non è fisico ma mentale la tensione fra me e Alexander era come una corda tesa pronta a spezzarsi fra un momento all'altro.

Ortensia: la colpa è solo tua se mi hanno sparata la colpa è tua sé mi hai trascinata in questo mondo fatto solo di sangue e violenza ci stavo per rimettere la mia vita del cazzo!
Alexander: noi abbiamo la morte dietro le spalle in tutti i momenti non potevo prevedere non sapevo che avessero puntato te!

Avevo gli occhi iniettati di fuoco i ricordi della serata che ci era stata ho sentito quel dolore atroce mentre sono crollata al suolo.

Ortensia: se questa era la mia sorte avrei preferito morire stasera!

Sento la sua mano alzare il mio viso e mi obbliga a guardarlo negli occhi i nostri visi erano ma all'improvviso vengo spinta sul letto nei suoi occhi vidi la passione, desiderio oscuro.

I nostri vestiti andarono a finire sul pavimento sento un brivido una sensazione mai provata prima d'ora il mio corpo e privo dal mio controllo sto iniziando a provare piacere sto in silenzio reprimo i miei gemiti di piacere ma e tutto inutile la mia figa si era inumidita dal piacere.

Il suo membro strusciava sulle labbra della mia figa dandomi un piacere mai provato prima con lui ma senza preavviso lo spinge dentro spalanco gli occhi e non posso fare a meno un gemito scappa dalle mie labbra.

Stringo gli occhi mi odio terribilmente sto provando piacere con la persona che mi ha distrutta dentro dall'inizio.

Le sue spinte iniziano ad aumentare come aumentano le mie urla di piacere ma anche un po' di dolore perché non ancora sono pronta ad avere dei rapporti come è abituato lui.

So che domani mattina mi sarei odiata con tutta me stessa per essermi abbandonata al piacere carnale.

Alexander: stai godendo con tuo marito!

Gli unici rumori che si sentivano nella stanza erano i nostri gemiti e sospiri di piacere eravamo un solo corpo la passione diventa una bestia selvaggia nessuno può domarla a lungo.

Consumati entrambi dalla furia di due anime tormentate che sapevano di stare giocando con il fuoco.

Le sue labbra cercano le mie ma giro la faccia dall'altro lato ma non si arrende attacca le sue labbra sulle mie in modo aggressivo e violento.

Sento la mia figa pulsare e sento che sto per avere il mio primo orgasmo con lui non tarda ad arrivare dentro di me anche il suo liquido seminale.

Dopo che abbiamo finito Alexander tira il mio corpo verso il suo fa appoggiare la mia testa sul suo petto muscoloso e tatuato dentro di me provo una strana sensazione non so cosa sia.

Dopo un po' mi addormento fra le sue braccia e stranamente fra le sue braccia mi sento tranquilla.

Il diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora