Capitolo 8

143 5 1
                                    


Ortensia pov's

Ortensia pov's

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.

"Flashback "

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


"Flashback "

Quando ebbi la notizia che mio fratello era morto in un tragico incidente stradale insieme al suo migliore amico di ritorno da una festa, senti un forte dolore al petto tanto che finì in ginocchio a terra urlando a squarciagola il nome di mio fratello.

Ortensia: kevin!!! Perché mi hai lasciata?

Kevin nonostante era più piccolo di me era il mio punto di riferimento un faro di luce in una vita così difficile nonostante tutto mi ha sempre protetta da tutti e tutto mi copriva anche con i nostri genitori se magari tornavo alle 0:00 invece dell'orario di rientro che mi dava mia madre.

Il mio ricordo preferito insieme a kevin era quando prendevo la macchina di papà di nascosto insieme a kevin per scappare sulle montagne della Russia per vedere le stelle di notte un sorriso triste spunta sul mio viso ormai macchiato di lacrime amare.

Questa notizia e devastante per me la sua giovane età spezzata così presto si è perso tutte le cose più belle delle vita un amore, il crearsi una famiglia e sposarsi ma invece sei andato via troppo presto.

La tua morte ha lasciato un vuoto incolmabile dentro di me una ferita che non si rimarginerà mai mi sono sempre chiusa ancora di più in me stessa dopo averti perduto.

L'intero quartiere partecipò al tuo funerale dedicandoti la tua canzone preferita e fatto il volo dei palloncini per farli arrivare fino a te la tua morte ha scombussolato tutti i tuoi amici me ma soprattutto mamma e papà un genitore non dovrebbe mai veder morire prima un figlio.

Ma dopo un po' mi sono dovuta fare forza sia per me che per i nostri genitori con il tempo il dolore l'ho trasformato in forza.

"Fine flashback"

Mi sveglio disorientata i ricordi di ieri invadono la mia mente ho sposato quel figlio di puttana guardo di lato per fortuna dormiamo in stanze separate non ci tengo a dormire con lui, mi alzo dal letto e mi avvicino alla finestra guardando il cielo scuro pronto a scatenare una tempesta sulla Russia.

Sento che la porta viene aperta ed è lui che fa il suo ingresso in camera l'ho riconosciuto dal suo profumo  Dior sauvage adatta a lui una sorta di freschezza grezza conferisce ad una flagranza sensuale e misteriosa adatta ad un uomo come lui e la sua potenza.

Si avvicina a me indietreggiò fino a colpire la parete nera dietro di me da dentro la sua tasca tira fuori un oggetto che subito riconosco un coltello affilato lo fa passare sul mio seno spalancò gli occhi dalla paura, paura di quello che può succedermi nelle mani di questo pazzo.

Alexander: hai capito quello che voglio da te togliti il maglione!
Ortensia: n-no non v-oglio!
Alexander: sono tuo marito ho tutto il diritto di farti mia!
Ortensia: no non hai il diritto di farlo!
Alexander: il no tra me e te non esisterà oppure...
Ortensia: oppure cosa?

Una risata macabra esce dalle sue labbra tira fuori il suo cellulare e mette un video in cui mostrano i miei genitori piangere per la mia scomparsa vedendo quelle immagini lui ha sotto controllo la mia famiglia sfidandolo andrà solo contro di me devo proteggerli con la speranza che un giorno vada via di qui abbia la possibilità di abbracciarli almeno una volta.

Umiliata mi tolgo il maglione e le mutandine restando completamente nuda non voglio perdere la mia verginità in questo modo alzo lo sguardo e vedo il suo corpo vagare con lussuria sul mio corpo il desiderio di nascondermi e ancora più forte in questo momento.

Ortensia: ti prego non costringermi a farlo!
Alexander: sei mia moglie devi adoperarti ai tuoi doveri di moglie!

Mi prende in braccio e mi butta sul letto inizia a spogliarsi anche lui dei suoi abiti camicia, pantalone e boxer vanno a finire a terra accanto ai miei, sale di nuovo sul letto e si posiziona su di me le sue mani tatuate prendono in mano un mio seno e lo stringe fortissimo fino a farmi male.

È impossibile togliermelo di dosso e il doppio di me imploro fino alla fine di non farlo e di lasciarmi andare ma era tutto inutile sento il suo membro premere sulla mia figa senza più nessun indugio lo spinge dentro di me rubando la mia purezza appena entra dentro di me con violenza un urlo di dolore atroce lascia le mie labbra.

Le sue spinte dentro di me era violente e secche non avendo nessuna lubrificazione faceva malissimo sentivo la nostra pelle mescolarsi insieme e le sue palle colpire il mio sedere tanto che si spingeva dentro di me.

Resto in silenzio ascoltando i suoi gemiti di piacere e le sue parole che mi sussurra nell'orecchio che sono la tua tenzone e che da oggi in poi sono la sua puttana, prego a dio che tutto questo finisca in fretta e mi lasci da sola.

Sposto lo sguardo verso fuori e sulla tempesta che si stava abbattendo sulla Russia ma questo lo ha fatto infuriare tanto che uno schiaffo si abbatte sul mio viso riporto la mia attenzione su di lui mentre spinte ancora più aggressive dava dentro di me.

Dopo un finalmente rallenta con le sue spinte e sento del liquido scorrere dentro di me spalancò gli occhi disgustata ora mi sento ancora più sporca.

Dopo aver fatto i comodi suoi con il mio corpo si alza e se ne va lasciandomi sola su questo letto che puzza di sesso e sporco del mio sangue.

In questo momento dentro di me sto sperimentando mille emozioni paura e ansia non mi sento al sicuro in questa casa, provo un senso di colpa e vergogna dovevo fare qualcosa per evitare di essere violentata da lui e molta vergogna di avergli fatto fare quello che voleva con il corpo rimanendo distante ma soprattutto devo abituarmi questa è stata una violenza di una lunga serie che ne avverranno in questo momento mi sento distrutta e terrorizzata ma non lascerò che quel pazzo mi sottometta a lui combatterò giorno per giorno contro di lui anche se questo implica a farmi del male non lo lascerò vincere contro di me.

Il diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora