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Dopo ieri sera, questa notte Taehyung è venuto da me. Abbiamo dormito insieme e questa mattina, quando mi sono alzata per andare a lavoro l'ho visto dormire come un angioletto.

Ho passato il mio tempo al negozio scusandomi con la signora Choi dei miei giorni d'assenza e ho promesso di recuperarli il prima possibile.

Lei mi ha dato qualche giorno in più ma non ha esagerato visto che ha capito la situazione.

All'ora di pranzo esco dal negozio e torno a casa per prepararmi qualcosa.

Taehyung mi ha scritto che ha nascosto le chiavi in un punto in particolare così che io possa trovarle subito. Ieri ho anche recuperato i diari e Taehyung mi ha fatto promettere di leggerli con lui.

Io non ho esitato e gli ho detto che poteva leggerli con me quando voleva.

Zia H/n era il suo passato e anche il mio in un certo senso. Glielo devo.

A proposito, oggi Taehyung si è occupato anche delle prove verso Chang ed è andato per la prima volta in città con Jin.
Chissà che cosa dirà quando torna. Sono proprio curiosa di saperlo.

Mangio in tranquillità il mio pranzo e mi metto a fare le faccende di casa visto che Chang ha rivoltato tutto.

È come essere entrata in questa casa per la prima volta.

Pulendo, noto che una foto che stava appesa al muro, è a terra. La prendo e la guardo con una certa nostalgia. La foto raffigura me insieme ai miei genitori.

Quella foto è stata l'ultima che abbiamo fatto.

La metto sul tavolo e dopo la riappenderò quando avrò un nuovo vetro.

Tolgo quello vecchio ma nel farlo mi faccio un taglietto sull'indice. Non sento dolore però esce il sangue.
Continuo a sistemare tutto quello che deve essere sistemato fino a che non sento una macchina fermarsi davanti casa.

Dalla finestra vedo Jin e Taehyung e quest'ultimo lo saluta prima di venire verso la mia casa.

"Y/n" entra in casa tutto euforico e io gli sorrido "Allora?"

"Tutto ok. Abbiamo visto persino l'arresto di Chang ma tu non mi avevi detto che la città fosse così figa" rido divertita e poso la scopa.

"Ti è piaciuta così tanto?"

"Si, è tutta piena di luci, schermi giganti, tantissime persone, tantissime macchine, moltissimi negozi di qualsiasi genere e grandezza. È un impero non è una città" scoppiai a ridere.

"Si vede che non sei mai stato in città ma se vuoi un giorno possiamo andare a fare una vacanza in città e ti faccio fare un giro turistico"

"D'accordo" lui si guarda attorno e sorride "Vedo che hai messo a posto molte cose"

"Già, manca ancora un po' però"

"Allora ti do una mano" lui mi aiuta a sistemare chiedendomi ogni tanto dove andavano posizionate le cose e alla fine, dopo un estenuante lavoro, ce l'abbiamo fatta.

"Ti va di leggere qualcosa?" gli chiedo e lui sa già a cosa mi riferisco.

Prendo i diari e mi metto sul divano con lui.

"Cara Y/n,
oggi è stata una giornata alquanto strana. Tutto è cominciato bene ma quando Yoongi mi ha fatto visita, tutto è cambiato.
Sai Y/n, Yoongi è un po' particolare. I suoi genitori lo hanno abbandonato qui con i nonni ma lui non sembra esserne dispiaciuto eppure ogni tanto lo guardo e il suo sguardo è perso.
Oggi infatti, non so come sia potuto succedere, ma lui è venuto da me e mi ha raccontato quanto in realtà vorrebbe riavere i suoi genitori.
Sai cosa ho pensato? Anche io avrei voluto riavere i miei e adesso capisco il grande errore che ho commesso.
Avrei potuto sistemare tutti e avrei potuto sopportare soltanto per questa vita ma tuo zio, era lui l'uomo che veramente amavo e che amerò per sempre.
Tua,

Zia H/n.

"Strano che Yoongi sia venuto da zia H/n ma allo stesso tempo sarebbe stato strano se non lo avesse fatto"

"Perché?" chiedo "Quando eravamo bambini, zia H/n era il nostro punto di riferimento. Ogni volta corravamo qui a fare merenda e zia H/n ci raccontava ogni volta una storia diversa. Persino quando tutti eravamo diciassettenni ce le raccontava e noi ci lamentavamo. Ora rimpiango di essermi lamentato"

"Beh, se può consolarti mi sarei lamentata anche io. Eppure, forse, non lo avrei fatto a quell'età anzi, l'avrei ringraziata per distrarmi dalla morte dei miei"

"Non sei un po' arrabbiata con lei? Voglio dire, è stata lei la causa della morte dei tuoi"

"No, non sono arrabbiata perché lei lo ha fatto per amore, sia della sua famiglia che del suo. Amava zio H/n così tanto che ha rinunciato alla sua felicità pur di stargli accanto"

"Già, è stata una donna straordinaria zia H/n. Mi mancherà moltissimo" dopo qualche secondo di silenzio torniamo a leggere.

"Cara Y/n,
oggi sono venuti Taehyung, Jungkook e Jimin a casa mia. Quei tre sono degli scapestrati ma li amo così tanto. Non mi servono figli quando sono circondata da sette bambini bellissimi che vengono a giocare qui da me solo per avere i panini a merenda.
Jungkook è il più piccolino e dovevi vederlo quando era bambino. Era così tenero che avevo paura di romperlo prendendolo in braccio. Jimin invece è più grande di Taehyung e Jungkook e quando era piccolo mi faceva impazzire. Era uno dei più euforici insieme ad Hoseok. E Taehyung, lui l'ho sempre ammirato da lontano.
Ho sempre pensato che ogni bambina che lo vedesse volesse giocare con lui perché il suo visino è talmente dolce da farti sciogliere.
Mi mancano quei visini da bambini ma ora sono grandi e vederli insieme a delle ragazze o in compagnia di altri ragazzi del paese mi fa capire quanto in realtà siano cresciuti.
Spero che tu li possa incontrare un giorno perché sono la cosa più bella che il mondo mi abbia regalato.
Te li affido perciò prenditi cura di loro e si felice per me.
Tua,

Zia H/n.

Non sono riuscita a trattenere le lacrime. Zia H/n era così dolce con loro e gli voleva bene come se fossero figli suoi.

È stata sempre apprezzata da tutti e nessuno le è mai stata contro tranne la vita, che l'ha privata della sua famiglia.

Zia H/n, ti prometto che mi prenderò cura di loro come hai fatto tu.

"In effetti ero un bambino molto affascinante"

"Certo che sei allucinante" mi alzo dal divano e lui mi segue "Che c'è?" mi prendo un bicchiere di tè e anche lui fa lo stesso "Sei così vanitoso"

"Non puoi dire che non è vero, dopotutto ho la fila"

"Allora vai dalla fila" lo supero ma lui mi blocca dopo neanche qualche passo, mi afferra il collo con una mano e mi avvicina alle sue labbra "Io non voglio soltanto la carne Y/n, io voglio anche l'anima e la fila di cui parli, non ha l'anima" stringe poco di più il mio collo e io per poco non lascio cadere il bicchiere.

"Tu sei ciò che voglio e lo avrò" mi bacia e il bicchiere mi cade dalle mani mentre il suo finisce rovesciato sul bancone.

Mi prende in braccio e mi porta sul tavolo "Lo hai mai fatto qui sopra?"

"No, mai"

"Allora è il momento di provare"

𝐓𝐀𝐄𝐁𝐀𝐄𝐊 𝐌𝐎𝐔𝐍𝐓𝐀𝐈𝐍 - 𝐊𝐓𝐇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora