AMBARABA'...

4 2 0
                                    

"Adesso ti insegno una filastrocca"

"Io le so tutte le filastrocche"

"Questa non la sai"

"Dai sentiamo sapientone"

"Ambarabà"

"Poi.."

"Mica la sapevi?"

Lei gli fece una linguaccia

"Allora Ambarabà..."

"Cicci Coccò"

"Ok rifai"

"Ambarabà"

"Cicci Coccò"

LUI

Un ricordo lo sveglia, quella stupida filastrocca che ogni giorno si ripete in loop, come se potesse servire a qualcosa e infatti, per puro masochismo, ci prova, inizia a canticchiare ma nessuno continua e la sua voce si perde nel nulla. Ogni notte quando non riesce a dormire pensa di sentire il suono della sua voce a continuare e prenderlo in giro ma poi si accorge che è stata la sua mente. Anche quando risponde al telefono pensa che sia lei a dirgli che è uno scherzo, lei sta bene e di essere un sentimentale. Il dolore che sta sentendo è indescrivibile e forse paragonabile a ciò che sente Jared. Già, il suo amico, la spalla su cui ha pianto, lo ha visto uscire con la macchina dal parcheggio dell'ospedale e poi più nulla. Dalle voci che corrono ha ripreso la sua vecchia vita, tra incontri e corse clandestine ma qualcosa si è inceppato anche in lui, secondo i racconti di Nike non tocca alcool o assume droghe, sfoga tutto nel sesso. Stessa cosa lo sta facendo anche lui, con Jenny, quegli occhi azzurri e quelle labbra lo fanno impazzire e dimenticare per un po' il dolore. Non sono una coppia, si divertono ed ogni tanto lo fa anche con altre, con Alaska e Nike non vuole rovinare l'amicizia ma niente gli impedisce di divertirsi. Poi c'è Faye, ha saputo di Aria, il mondo le è crollato e dallo stress ha perso il bambino, almeno così ha detto lei, anche se sa per vie traverse che si era recata in un ambulatorio privato, coincidenze? Non ha più importanza. Il cielo è nuvoloso, come sempre ad Oslo, è ora di alzarsi. La testa gli fa male, è la stessa sensazione che ha avuto quando ha dovuto dare la notizia ai genitori di lei, loro volevano portarla in Italia ma si è opposto, lì lei aveva trovato sè stessa e lì sarebbe rimasta.E' il momento di andare, spera di trovare anche gli altri, in fondo è il suo compleanno e spera ci sia anche Jared. Sale in sella alla sua moto, la velocità gli provoca sollievo perchè è l'unico momento in cui vede la sua amica che ride dandogli del pazzo. Corre ancora di più fino ad arrivare alla sua destinazione, sfila la testa, si sistema i capelli e aspetta. Una Lamborghini azzurra parcheggia accanto, il rosso fiammeggiante sa già chi appartiene mentre un arcobaleno vivente gli salta in braccio

"Ehi, non sapevi più che colore farti?"

"Ciao anche a te! Io sto bene e tu? Sì grazie per i miei capelli sono fantastici non è vero?"

"Bene, sei la solita"

"Ehi come va?"

Nike lo abbraccia, è da un anno che non si vedono, dall'incidente

"Bene dai, sapete se lui verrà?"

Entrambi lo guardano dispiaciute e capisce

"Almeno sta bene?"

"Diciamo che è Jared, sta"

"Se vogliamo essere sincere sta di merda"

"Un po' come te"

Entrambi lo squadrano

"E voi? Cosa combinate?"

"Il solito, eventi e balia a quel pazzo"

Una Bussola ImpazzitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora