Germania, Italia e Giappone

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(solo per sicurezza dico che non voglio giustificare nulla degli eventi della seconda guerra mondiale-).

Questi tre portano dentro di loro ancora i sensi di colpa per le loro azioni durante la seconda guerra mondiale.
Ovviamente il modo in qui lo vivono e gestiscono cambia:

Germania:

Spesso i sensi di colpa influenzano la sua vita di tutti i giorni, infatti è diventato molto più sensibile anche se non si direbbe dalla sua espressione quasi sempre seria.
Spesso si scusa per qualsiasi cosa e ogni volta che ripensa al suo passato (anche prima della seconda guerra mondiale) prova quasi sempre un certo senso di colpa (può essere più o meno forte, dipende dal ricordo).

Questa sua situazione di continuo bisogno di scusarsi e di dover pagare un debito morale infinito lo porta anche ad accumulare rabbia per tutte le volte che mette da parte le sue emozioni per i sensi di colpa, finendo in certi casi per forzarsi ad averli e poi, quando la rabbia diventa troppa, cede alle idiologie neonaziste rimaste in parte nella sua testa dalla guerra fredda portandolo ad aggire secondo questi ideali (in generale ha anche un sentimento di rifiuto verso questo infinito debito morale che si sente messo addosso).

Quando si riprende sente nuovamente i sensi di colpa perché si accorge davvero quanto non sia la persona che vuole essere creando un circolo vizioso di sensi di colpa e rabbia repressa finché non esplode nuovamente.

In più ha abbastanza spesso attacchi di panico (o in generale forti razioni emotive) per via dei sensi di colpa.

Ma tutti questi sforzi per accettare la sua colpa non l'hanno fatto solamente soffrire ma anche un po' di sollievo vedendo le persone trattarlo sempre meglio e questo lo spinge ad andare avanti nel accettare le sue azioni passate.

Italia:

Per lui è difficile gestire i sensi di colpa quindi li spinge nel fondo della sua mente più che può cercando di convincersi che tutto va bene adesso, soprattutto perché lui è un'altra persona ora ed è totalmente diverso dal se passato.

È così bravo a farlo che certe volte se ne dimentica proprio ma questo lascia spazio ai pensieri legati al neofascismo, che gli sono rimasti dalla guerra fredda, dandogli la possibilità di poter farsi spazio nella sua testa e almeno in parte influenzare le sue azioni (questo succede non troppo spesso ma neanche raramente).

Lui ci prova a gestire meglio la colpa ma lo trova estremamente difficile visto quanto distaccato può essere da questi sentimenti, per quanto dentro di lui lo sappia quanto ha sbagliato in passato.

Poi ignorarli non lo fa comunque stare tanto bene perché quando diventano troppi i pensieri che ha spinto nel fondo della propria mente, questi iniziano ad appesantirlo facendolo stare emotivamente in modo terribile e finisce per sfogarsi piangendo, con un attacco di panico o qualsiasi reazione forte emotiva appena trova un posto in cui si sente al sicuro.

Il lato positivo è che lui ci sta provando a migliorare e più volte ha cercato di discutere apertamente di cio che ha fatto per calmare la colpa e smettere di ignorare le azioni del suo passato.

Giappone:

Per lei i sensi di colpa sono sia una vergogna che anche qualcosa da accettare ad accettare, per quanto le costi molta fatica.

Sa bene cosa ha fatto ma per come è stata influenzata a gestire ciò che la fa sentire in colpa, lo ignora, opprime questi sentimenti per non sentirli o nega proprio la loro esistenza.

L'ha fatto così tante volte, per così tanto tempo che è esausta e non sa quando finirà per cedere la prossima volta.

Infatti si carica di così tanta colpa inespressa che rischia di scoppiare e avere un qualsiasi tipo di forte reazione emotiva in qualsiasi posto anche se davanti a tanta gente.

Fa davvero fatica ad accettare che il modo in cui gestisce queste emozioni sia sbagliato, ed è difficile da accettare per lei quanto lo sia il capire che tenere stretto a se quello che rimane del pensiero imperialista attraverso simboli e cose non dette sia sbagliato.

Lei è ESTREMAMENTE esausta ma pensa che ogni volta lasci vedere come in fondo si sente sia un disonore perché infanga la sua storia.

L'unica cosa positiva è che questo stanchezza l'ha portata ad essere sempre leggermente più aperta sul parlare dei sensi di colpa che prova e di quanto lei in parte capisca, volendo accettarlo sempre di più, quanto male ha fatto.

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