***
Mi presi coraggio, nonostante la mia evidente paura. Feci un piccolo passo avanti, per poi parlare.
«Basta! Vi prego smettetela!»
Akaza e Douma si voltarono verso di me, sorpresi dal mio intervento. Il loro sguardo si soffermò su di me, come se solo ora si fossero ricordati della mia presenza
«Tsuki-chan...»
Mormorò Douma, sorridendo quasi amichevolmente.
«Hai ragione non è il momento di litigare, vero Akaza-dono?»
Disse il demone dai capelli biondi, guardando Akaza che fissò me per un'attimo, con sguardo intenso. Poi tornò a fissare Douma.
«Ti stai sbagliando se pensi che possa andare tutto liscio, Douma»
Feci nuovamente un piccolo passo in avanti, avevo paura di avvicinarmi troppo però volevo intervenire.
«Umh... ora che siete in due, posso sapere perché siete entrambi qui?»
Douma apri la bocca per rispondermi, ma Akaza gliela coprì con una mano, azzitendolo completamente.
«Per nessun motivo, infatti io e lui c'è ne stiamo andando»
Disse Akaza mentre iniziava a tirare Douma indietro verso la finestra. Ma proprio in quel momento l'aria di congelò improvvisamente, la porta si spalancò rivelando dietro di essa Muzan. I suoi occhi rossi risplendevano nelle tenebre.
«Che diavolo state facendo QUI?!»
Disse con tono cosi serio e gelido, da far venire i brividi dietro la schiena.
Douma si liberò dalla presa di Akaza ed entrambi si inchinarono rispettosamente.
«Mio signore, stavamo solo verificando la situazione»
Muzan avanzò rapidamente, il suo sguardo bruciava di rabbia.
«Verificando la situazione? Non vi ho ordinato di fare nulla del genere!»
La sua voce era velenosa, piena di disprezzo.
«Lascio la stanza per qualche minuto, E VOI FALLITI DECIDETE DI ENTRARE QUI?!»
Akaza si chinò un po' di più, toccando quasi la testa sul suolo.
«Ci perdoni, Muzan-sama. Volevamo solo assicurarci che tutto fosse sotto controllo»
«Ma io non v'è l'ho chiesto. Siete qui solo per interferire con i miei piani e a mettere tutto a rischio per la vostra stupida curiosità»
Guardai la scena spaventata, sentivo il cuore battere così forte che sembrava uscire dal mio petto. La rabbia di Muzan era così immensa da essere palpabile. Sapevo che se non sarei intervenuta subito, gli avrebbe sicuramente fatto del male.
«Muzan!»
Dissi facendo una piccola corsa verso di lui, abbracciandolo. Sentì il suo corpo irrigidirsi al mio tocco, ma stranamente dopo qualche secondo si ammorbidì, mettendomi, seppur con un po' di esitazione, una mano dietro la testa avvicinandomi più a lui.
«Ti prego lascialo stare, non hanno fatto niente lo giuro»
Abbassò la testa guardandomi dritta negli occhi. Rimase per un po' in silenzio, per poi alzare dinuovo lo sguardo su Akaza e Douma, che erano ancora inchinati.
«Dovete lasciarla in pace, capito?! Ora andate immediatamente via dalla mia vista... FUORI»
I due annuirono, alzandosi immediatamente e uscendo dalla stessa finestra da dove erano entrati.
I suoi occhi tornarono nuovamente sui miei. Entrambi ci fissammo per qualche istante, prima che lui interruppe il silenzio.
«Stai tranquilla Tsuki. Sei al sicuro qui, nessuno ti farà del male»
Mi strinsi un po' di più a lui, ancora scossa da ciò che fosse appena successo. Muzan mi prese dalle spalle, allontanandomi leggermente da lui.
«Dimmi, hanno detto qualcosa?»
Feci no con la testa prima di parlare
«Non hanno detto nulla di ché, erano impegnati a scannarsi»
Lui annuì lentamente alle mie parole, riportandomi vicina a lui. Era come se non riuscisse a stare senza il contatto fisico con me.
«Non permetterò mai a nessuno di farti del male, tanto meno di sfiorarti»
La sua voce non era per niente come le altre volte, fredda e seria, ma ben si piena di calore. Sentivo come se il mio cuore impaurito, si stasse calmando grazie a quel calore.
Muzan mi guardò con un piccolo sorriso in volto, si piegò leggermente per essere al pari della mia altezza.
«Voglio mostrarti una cosa, Tsuki. Però devi prima chiude gli occhi, e fidarti di me»
Lo fissai per un attimo, incuriosita di vedere cosa avrebbe voluto mostrarmi. Poi ecco che nuovamente rividi quella luce nel suoi occhi rossi, aveva un viso più sereno rispetto al solito.
Sentì ti potermi fidare di lui, così feci come lui mi chiese e chiusi gli occhi. In quel momento sentì lui prendermi in braccio, tenendomi saldamente dalle gambe.
«Pronta?»
Annuì, stringendo le mani sulla sua camicia per tenermi. In quel momento sentì tirarmi su insieme a lui, stavamo andando molto in alto. All'improvviso ci fermammo, Muzan mi accarezzò la testa prima di dirmi:
«Puoi aprire gli occhi»
Quando feci come lui mi disse, vidi davanti a me il cielo pieno di stelle che brillavano nel buio, la luna piena emaneva una luce così forte da abbagliarti
Era tutto così bello, sentivo il vento che mi accarezzava io viso e che spostava le foglie degli alberi. Lentamente Muzan mi fece scendere, eravamo sopra un tetto di una casa, mi aiutò a sedermi sopra di esso con molta cautela, assicurandosi che io non cadessi. Dopo ciò si mise affianco a me.
«Perché mi hai portata qui?»
Chiesi guardandolo. Notai come lui osservasse il paesaggio notturno davanti a noi.
Muzan rimase per un momento in silenzio, i suoi occhi rossi brillavano alla lice della luna. Finalmente, parlò con una voce calma e profonda.
«Volevo mostrarti qualcosa di diverso per calmarti. Qualcosa che avrebbe potuto distrarti da quello che è appena successo»
Osservai il suo sguardo, cercando di leggere i suoi pensieri. La bellezza di questo paesaggio contrastava con la sua natura crudele e spietata.
Mi voltai, tornando a guardare il cielo stellato.
«Muzan... Cosa vedi quando guardi le stelle?»
«Una volta, tanto tempo fa, vedevo speranza. Un futuro diverso da quello che ho scelto. Ma ora... Sono solo luci lontane, irraggiungibili»
Notai nel suo viso sorriso triste. Sentii io mio cuore stringersi, non sarei mai potuta riuscire ad odiare una persona così. Certo, aveva fatto molto del male, a me per prima, ma sentivo che dentro di me quella piccola parte di rancore che provavo per lui, era svanita.
«Vorrei tanto che potessimo rimanere qui per sempre»
I nostri sguardi si incontrarono, ci fu un'attimo di silenzio prima che Muzan mi rispose.
«Allora resteremo qui fin quanto potremo»
Sorrisi alle sue parole. In quel momento lui afferrò il mio braccio, guardandomi dritta negli occhi.
«Tu... Mi stai facendo impazzire»
Lo guardai confusa, in che senso lo stavo facendo impazzire?
«Il tuo viso così delicato, i tuoi occhi dolci, i tuoi atteggiamenti aggraziati... Sono tutte cose mi attirano»
Le mie guance arrossarono leggermente per l'imbarazzo. Lui si avvicinò un po' di più a me, era così vicino che potevo vedere tutti i dettagli del suo volto.
«Tsuki... Voglio fare di te un demone»
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You are my Angel [Fanfiction]
Fanfiction~ [PREMESSA] Da fan sfegatata dell'anime "Demon Slayer" ho deciso di provare a scrivere una Fanfiction, la storia sarà il più possibile fedele all'anime e nel caso chiedo scusa per qualche eventuale errore. ⚠️PS: non leggere questa storia se non si...