XIII: Oh no...

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Tsuki pov:

Dopo la discussione con Muzan, l'unica cosa che davvero volevo era stare tranquilla. Mi diressi verso la camera di Mizuki, dopo essere arrivata bussai alla porta.

«Hey Mizu, ti va di stare un po' con la mamma?»

Non arrivò nessuna risposta. Senza farmi prendere dal panico, bussai dinuovo.

«Mizuki ci sei?»

Il mio cuore iniziò a battere forte, quando ancora non mi arrivò nessuna risposta. Presi un bel respiro ed aprì la porta.

«Mizu-»

Mi interruppi appena vidi la sua stanza vuota. Sentivo il panico star lentamente iniziando a prendere possesso di me.

Mi voltai e inizia a camminare con passo svelto il corridoio, guardandomi attorno e chiamando il nome di Mizuki. Perché non rispondeva? Dov'era finita?

Le mie mani iniziarono a tremare e il mio respiro a diventare sempre più veloce, continuavo a cercarla ma nulla. Presa dalla disperazione scesi le scale, andando da Muzan. Lui sedeva sul suo trono, con davanti le sole quattro lune crescenti rimaste.

«Muzan!»

«Non ora, Tsuki. Sono occupato»

Mi rispose con tono gelido. Strinsi i pugni avanzando fino ad essere davanti a lui.

«Muzan, non trovo Mizuki da nessuna parte»

Il suo sguardo si assottigliò, mostrando oltre che a serietà, preoccupazione.

«Cosa significa che non la trovi?»

«Sono andata in camera sua ma non c'è. Ho provato a cercarla in altre stanze ma niente»

Lo sguardo di Muzan si spostò subito su Nakime, guardandola con determinazione.

«Nakime, trova Mizuki»

«Subito, mio signore»

Dopo quelle parole, Nakime suonò una corda del suo Shamisen. Ci fu qualche secondo di silenzio, prima che lei parlò.

«Vostra figlia sta vagando nel bosco»

Sgranai gli occhi, sentendo la mia preoccupazione salire.

«Come nel bosco! Dobbiamo subito trovarla, altrimenti se arriva il giorno lei... lei...»

Muzan prese le mie mani tremanti, avvicinandosele alle labbra e lasciando un piccolo bacio.

«Calma, rimani calma. Non succederà, non lo permetterò»

Muzan si voltò verso: Kokushibo, Douma e Akaza, schiarendosi la voce prima di parlare.

«Correte immediatamente e riportatela qui, chiaro?»

Disse lui alzandosi in piedi, mentre le lune crescenti annuivano e iniziarono ad eseguire l'ordine di Muzan.

«Muzan, ti prego fammi venire. Se saremo in cinque a cercarla, la troveremo prima»

Lui mi guardò, vidi chiaramente nel suo sguardo che stava per dirmi no, eppure per qualche strana ragione accettò.

«Vabene, ma starai sempre vicino a me. In modo che se dovesse succedere qualcosa, potrò proteggerti»

You are my Angel [Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora