IX: death

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***

Passarono giorni, settimane, ed io ero ancora rinchiusa lì dentro, nel buio totale. Ero molto debole, non avevo né cibo né acqua. Era da un po' di giorni che non mi sentivo affatto bene, e non era solo per la mancanza di nutrimento, ma ben si per altro...

Tossivo così tanto da farmi per fino uscire sangue. Non mi reggevo in piedi, in pratica non potevo fare nulla. Sentivo come la morte mi stasse lentamente prendendo.

Muzan pov:

Ero seduto sulla mia piccola poltroncina, dietro di me c'erano inginocchiati: Akaza, Douma e Kokushibo, mentre davanti avevo Nakime, che sedeva in ginocchio con in mano il suo Shamisen.

«Allora...?»

Chiesi con tono severo, osservando la ragazza davanti a me.

«Ancora niente, mio signore»

«Continua a cercare, non possono essere nascosti così bene»

Nakime annuì suonando una corda dello Shamisen, continuando a cercare il nascondiglio degli spadacini con i suoi poteri demoniaci.

Mi alzai dalla poltrona, voltandomi verso le altre tre lune crescenti inginocchiate. Le fissai per un momento con serietà.

«Dovreste tutti prendere d'esempio da lei, è l'unica qui che mi dà vere e proprie soddisfazioni»

Dissi con voce gelida e tagliente.

«Voi altri non avete fatto altro che fallire ripetutamente. Akaza, la tua incapacità di eliminare i tuoi bersagli è una cosa costante e deludente. Douma, la tua arroganza è superata solo dalla tua inefficacia. Kokushibo, solo tu come Nakime riesci a soddisfarmi per un minimo»

Le loro teste erano abbassate, ma sentivo la tensione nei loro corpi. Non potevo permettermi altro fallimenti. La mia pazienza era finita.

«Ogni volta che i mando in missione, vi aspetto tornare con risultati concreti, ma tutto ciò che ottenete è un disastro dopo l'altro. Vi siete dimenticati chi siete? A chi servite?»

Ci fu un lungo silenzio nella stanza, rotto solo dal suono dello Shamisen di Nakime. All'improvviso Douma alzò leggermente lo sguardo, con quel suo solito odioso sorriso.

«Perdonatemi Muzan-sama, ma non riesco a resistere a questo buon odore»

Disse con una voce mielata, cambiando completamente discorso. Lui alzò leggermente lo sguardo per incontrare il mio.

«Lo sentite anche voi, mio signore? C'è odore di-»

«Morte...»

Disse Akaza interrompendo Douma, che subito girò il viso verso di lui.

«Esatto Akaza-dono! Non sarà mica la nostra cara Tsuki, vero?»

L'aria nella stanza di fece immediatamente più tesa. Strinsi i pugni, una vena pulsava sulla mia fronte. Non tolleravo le iniziazioni, mettevano solo un dubbio il controllo che io avevo.

«Douna...»

Dissi con tono basso e minaccioso, avanzando verso di lui.

You are my Angel [Fanfiction]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora