MEMORIES ON LETTERS

CAPITOLO 1 - TRISTEZZA

Gli angeli non si vedono, ma sappiamo che esistono. Ci sono accanto e ci proteggono. Sono le persone che ci hanno voluto bene e che sono volate via troppo presto.

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Le campane scandivano il motivo funebre, un suono mesto e lento che salutava e accompagnava all'ultima dimora un componente della grande famiglia civile e religiosa, un componente della Comunità.

Shoto immaginò per un attimo che anche le campane avessero un cuore.

I loro rintocchi, i loro suoni dall'alto del campanile scendevano come lacrime sulla bara che si stava avvicinando al campo dei santi e si univa al pianto di tutta la famiglia e amici.

Il bicolore era assieme al resto della compagnia, tutti vestiti di nero. Uno a uno si recarono davanti all'altare dove resero omaggio al loro amico con un leggero inchino e le mani giunte in preghiera, ma sopratutto con il cuore in frantumi.

Il centro Zen dove si stava per celebrare il funerale era stato riservato solo a parenti e amici.

L'officiante si posiziono' sopra l'altare per recitare dei Sutra, della meditazione e delle offerte per accompagnare il defunto. aprì il microfono per iniziare i canti, anche lui con una tristezza enorme che lo accompagnava. Ne aveva celebrati molti di funerali, ma quando si trattava di ragazzi giovani, una pesantezza si impossessava del suo animo. Tutti i partecipanti cantavano e recitavano le preghiere scelte per quel giovane volato via troppo presto.

A turno tutti salirono sull'altare per leggere una dedica meritevole per il defunto, per poi lasciarla sull'altare.

Si udivano solo singhiozzi provenienti dalla compagnia del verdino. La sua migliore amica, Uraraka Ochaco, veniva sostenuta da Iida Tenya mentre si disperava per la perdita del ragazzo e non se ne dava pace.

Denki Kaminari, Eijiro Kirishima, Shoto Todoroki, Shinso Hisoshi, Mina Ashido, Tsuyu Asui, Tenya Iida, Uraraka Ochaco, Hanta Sero. Erano tutti presenti. Tutti tranne l'unica persona che Izuku avesse mai voluto accanto. Katsuki Bakugo.

Tutti loro erano riusciti a legare in modo fantastico con Izuku. Il ragazzo dai bellissimi boccoli verdi era riuscito in poco tempo a unire due compagnie e crearne una più grande e bella, una famiglia come la amava chiamare lui.

Il suo migliore amico Shoto era in piedi con la testa china e una mano stretta sul cuore. Faceva male. Faceva dannatamente male dover essere lì. tanto da sentire l'aria nei polmoni venir meno. Conosceva Izuku sin dall'asilo e nonostante i caratteri opposti avevano fatto immediatamente amicizia. Il bambino con quegli occhi smeraldini lo aveva conquistato subito e non si erano più separati da allora.

Cresciuti fianco a fianco, tutte le esperienze fatte insieme. Izuku un bellissimo Omega che attirava gli sguardi di molti Alpha mentre lui era un Beta con il carattere non del tutto pacifico.

- Dimmi che non è vero 'Zuku...dimmi che ora aprirò gli occhi e tu sei davanti a me con il tuo bellissimo sorriso...ti prego. - Continuava a mormorare con voce incrinata dal pianto.

Anche Denki Kaminari era appoggiato al suo compagno Shinso mentre piangeva. Quanti calori avevano condiviso lui e Izuku? Ne aveva perso il conto. Izuku sempre così premuroso e dolce in quei periodi così difficili da affrontare prima di essere finalmente marchiato da Shinso e fare coppia fissa.

- Denki...- Sussurrò dolcememte il ragazzo dai capelli viola.

Kirishima aveva un grande peso sul cuore invece. Lui, migliore amico di Katsuki Bakugo avrebbe potuto non ascoltare le suppliche del verdino mentre gli chiedeva di non informare il biondo del suo stato. Che Alpha era? Avrebbe dovuto immediatamente mettersi in contatto con quella testa di cazzo di Katsuki e dirgli di rientrare subito in Giappone. Invece si era fatto convincere dalla dolcezza di quell'Omega e la sua determinazione.