MEMORIES ON LETTERS

CAPITOLO 4 - RIVELAZIONE (parte 2)

Avevo sempre saputo che il vero amore è al di sopra di tutto e che sarebbe stato meglio morire piuttosto che cessare di amare. Ma pensavo che solo gli altri ne avessero il coraggio. In quel momento, invece, scoprivo di esserne capace anch'io. Anche se avesse dovuto significare partenza, solitudine, tristezza. L'amore valeva comunque ogni centesimo del suo prezzo. (Undici minuti di Paulo Coelho)

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Inko strinse tra le sue mani quelle di Katsuki. Lo aveva amato sin dal primo giorno che Izuku glielo aveva presentato. Un Alpha con un carattere forte ma al contempo dolce e premuroso con suo figlio. Vederlo straziato in quel modo era davvero insopportabile. Ma aveva il diritto di sapere. Ora che era tornato, doveva conoscere quello che era successo durante la sua assenza. Inko, come i genitori di Katsuki, erano pronti all'esplosione che il biondo avrebbe fatto. Ma loro hanno solo assecondato Izuku, che non voleva obbligarlo a tornare prima che il suo compito negli Stati Uniti fosse terminato.

- Katsuki, poco prima che tu partissi, Izuku ha scoperto una cosa, ma non ti ha detto nulla per non ostacolati. - Disse Inko.

Il biondo la guardò con occhi pieni di paura. Il suo Omega si era tenuto tutto dentro, senza dire una sola parola soltanto per lui e per non impedirgli di partire. Dannazione! Perché non aveva avuto nessun sentore? L'odore dei feromoni di Izuku non si era inasprito, dando all'Alpha la possibilità di capire che
avesse paura. Anzi, sembravano quasi più dolci del solito nell'ultimo periodo. Quanta forza di volontà aveva messo per non scoppiare e dirgli tutto?

- Lui...era malato, vero? - Domandò Katsuki con voce tremante.

Inko gli accarezzò una guancia con fare materno.

- No, tesoro. Lui non era ammalato. Lui...era in dolce attesa del vostro cucciolo. - Disse, cercando di rimanere calma la donna.

Katsuki iniziò a boccheggiare, l'aria nei polmoni faticava ad arrivare. Il cuore martellava fortissimo e le pupille si dilatarono. Sentì un dolore allo stomaco, come se avesse ricevuto un pugno potentissimo.

- Izuku era...lui...- Il biondo non riusciva a parlare.

Com'era possibile che il suo Omega fosse incinta? Ne avevano parlato svariate volte di mettere su famiglia, ma Katsuki era stato chiaro che non era il momento. Prima doveva realizzarsi e poi si sarebbero sistemati. Perché non dirgli niente al riguardo? La risposta lui la sapeva. Gli avrebbe detto di non tenerlo. Che ci avrebbero riprovato quando lui sarebbe rientrato in Giappone e solo dopo essere stato certo di aver ottenuto il posto di CEO.

- Si, Katsuki. Izuku era incinta prima che tu partissi. Ha fatto la scelta coraggiosa di portare avanti la gravidanza e di non dirti nulla per amor tuo. Era sicuro che quando li avresti visti saresti saltato dalla felicità. - Continuò Inko.

Katsuki non disse nulla. Era completamente sotto shock. Si stava torturando mentalmente sul fatto che non si era accorto che il suo Omega fosse incinta. Come diavolo poteva non accorgersene? Il dolce profumo di vaniglia e pesca negli ultimi giorni si era intensificato, tanto da rischiare di entrare in Rut. Ripensando all'ultimo periodo, Izuku era più dolce del solito, anche se il suo umore era altalenante. Passava dall'essere euforico all'essere triste in tempo zero. Alcuni segnali li aveva dati, cazzo! Come aveva fatto a non coglierli?