Capitolo Trentuno

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Capitolo Trentuno

Jake

Las Vegas, Nevada.

Il calore del corpo di Victoria, scompare improvvisamente.

Poco dopo, anche il suo peso scompare dal materasso su cui stavamo dormento, lo stesso su cui l'ho scopata non molto tempo prima.

Le ho chiesto d'implorarmi e no, non ha rifiutato.

Mi ha sfidato e alla fine l'ho presa, senza pensarci due volte.

E con lei sento di non dovermi trattenere.

Il Diciassette Nero recupera quel misero pezzo di stoffa che aveva addosso, prima che glie lo togliessi per farla godere.

Nel buio della suite, la vedo accendere il cellulare, prendere una sigaretta e andare fuori.

Passano soltanto pochi minuti, prima che rientri.

Non torna a letto, rimane in salotto, la luce del cellulare che le illumina il viso corrucciato.

E la consapevolezza, mi piomba addosso.

Sto aspettando che torni da me, come un patetico ragazzino.

A questo punto, proteggerla, non riguarda soltanto una promessa fatta sul letto di morte.

No, voglio proteggerla per poterla tenere con me.

So che usarla come esca per Sokolov è da bastardi, ma prima il pezzo di merda passa a miglior vita, meglio è.

E quando sarà morto, Victoria sarà libera.

Libera di restare al mio fianco.

Diciassette NeroDove le storie prendono vita. Scoprilo ora