𝐒𝐓𝐑𝐀𝐘 𝐊𝐈𝐃𝐒 𝐎𝐍𝐄𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒 ♥︎✴

𝐀𝐭 𝐭𝐡𝐞 𝐛𝐞𝐚𝐜𝐡 (𝐋𝐞𝐞 𝐊𝐧𝐨𝐰)

I miei bei sogni vengono interrotti dalla sveglia che segna l'inizio di un altra giornata. Ma oggi non è un giorno come tanti, finalmente tornerò a Seoul dal mio ragazzo In questo momento sono a Chiba, una città giapponese, ma ancora per poco visto che il mio stage di lavoro è giunto al termine. Ho fatto dei casting come modella per un agenzia di moda e nel frattempo ho continuato l'università online, dal Giappone. Non vedo l'ora di lasciare questo posto. Non fraintendete, il lavoro è tutto per me,ma ho sentito molto la mancanza di Minho in questi 30 giorni. E sentirci in chiamata non è la stessa cosa. Continuo ad essere malinconica mentre vado alla stazione con la mia valigia. Non c'è troppa confusione a quest'ora, ma quando arrivo davanti al treno un gruppo di ragazzini mi riconosce da qualche rivista e continuano a fissarmi sussurrandosi qualcosa all'orecchio. Sento le loro voci <<Guarda! Quella ragazza somiglia troppo a Y/n, la modella>>
<<È lei, wow che fregna..>> 
<<Ci ha visti, vai tu a chiederle il numero!>>
Mi allontano da loro non appena arriva il mio treno, stranamente puntuale.

~~

Quando arrivo a Seoul ho il cuore che mi batte all'impazzata. Non vedo l'ora di rivedere Minho. Ci siamo organizzati per vederci in spiaggia, perciò indosso già il costume e un tassista mi porta i bagagli all'appartamento. Mentre vado sulla spiaggia non vedo nessuno. Penso che sia un orario perfetto per stare nella nostra privacy. Ad un certo punto scorgo il mio amore girato di spalle sul bagnasciuga che guardava il mare e comincio a correre verso quella direzione; senza pensarci due volte mi catapulto su di lui per abbracciarlo con forza. Lui salta letteralmente in aria per lo spavento che cade a terra e io buttata su di lui.

<<Zuccherinooo>> lo chiamo baciandolo freneticamente in tutto il viso. Lui sorride realizzando che ero io e dall'emozione mi prende il viso nelle mani e iniziamo a baciarci. Tra un bacio e l'altro ci stacchiamo per prendere un respiro e sussurrarci quanto ci siamo mancati. Ad un tratto ci stacchiamo per guardarci meglio. <<Sei ancora più magra o sbaglio?>> Dice circondandomi la vita con le braccia muscolose.
<<E tu ti sei tagliato i capelli!>> dico tirandogli piano una ciocca che prima arrivava sul suo zigomo. Ma il suo guardo e il suo sorriso sono sempre gli stessi, di cui mi ero innamorata. <<Ti va di fare un bagno?>> dico facendo gli occhi dolci.
<<Aish... Va bene.>> risponde guardandomi male... Non gli è mai piaciuto entrare in contatto con l'acqua fredda del mare, proprio come un gatto.

Mi levo la maglietta e i pantaloncini ed entro nell'acqua lentamente. <<Che fai non vieni?>> gli dico vedendolo spaesato.
<<Mmhh, no è che...ora che ci penso non indosso un costume>> afferma indeciso su cosa fare.
<<Ah...vabbè non c'è nessuno apparte noi, puoi farti il bagno senza nulla, siamo da soli...>> lo vedo arrossire leggermente.
<<Andiamoooo! Non dirmi che ti vergogni, ti ho visto un sacco di volte!>> lo prendo in giro maliziosa ricordando le varie occasioni.
<<Non sto arrossendo! Vengo subito>> Si spoglia ed entra in acqua completamente nudo.
<<Sei tu che non puoi fare a meno di arrossire davanti a un fisico come il mio>> si vanta mostrando i bicipiti. In effetti ha un corpo incredibile, è difficilissimo anche solo distogliere lo sguardo. Gli accarezzo una spalla e mentre entra in acqua viene percorso da un brivido. Lo guardo curiosa
<<È fredda>> si giustifica con lo sguardo basso verso l'acqua
<<Ti abituerai subito>>
<<Sei andata in treno da sola?>> Mi chiede dopo aver immerso la testa in acqua.
<<Sì>> rispondo riluttante
<<Non dovevi, è pericoloso, perchè non sei andata con Seungmin? Poteva benissimo accompagnarti..>>
<<Non voglio chiedere sempre aiuto agli altri>> mi giustifico.
<<Meglio chiedere aiuto che essere stuprati dai 60enni che ci sono alla stazione, non credi?>> mi risponde prontamente ricordandomi quando degli sconosciuti alla stazione mi avevano offerto un'avventura con loro. <<È successo solo una volta, e me la sono cavata comunque da sola... E poi parla quello che ce l'ha alzato>> lo zittisco per un attimo.