𝐒𝐨𝐫𝐫𝐲, 𝐈 𝐥𝐨𝐯𝐞 𝐲𝐨𝐮 (𝐈.𝐍)

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Mi incammino verso la strada di casa, anche se barcollo un po' e ho un sapore terribile in bocca. Forse ho esagerato a bere, ma sono felice. Continuo a camminare un po' confusa. Ad un tratto mi ricordo perché mi sono ubriacata e mi scende una lacrima. Jeongin. Abbiamo litigato di brutto, non ricordo neanche per cosa. Per la cronaca, succede spesso ma sta volta abbiamo proprio esagerato. A un certo punto gli ho dato uno schiaffo, ha detto che faccio schifo e e con i pugni stretti se n'è andato, probabilmente in camera sua. Come biasimarlo, anche io sono scappata e ho perso la cognizione del tempo. È uno stronzo, allora perchè ci sto così male? Vorrei importargli almeno un decimo di quanto importa a me.

Arrivo davanti alla porta, casa dolce casa. Le luci sono spente, staranno dormendo. Figurati se si accorgevano che non c'ero... Penso, ma riesco a trattenere le lacrime. Prendo le chiavi di riserva nascoste sotto la terra di un vaso. Entro di soppiatto dall'entrata principale, chiudo la porta facendo il minimo rumore. Vedo una figura nera sulle scale, sussulto.
<<Non hai cenato con noi, Minho e Felix si sono preoccupati. Dove cazzo eri??>>
La figura si avvicina e Jeongin ora è davanti a me. Mi guarda incazzato, non è una novità, faccio sempre incazzare tutti. Non so cosa dire, che poi tanto non sono affari suoi dove ero. Ho un nodo alla gola che non mi fa parlare, vederlo così aggressivo mi mette abbastanza paura.   <<Rispondimi!>>
Stavolta grida di più.
Vorrei dargli una risposta e andarmene ma non riesco a spiccicare parola.
Nei suoi occhi vedo scorrere mille emozioni.
<<PARLA!>>
Ma non riesco.
Non voglio ascoltare la mia voce rotta dal pianto.
Mi sento incredibilmente sopraffatta
dalla situazione, dalle urla, che mi trema il petto e sento gli occhi pizzicare. Vorrei non essere qui. Lo raggiro e corro per le scale come se stessi scappando da un mostro. Salto qualche gradino con gli occhi appannati dalle lacrime. Finalmente raggiungo la fine ma proprio sull'ultimo gradino Jeongin mi supera parandosi davanti a me e grazie alla mia incredibile coordinazione nei movimenti inciampo nei suoi piedi. Cade sul legno del pavimento e io sopra di lui a cavalcioni, senza forze.
<<Ahi!>> si lamenta per la sua schiena.
<<Scusa>> biascico e mortificata cerco di alzarmi ma non mi reggono le gambe, in più non smettono di lacrimarmi gli occhi.Perchè sono così?Che disastro.
Jeongin sembra sul punto di esplodere di rabbia e urlarmi contro. O forse mi ricambierà lo schiaffo che gli ho dato oggi? In fondo me lo merito.

Il buio non basta a nascondere il mio pianto quando mi scappa ll primo singhiozzo di una lunga serie.
Lui se ne accorge, credo, perchè si irrigidisce e mi guarda attentamente negli occhi. Non urla, non dice più niente... Sento le sue braccia che mi avvolgono preoccupate, non mi sembra neanche un vero abbraccio.
<<Shh>> sussurra e sento la sua mano che mi accarezza la nuca.
<<Non volevo farti piangere>> ha un tono dispiaciuto. Piango e tremo pensando a quanto devo sembrare patetica in questo momento.
<<S-scusa per oggi>>
Mi risponde dopo qualche secondo di riflessione.
<<Va tutto bene. Ed è anche colpa mia, non avrei dovuto fare quella scenata solo perché Hyunjin era nella tua stanza>>
Balbetto un po' per rassicurarlo che sto davvero bene. Mi guarda sospettoso, non è molto convinto.
<<Non sembri stare bene,che ti è successo?>>
Dopodiché, forse per incoraggiarmi a parlare, mi dà un bacio morbido sulla fronte e a partire da quel gesto si placa il mio pianto. La mia risposta non arriva subito.
<<Uhm, sì, te lo dirò dopo...>> siamo così vicini che riesco a respirare il suo odore, è buono. Mi confonde. Vorrei stare sempre attaccata a lui.
<<Okay, ti dispiacerebbe alzarti?>> Ridacchia imbarazzato.
<<S-SÌ! certo!>> Mi alzo e gli porgo la mano, che accetta. Mi schiarisco la voce.
<<Jeongin... È tardi, buo->> mi interrompe subito.
<<Vengo con te.>>
Mi cammina molto vicino mentre barcollo fino alla camera.
<<Sono a posto, ora puoi andare, buonanotte>> dico una volta che mi ha fatto sedere sulla poltrona in camera mia e mi sono calmata.
Non deve sapere che sono ubriaca, o, conoscendolo, mi farà l'interrogatorio. Finalmente chiude la porta.
E lui è dentro.

𝐒𝐓𝐑𝐀𝐘 𝐊𝐈𝐃𝐒 𝐎𝐍𝐄𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒 ♥︎✴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora