𝐀 𝐟𝐢𝐞𝐫𝐲 𝐅𝐫𝐢𝐝𝐚𝐲 (𝐇𝐚𝐧) 𝐩𝐭. 𝟐

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Un altro lunedì era alle porte.
Mi alzai dal letto per prepararmi e andare a scuola. Mentre mi lavavo i denti il mio telefono squillò. Mi sciaquai la bocca e accettai la videochiamata di Juno, la mia compagna di banco.


<<Buongiorno Juno, dimmi tutto>> dissi cercando di arrivare subito al punto mentre mi mettevo la gonna della divisa.
<<Ciao principessa!! Ti avviso che oggi salto la scuola perché ho una visita medica>>
<<Va bene>> rispondo distrattamente stringendo i lacci delle scarpe.
<<Oh... Aspetta, mi stai lasciando sola nel banco??>> brontolai disperata.
A chi avrei chiesto cosa c'era scritto sulla lavagna? Con chi avrei scarabocchiato i libri? A chi avrei rubato gli evidenziatori?
<<Mhhh, in realtà pensavo di far sedere al mio posto Jisung..>> mi propose, dopotutto era suo cugino. Arrossii pensando a quello che era successo tra di noi, non lo avevo raccontato a nessuno, è stato tutto così intenso... Devo averci pensato troppo a rispondere perché la vidi smanettare con la faccia attaccata al telefono.
<<No no non fa nulla posso stare da sola per un gio->>
<<Fatto! Stranamente ha accettato subito... Ciao Y/n! Divertiti a studiare, dopo mi ringrazierai..>> mi disse allusiva alzando le sopracciglia
<<C-che intendi?>> domandai rossa in viso
<<Beh, mio cugino è uno studente modello, ti farà sicuramente comodo!E poi... Modestamente è anche un bel pezzo di ragazzo..>> sospirai dandomi della stupida mentalmente, per un attimo avevo pensato che lei avesse capito tutto...



Ci salutammo e finii di prepararmi. Ero un po' in ansia di stare nel banco con Jisung, sarei riuscita almeno a seguire un briciolo di lezione?
Mi spruzzai anche un po' di profumo prima di uscire di casa. Fortunatamente non ero in ritardo. Quando arrivai in classe trovai Jisung che si dirigeva al banco di Juno. Lo superai per infilarmi nel mio banco.
<<Hey Y/n!>> mi salutò il ragazzo.
<<Buongiorno Jisung..>> risposi mentre si sedeva accanto a me assonnato. Inutile dire che era un bono assurdo anche appena sveglio. Io e Jisung cominciammo a parlare del più e del meno e stranamente non era una situazione imbarazzante, volevamo conoscerci.
<<Jisung, tu da che parte della città vivi?>>
<<Abito nella zona metro, vivo da solo>>
<<Perché da solo? Se posso chiedere>>
<<Non c'é un motivo preciso, non mi piace la compagnia>> disse misterioso. Ad un certo punto entrò il professore, ma non era della nostra classe. <<Ragazzi, il vostro professore si è assentato per un'emergenza per cui le lezioni di oggi sono annullate..>>
Molti alunni esultarono e il professore fece finta di niente.
Caspita, non me lo aspettavo proprio. Almeno ho più tempo per prepararmi all'interrogazione...



Alcuni si alzarono per uscire.
<<Vi ho detto per caso di alzarvi?>> li rimbeccò con tono severo ma loro lo ignorarono e uscirono comunque. Beh in effetti anche a me stava abbastanza antipatico. Mentre tutti si alzavano si sollevò un gran vociare nell'aula e nessuno prestava più attenzione alle sue parole. Guardai il ragazzo accanto a me sorridente e chiesi <<Come mai sei così allegro?>>
<<Mi è appena venuta un'idea geniale...>>
<<Ho paura... Ma sentiamo..>>
<<Vieni a casa mia>>
<< Pensavo non ti piacesse la compagnia..>>
<<Sono già stato in tua compagnia>> disse malizioso e sentii il viso in fiamme mentre mi guardava.
Accetto, tanto non ho niente da fare a casa mia...
Alla fine uscimmo anche noi e andammo fino al suo appartamento, che non era poi così lontano, mano nella mano.

...

Era una giornata abbastanza nuvolosa ma non così tanto da piovere, le nuvole erano bianche e da qualche fessura usciva anche uno spicchio di sole che ci riscaldava. Siamo stati per lo più in silenzio a camminare o a indicare la strada.
Ogni tanto mentre camminavamo mi accarezzava la testa, sono sempre stata una ragazza alta e slanciata ma lui decisamente mi faceva sentire una nana in confronto. Quando arrivammo ad un palazzetto aprì la porta e si spostò di lato facendomi entrare per prima.
<<Benvenuta nella mia umile dimora>> disse teatralmente facendomi ridere. Entrai e davanti a me si presentò una tipica casa orientale in legno, solo più grande e luminosa.
<<Wow..>> lo vidi dirigersi svelto in un corridoio.
<<Dove stai andando?>> chiesi ingenua.
<<Di qua c'è la mia camera, andiamo..>> tornò indietro e mi prese per mano, io arrossii.



𝐒𝐓𝐑𝐀𝐘 𝐊𝐈𝐃𝐒 𝐎𝐍𝐄𝐒𝐇𝐎𝐓𝐒 ♥︎✴Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora