Prologo

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Houston, Texas. Stati Uniti.
(3 Settembre 2024)

Ogni anno era la stessa cosa. Mi ritrovavo seduta su una sedia, davanti a me il tavolo decorato da una tovaglia azzurra, fiori e varie decorazioni.
Una piccola torta di esagerata grandezza, decisamente troppa, ma come sempre mia madre esagerava, perché? Perché su Instagram non vogliono vedere torte piccole e semplici, vogliono vedere delle vere proprie bombe.
Volevo tornare a quando io e mia madre preparavamo da sole la torta. Guardavamo un tutorial e ci mettevamo all'opera, ricordo quando a 6 anni per sbaglio impostai la temperatura del forno troppo alta e quando la tirammo fuori era bruciata, la rifacemmo da capo, mi chiedeva sempre cosa volessi sulla torta e se ero indecisa tra panna e M&M's me li metteva entrambi. Ora sembrava più importarli che il colore della glassa sulla torta fosse simile a quello delle decorazioni.
Anche quest'anno avrei passato il compleanno con i miei genitori e le amiche di mamma.
Come li scorsi tre anni inizieranno a parlarmi del più e del meno prima di ricadere sullo stesso argomento che mi tormenta da anni. Ma io non avrei cambiato idea.
Mio padre era uno psicologo di successo, se voi da bambini aspettavate la sera perché vostro padre vi leggesse la storiella a me il mio mi insegnava a leggere le persone come un libro aperto. Modo innocuo per dire di manipolarle a tuo piacimento. Non accetta mai richieste fatte all'ultimo minuto, per questo che quando dice un orario puoi essere sicuro che sia preciso.
Ma non oggi...

Era più di un ora che io e mia madre lo aspettavamo, se ne accorsa appena finì di postare le foto che scatto nell'ultima mezz'ora.
Io fissavo la porta mentre lei lo chiamava.

Finalmente la serratura scatta e lui appare. Ha la cravatta disfatta, stessa cosa la cintura, aveva i capelli in disordine; non succedeva mai, e puzzava tremendamente.
Mia madre ha un espressione a dir poco arrabbiata, sembra sul punto di scoppiare così mi affretto a rifugiarmi in camera.
Mi metto le cuffie e faccio partire "The Weeknd" a tutto volume. Mi faccio trascinare dalle note ed inizio a ballare.
Adocchio la mia figura dal grande specchio che mia madre aveva deciso di piazzare sull'anta del mio armadio.
Avevo il "corpo dei sogni" agli occhi degli altri, capelli lisci e di media lunghezza di un biondo cenere abbastanza chiaro, naso all'insù, labbra rosse e gonfie, occhi castano chiaro, seno sporgente, fianchi stretti e soprattutto, lo stomaco piatto.
Odiavo la storia dietro il mio corpo, e qualche volta mi chiedevo se mi amerebbero lo stesso se avessi qualche chilo in più e le cosce un po' più grosse. L'unica persona che sembrava non essere soddisfatta del mio corpo era mia madre.
Non li sento più urlare così decido di lasciare la stanza e raggiungerli.
Entro in sala e quello che mi spetta mi raggiera il sangue. Uno sparo spezza l'aria.
Mio padre. Sangue. Tanto sangue.
Guardo mia madre che fissava il corpo di mio padre in shock. Poi si punta la pistola alla testa e io mi giro per non guardare.
Mi siedo a terra tremante,sentivo il pavimento sotto di me sprofondare e l'aria nei polmoni diminuire.

Dopo quella che sembra un eternità le amiche di mia mamma arrivano, trovano la porta semiaperta ed entrano. I loro sorrisi scompaiono alla vista dei due corpi.
Una prende il cellulare e chiede aiuto, tre di loro coprono i corpi con dei teli, una di loro mi tiene stretta a se coprendomi la visuale. Scorgo una scatola fuoriuscire da sotto il telo, era nella mano di mio padre. È azzurra pastello, il mio colore preferito.
Mi libero dalla presa della donna e avanzo verso il corpo, il forte odore di sangue mi inonda le narici ma lo ignoro. Raccolgo la scatola e la apro, c'è una chiave con sopra tatuato 307.

Ciaoo 🕺🏼
Ecco il prologo 👀, per i capitoli vedo quando riesco a scriverli e poi pubblicarli🫣. Un po' scioccante come prologo, ma che ci posso fare?
Se vi è piaciuto potete lasciare una stellina⭐️?
Bacioni, maybeflying 🩵💨

Unhealed LOVEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora