CAPITOLO 27.

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All'inizio, quando Leila mi ha proposto questo appuntamento a quattro, sono rimasta interdetta

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All'inizio, quando Leila mi ha proposto questo appuntamento a quattro, sono rimasta interdetta.

Pensavo scherzasse ma la sua faccia seria mi ha fatto ricredere e mi ha spiegato che aveva urgentemente bisogno del mio aiuto.

Quindi, eccomi qui.

No, ok, non è andata proprio così.

Mi sono messa a fare storie perché ero nel bel mezzo della fine della terza stagione di the vampire diaries e non volevo fare niente che non fosse mangiare e ascoltare i dibattiti tra Damon ed Elena... ma è andata così: seduta ad un tavolo, con due estranei, in un ristorante non troppo distante da casa mia.

Lucas l'ho già visto più di una volta mentre l'altro ragazzo, che è un suo amico, no.

Ha i capelli ricci e biondi, con degli occhi cerulei che mettono quasi in soggezione.

Non posso dire non sia bello, anzi.

Ma non sono venuta qui per trovarmi un ragazzo, bensì per accompagnare la mia amica.

E poi dicono che non sono empatica!

D'altro canto, lui sembra molto propenso a pormi ogni domanda possibile sulla faccia della terra.

Avrei dovuto dormire di più ieri notte, visto che le interazioni sociali mi stancano e non poco.

«Studi giornalismo, vero?» Annuisco, bevendo un generoso sorso d'acqua.

Abbiamo appena finito di ordinare ma, da quello che posso vedere, parecchia gente sta aspettando il proprio cibo da oltre un'ora.

È molto affollato ma non si può certo dire che il personale sia veloce.

«E cosa ti piace in particolare? Perché hai scelto questa facoltà?» Incrocia le braccia sul tavolo, molto interessato.

Ogni tanto lancio uno sguardo a Leila ma ormai ho imparato a conoscerla e lei non mi sembra particolarmente assorta nella conversazione con Lucas.

Ha più la faccia da: "voglio morire all'istante"

O forse sono io troppo esagerata.

«Amo esprimere il mio parere ma non ho sempre trovato il modo di farlo. Al contrario, credo che l'audacia di molti giornalisti nel scrivere il proprio e mettendoci la faccia sia impressionante.» Rispondo come tutte le volte che mi pongono questa domanda.

«Sai, anche mia sorella ha studiato giornalismo ma poi ha smesso.» Inizia a raccontarmi.

«Ah, e come mai? Se posso chiedere.»

«Ha capito che non sarebbe andata da nessuna parte.» La freddezza con la quale risponde alla mia domanda mi lascia interdetta.

«Cosa vuoi dire?» È da vario tempo che stiamo parlando e finora si è sempre dimostrato interessato a me, anzi, alla conversazione, ma è anche vero che da poco ha iniziato a dirmi veramente quello che pensa.

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