17

28 3 3
                                    

Shelia

Dopo una giornata dove sono stata obbligata a gestire gli affari di famiglia e fare le mille foto di famiglia, ovviamente non riesco a prendere sonno nonostante la stanchezza, ormai sono le due di notte.
Per passare il tempo gioco a regolare il condizionatore che ho in camera, sperando che i movimenti meccanici mi facciano appisolare ma così non è.

Soffermo lo sguardo sul mazzo di lavande, pervinche e fiordalisi che mi ha portato Leon, per congratularsi del mio nuovo ruolo che sono obbligata a ricoprire.
Vengo distratta da un'ombra sul mio balcone, mi alzo dal letto e vado a vedere cosa succede...

Ok, Manuel è sul mio balcone.
"Sei pazzo?!" gli chiedo aprendo la porta del balcone e invitandolo a entrare.
"Ti sono mancato? No perchè tu mi sei mancata" dice e io alzo gli occhi al cielo mentre richiudo la porta del balcone alle mie spalle dopo che Manuel entra in camera mia.
"È da cinque giorni che non mi vedi" gli ricordo.
"Eh, e già mia cugina ha dovuto trattenermi dal spaccare il naso al tuo ragazzo, ora che è il nuovo capitano della tua squadra è ancora più irritante non hai idea" spiega mentre si siede sul mio letto.
"Sei piombato sul mio balcone alle due di notte per dirmi ciò?" chiedo confusa.
"E perchè mi manchi" alza il dito, come se questo spiegasse tutto, mentre sorrido tra me.
"Ho dovuto lasciare la pallavolo per prendere in mano le redini della famiglia" dico dopo aver sospirato.
"Qualcosa mi dice che questa scelta non è tua" dice serio, lo guardo dandogli ragione, poi ripunto lo sguardo sui miei piedi nudi.
"Posso darti un consiglio?" mi chiede mentre mi siedo affianco a lui nel letto e annuisco.
"Amati, non lasciare che qualcuno ti tolga quello che ami, non lasciare che le persone ti facciano stare male per quello che pretendono da te, anche se fossero le persone più importanti della tua vita" dice mentre mi torturo le mani in grembo.
"Non so come fare..." rivelo.
"Posso insegnartelo" dice scostandomi una ciocca dai capelli, e alzandosi mettendosi davanti me.
"Una persona mi amava, prima di Leon, ma se n'è andata, è stata come una pugnalata alle spalle... la mia migliore amica, nel momento in cui avevo più bisogno di lei non c'era, ma di recente non c'era mai, nè nei momenti belli ne in quelli brutti" non so perchè ho sentito di aprirmi così con Manuel, non lo avrei fatto qualche giorno fa, ma adesso mi sento molto fragile, troppi ricordi riaffiorano nella mia mente.
"Shelia, non torturarti per questo, se le persone decidono di prendere una pausa da te, non ti meritano, una persona che ti ama farebbe di tutto per non perderti, chi ti ama mette il tuo bene davanti al suo, questo è l'amore, e ti prometto Shelia, che davanti a un scelta io sceglierò sempre te, il tuo bene" dice e d'istinto lo abbraccio, le lacrime mi rigano il volto.
Nel suo abbraccio, mi sento nel posto giusto, è difficile quando i ricordi dolorosi e le ferite aperte ti colpiscono dritto al cuore, ma Manuel mi sta facendo capire che l'amore di una persona non si misura con i ricordi, ma con il presente che è l'unica cosa che conta.
Quando giro lo sguardo e mi allontano un po' da lui per guardarlo sento la tensione salire alle stelle, sono fidanzata, ripetiamo tutti insieme, sono fidanzata!
Per questo mi allontano definitivamente da lui con abbastanza imbarazzo in corpo.

I successivi quaranta minuti discutiamo su come trovare suo zio, posso procurarmi degli investigatori privati, ma ho fatto una check list impeccabile:
Insomma, il padre di Max si chiama Anton Nunez ed è un militare, di cui si sono perse le tracce dopo una missione in Colombia.
Manuel ha gli occhi stanchi, di quella speranza che per lui pare così improbabile, ha paura che suo zio sia morto in missione, ma secondo me con il mio aiuto scopriremo che è vivo e lo riporteremo qui.
Manuel mi ha spiegato che è stato lui a crescerlo quando sua madre era troppo occupata a vivere la vita che voleva, era troppo presa da sé stessa per preoccuparsi dei bisogni di suo figlio.
Mentre da quel che so, di suo padre lui non sa niente.

Alla fine delle nostre discussioni sono le quattro di notte, ci sono mille ragioni per dire a Manuel di andarsene, e invece gli chiedo di restare e lui accetta.

Ci addormentiamo senza troppo problemi, ma in realtà dentro di me sono alquanto confusa.

Rivals - amore nella pallavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora