Rivals - amore nella pallavolo

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Shelia

Sono passate due settimane dal giorno in cui ho litigato con Manuel, beh litigato, forse discusso, fatto sta che non l'ho più visto, eppure mi aspetto sempre che da un momento all'altro possa entrare da quella maledetta finestra di camera mia.

Adesso mi ritrovo a girare per tutta casa mentre parlo con dei clienti di papà, ma sapete che certa gente si inventa di tutto? Davvero, io certe voci a certe persone mi chiedo come gli arrivino.

Volete sapere perchè mi sono arrabbiata con Manuel? Volevo proteggermi, non voglio essere ferita, non di nuovo, e almeno stando con Leon posso essere serena e certa di come proseguirà la mia vita, non penso di essere strana, tutti abbiamo paura di qualcosa, e un futuro incerto è la paura che hanno molti... ma solo dopo capirò che questa paura ci rende artefici del nostro futuro, dobbiamo solo prendere in mano le redini della nostra vita, ma questo ancora non lo avevo capito.
So che le persone ferite cambiano... forse sto facendo la mia metamorfosi, chissà.

Verso pomeriggio vado al mare, dove Leon ha chiesto di incontrarmi.
Da come mi ha parlato al telefono sembrava triste, quindi deve essere una cosa seria.
Mentre cammino verso la riva, la mia mente mi tormenta di dubbi su di lui.
Non riesco a non pensare Manuel, incredibile il modo in cui li mi ha capito quando ero a terra, cosa che nemmeno Leon sa e so che non potrà mai capire come mi sento.

Appena vedo Leon prendo un colpo quando vedo con chi è, Isa, la cugina di Manuel che mi ha detto che ci avrebbe provato con Leon, mi nascondo dietro la colonna di legno di un bar.
"Sei troppo bella" le dice il mio fidanzato mentre le accarezza i capelli.
Ma perchè Isa non può pensare a suo padre che è scomparso che del mio fidanzato?!
Mi sento angosciata troppo nel vederlo con quella ragazza; Isa Nunez.

Senza spiegazioni, e senza farmi vedere me ne ritorno a casa, con le lacrime che scendono sulle mie guance.
Sono socnvolta, il mio ragazzo ha una mentalità da deficente.