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Manuel

Mi piazzo davanti casa di Isa verso le due del pomeriggio e le dico di scendere.
"Allora, cosa c'è?" mi chiede una volta aver sceso le scale.
"Cosa ce? Ho visto la tua foto su ig di te e il tuo presunto ragazzo, che si dia il caso sia Leon, cos'è successo?" le chiedo con calma e pazienza.
"Sei venuto qui solo per chiedermi questo? Conosco perfettamente quel tuo tono, vuoi rimproverarmi".
"Se mi dici com'è successo magari cambio idea" le dico incrociando le braccia e lei sbuffa.
"Si è lasciato, a quanto pare Shelia mi ha visto con lui e l'ha lasciato, quindi adesso è il mio ragazzo, fine" mi spiega e io spalanco gli occhi, oh... mi dispiace.
"E non potevi dirlo subito?" le chiedo alzando gli occhi la cielo.

Quando ritorno a casa dormo per circa cinque ore, di conseguenza sono le sette del pomeriggio e sono stanco, prossima volta vado in letargo magari mi sento più attivo.

Sento qualcuno bussare alla porta, mi alzo dal letto e vado ad aprire, davanti a me c'è una chioma rossa.
"Shelia?!" chiedo incredulo.
"Ciao..." mi dice lei sorridendo timidamnete.
"Cosa ci fai qui?" sono socnvolto.
"Avevo voglia di sentirti, e Max mi ha detto che quando non sei da loro sei a casa dei tuoi nonni paterni...tuo nonno mi ha detto dov'eri" mi spiega ed io annuisco, mentre decido di appoggiare le cuffiette che tenevo alle orecchie.
"Ho saputo da mia cugina del tuo ex... mi dispiace" le dico.
"Grazie, comunque venendo qui ho visto questa camicia color pesca e ho pensato che ti starebbe bene" mi comunica porgandomi un pacchetto con dentro una camicia, questa marca è una delle più famose in città, le sarà costata tantissimo.
Solo ora noto che ha delle profonde occhiaie sugli occhi, lei nota che mi sono accorto che qualcosa non va e il sorriso che ha sulle labbra vacilla, così come i suoi occhi che si sforzano di mostrare una apparente tranquillità.
L'abbraccio accarezzandole delicatamente i capelli e lei si sfoga piangendo sulla mia spalla.
È finalmente con il suo pianto e il cuore tremante che la capisco, la ragazza viziata che pensavo il primo giorno non avesse mai sofferto invece ha sofferto e sta soffrendo.
Ho capito che anche le persone che noi pensiamo non abbiano nulla in comune con noi, anche loro si sentono sole, anche loro affrontano le pressioni della vita stretta che la società ci impone di seguire, del lavoro che dobbiamo svolgere per diventare persone di una nuova personalità, di una migliore.

Quando si calma ci sediamo sul mio letto e lei inizia a parlare.
"Mi dispiace, per tutto, davvero Manuel ho capito molte cose, e mi dispiace dirtelo solo ora ma ti amo" dice sfogandosi e rimango paralizzato, ma l'ha detto veramente?
"Fidati Shelia, non aspetto altro che baciarti, ma devo essere sincero con te, adesso non è il momento, mi sentirei troppo la ruota di scorta, visto che ti sei lasciata da poco con Leon, hai bisogno di -" lei mi interrompe dicendo: "Non ho bisogno di niente, solo delle tue labbra sulle mie".
La guardo intensamente e poi dico: "Al diavolo la correttezza" per poi prenderle il viso e baciarla come ho sempre sognato fare da quando ero un ragazzino.

Rivals - amore nella pallavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora