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Shelia

Per guidare fino alla palestra per un'altra partita devo tenere il volante con le presine da forno, rischio veramente di scottarmi e sciogliermi.
Perchè fa così caldo?

Arrivo in palestra con venti minuti di anticipo, perciò nell'attesa che arrivo i miei compagni di squadra, mi siedo al bar e ordino una Sprite zero.

Davanti a me mi passano davanti Manuel, che mi guarda con arroganza, dice di odiare noi ricchi ma alla fine si comporta da snob come tutti i miei compagni, evviva la coerenza! Dietro di lui lo segue una ragazzina, avrà quindici anni, a differenza di Manuel però mi sorride, fa parte della sua squadra ma non ho mai avuto modo di parlarci, magari è anche simpatica.
La guardo sospettosa e curiosa mentre la biondina si siede davanti a me.
"Ciao!" mi saluta allegra, io soffoco una risata, che cosa vuole?
"Ciao" le dico cercando di capire cosa vuole.
"Volevo solo sapere come vanno le cose tra te e il tuo ex Leon" mi dice con aria innocente.
"Primo, Leon non è il mio ex, e secondo, fatti i fatti tuoi!" sbotto arrabbiata, ma lei continua a guardarmi imperterrita con un sorrisetto.
Prendo il cellulare e inizio a guardare un po' i Threads delle persone, ma questa qui continua a guardarmi.
Presa all'esasperazione le chiedo: "Vuoi dirmi qualcosa e stai facendo le prove per un prossimo film horror?"
"In effetti si, ti volevo solo avvisare le mie intenzioni" dice osservando mi attentamente.
"Devo tirare a indovinare o vuoi dirmele?" chiedo, abbastanza scocciata che non arrivi subito al punto.
"È da quando sono in prima che noto Leon, e voglio flirtare con lui" mi dice, ma è scema?
"Ma sei scema? Ti si è fuso il cervello? Non solo vuoi provarci con il mio ragazzo, ma me lo vieni pure a dire! Che faccia tosta!" le urlo attirando l'attenzione degli altri clienti del bar.
"Dai sarà divertente!" mi dice.
"Se ti diverte essere rifiutata fai pure, Leon mi ama, e di certo non mi tradirebbe mai per una come te, senza offesa eh" dico guardandola a bracce incrociate come segno di sfida e di superiorità.
"Io non ne sarei così sicura se fossi in te, non sottovalutarmi" mi dice compiaciuta della sua risposta.
"Non hai capito, ma va bene, sono responsabile solo di ciò che dico, non di ciò che comprendi" le dico per poi alzarmi e lasciarla sola al tavolo.

La vedi Manuel? Questa si chiama classe.

Rivals - amore nella pallavoloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora