The way I dance with you- Lumax

6. Le prove

Il suono proveniente dalla radio della macchina di Billy era assordante, Max riusciva a malapena a parlare.

Max:"ciao Billy"
Billy:"cosa ti avevo detto Max?"
Max:"non sono in ritardo"
Disse la rossa con un'espressione confusa, mentre il fratellastro guardava fuori dal finestrino, con i suoi soliti occhiali da sole Rayban, nonostante di sole non ci fosse nemmeno l'ombra.

Billy:"sai a cosa mi riferisco"
Max:"oh, Lucas?"
Billy:"quindi ora ha un nome?"
Max:"è un paesino, ci siamo ritrovati lì per caso"
Billy:"Max sai cosa succede quando menti"
Max:"non sto mentendo!"
Billy:"bene, non ne avevo intenzione, ma te mi costringi a prendere dei provvedimenti"
Max:"che cosa? Billy non ho fatto niente! Non so nemmeno chi sia"

Billy non rispose nemmeno, creando un silenzio che da quel momento durò per tutto il tragitto fino a casa.
Parcheggiata la macchina davanti al vialetto, i due entrarono subito nell'abitazione, notando immediatamente il suo patrignio Neil intento nel vedere una partita di football americano alla TV, sua mamma invece non era a casa, probabilmente era ancora a lavoro.

Billy:"papà?"
Neil:"oh ciao Billy, ciao anche a te Maxine"
La ragazza gli mostró appena uno dei suoi sorrisi più falsi, non era la prima volta che la chiamasse in quel modo nonostante le sue continue correzioni, e ormai la rossa stava seriamente perdendo le speranze.

Billy:"papà non credo che la tua felicità durerà ancora per molto, dopo aver sentito ciò che ha fatto Maxine"
Ed ecco che Neil si alzó dal sofá mettendosi i suoi occhiali da vista, segno che avesse tutta la sua attenzione. Max stava pregando in tutti i modi che per una volta nella sua vita Billy fosse stato buono o comprensivo, anche se non riusciva a capire ancora cosa avesse suo "fratello" contro Lucas.

Billy:"non è la prima volta che sorprendo mia sorella parlare con un certo Lucas"
Neil:"beh, presumo sia una buona cosa"
Billy:"Lucas Sinclaire, papà, Lucas Sinclaire"
Neil:"come dici?"
Billy:"esattamente così"
Neil:"Max, voglio subito che ti allontani da lui, non esigo scuse"

Max iniziava ad arrabbiarsi seriamente, chi erano loro per dirle chi poteva o non poteva frequentare? Sicuramente non la sua famiglia.
Max:"ma perché? Non capisco cosa avete contro di lui!"
Lucas:"per l'amor del cielo Maxine, non voglio e non posso nemmeno pensare al fatto che mia figlia possa diventare amica di un nero come lui! È la prima e l'ultima volta che te lo dico, è chiaro?"

Il fumo stava per uscire dalle orecchie di Max, che sembrava stesse letteralmente per andare a fuoco dalla rabbia.

Max:"non osate chiamarlo in questo modo! Non siete nessuno per dirmi con chi posso o non posso parlare, non avete nessun potere su di me e te non sei nemmeno lontanamente mio padre!"

Neil era partito come una freccia verso la figlioccia, facendola sbattere duramente contro la scala dietro di lei.
Le mani dell'uomo stringevano strettamente i polsi di Max, causandole un bruciore atroce, a cui non riusciva a dimenarsi. Aveva paura, non l'aveva mai visto così arrabbiato, ma nonostante la paura in quel momento riusciva a provare solo vergogna, vergogna di avere un patrignio così, un fratellastro così, non riusiva a capire cosa sua mamma aveva trovato in loro, erano solo degli aggressivi psicopatici razzisti!

Max:"N-Neil mi fai male, basta ti prego"
Neil:"questa è la tua lezione Max, spero che tu abbia imparato ragazzina, oppure questo non sarà niente rispetto a ciò che farò a lui e alla sua famiglia".

La rossa aveva inevitabilmente gli occhi lucidi, anzi, dire che le lacrime quando entrò in camera sue le stavano coprendo il viso era ben poco. Per un attimo quando era lì sotto, tra la scala e il suo patrigno, aveva incrociato lo sguardo di Billy, che sembrava quasi dispiaciuto, oppure semplicemente aveva pena. In ogni modo, Max sicuramente non l'avrebbe mai perdonato, era stato sempre un fratello orribile, ma dopo questa aveva decisamente superato il limite.