Ero sul letto della mia stanza, quella che condividevo con Chiara. Le avevo appena raccontato tutto e lei era in piedi davanti a me che mi guardava a braccia incrociate e con lo sguardo pensieroso.
-No! Non riesco a ricollegare nulla! Vado a farmi una doccia, di solito mi aiuta a pensare!- e così dicendo prese le sue ciabatte l'accappatoio e si fiondò nella doccia.
La prima cosa che avevo fatto quando ero arrivata in camera era stata raccontare tutto a Chiara, e non avevo neanche dato uno sguardo alla camera. Così approfittando del momento in cui Chiara si stava lavando, iniziai a curosiare un po'. La stanza era molto carina e semplice, era prevalentemente in legno. Due comodini, una cassettiera, una scrivania, tre sedie, due letti, due armadi, una tv, e un minifrigo. Aveva una terrazza che dava proprio su delle cascatine di un fiumiciattolo. Mi piaceva il posto.
Ad un certo punto dalla porta del bagno uscì Chiara in accappatoio, avvolta da una nube di vapore.
Si avvicinò alla sua valigia e ne estrasse la biancheria. Poi prese un paio di leggins fatti a jeans blu scuro, si mise le scarpe della converse nere alte, e una maglia azzurra a maniche corte.
Si pettinò in silenzio senza dire una parola, si guardava allo specchio, quando ebbe finito prese i trucchi e si mise del eilayner azzurro elettrico con della matita nera sotto. Mise degli orecchini a cerchio blu e infine prese il fon per asciugarsi capelli. Lo stava per accendere, quando si girò di scatto mi guardò un secondo e poi disse:
-Allora... ragioniamo... tu hai provato ad avvicinarti a Giorgio, ma lui ti ha respinta, poi ti fissa durante il viaggio mentre fai la civetta con Marco, poi alla fine del viaggio quando siamo arrivati ed è ormai chiaro che tu stai ufficialmente con Marco, viene da te, e ti fa dei discorsi profondi dopo che tu lo hai abbracciato, dice di sapere cose che tu non sai ma non te le rivela, dice che Marco non va bene per te, e infine ti bacia... insomma Meli. Ammettiamolo... questa storia non ha alcun senso! Potrebbe anche essere innamorato e geloso, ma con il discorso che ha fatto potrebbe centrare poco e niente. Ma allora perché??- disse molto seriamente Chiara.
-E lo chiedi a me?- risposi sbottando io- so solo che mi ha guardatta in un modo in cui nessun'altra persona mi ha mai guardata, e lo desideravo da impazzire, io amo Marco, davvero, ma lui, lui è qualcosa di strano!-
-Strano e sbagliato! Fidati di me lascialo perdere, non fa per te! Ignoralo e vedrai che sparirà! Ti sei appena messa con Marco... Oh per lo meno credo.. state insieme no?-
-Non lo so! Penso, o almeno credo di si! Ma forse è meglio così! Ora non so con esattezza quello che voglio!-
-Non stari mica...-
BIP BIP era il cellulare di chiara, era il segnale che le era arrivato un messaggino.
Cercò nella borsa ed estrasse il suo samsung galaxi. Io mi sporsi un po' per avvicinare la testa al displey e le chiesi:
- Chi è?-
- Emmm... è Roby dice che devo andare nel salotto mi deve parlare!- disse con voce un po' preoccupata Chiara.
- Be dai vai! Che aspetti?- avevo appena finito la frase che vidi Chiara asciugarsi in fretta la testa e uscire dalla stanza lasciandomi la da sola con i miei dubbi.
Sapendo che avrei passato da sola almeno un'ora, mi rassegnai e iniziai a disfare la valigia.
Avevo messo a posto solo due maglioni quando sentì che qualcuno bussava alla porta.
Andai ad aprire e vidi che fuori c'era Marco con un sorriso spavaldo che i fissava.
-Allooora... posso entrare?- chiese lui sorridendomi.
-Emmm... ma si certo entra, entra pure- gli dissi scansandomi dall'entrata.
-Ma che cameretta accogliente- disse giusto per non restare in silenzio.
Mi andai a sedere sul letto e dopo che lui fece due volte il giro della camera come per accertarsi che non ci fosse nessuno si sedette accanto a me e mi disse:
-Ei tesoro, ti piace qua?- detto questo mi abracciò e iniziò a darmi dei teneri piccoli bacetti sul collo, da farmi venire il capogiro.
-Emmm... s...si!- riuscì a balbettare io.
Lui continuò a baciarmi, salendo sempre di più, io ero come paralizzata, non riuscivo a muovermi, non riuscivo a credere a quello che stava succedendo, ero sola, in una stanza di un albergo sperso nelle montagne, con un ragazzo, che non sapevo neancche se fosse il mio ragazzo o no, che mi stava sbaciucchiando tutta! Il decollè, il collo, il mento, le guance, le spalle, la bocca. Lui aveva iniziato ad accarezzarmi dolcemente la coscia, il che mi rendeva estremamente nervosa, in quel momento lo avrei lasciato fare qualsiasi cosa! Ci stavamo inclinando sempre di più, la mia schiena aveva appena toccato il letto, quando la porta della camera sbattè con violenza ed entrò Chiara con il viso rigato dalle lacrime. Io e Marco ci alzammo contemporaneamente di scatto e balzammo in piedi!
-Mi dispiace- disse lei girandosi e facendo per andarsene.
-No, Chiara aspetta-la fermai io-Marco stava andando via, vieni- le dissi facendola sedere sul letto.
Mi avvicinai a Marco e gli dissi piano e a bassa voce in modo che Chiara non potesse sentirmi:
-Mi dispiace, scusa, ma si vede che sta davvero male- cercai di spiegarli, ma lui sembrava triste così aggiunsi-mi farò perdonare lo prometto- a queste parole si accese un sorriso e abbastanza contento uscì fuori dalla stanza lasciando un silenzio profondo.
Chiara a fatica mi raccontò quello che era successo, lei era andata da lui e si era avvicinata per baciarlo, ma lui l'aveva respinta brutalmente, dicendogli che lei era solo una puttanella provinciale, che come lei ce n'erano a milioni, le aveva detto che voleva che lei sparisse, che era stata una cosa solo per divertirsi in viaggio, e che poi non si doveva aspettare altro. Non la voleva più vedere, e lei non doveva più rompere il cazzo.
Spegnemmo le luci, e mentre cercavo di dormire, sentì Chiara che singiozzò e pensai che l'indomani sarei andata da Roberto e gliene avrei dette quattro, anzi anche otto o dieci!
Non poteva trattare così male la mia migliore amica! No! Non poteva proprio farlo!
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THE LOVE OF VAMPIRES
VampireCi fu un breve istante dove tutto si fermò, lui era disteso sul letto, il suo torace si alzava e si abbassava con un ritmo più veloce del normale, d'improvvisso mi sembrò di essere bollente e sentì le mie guance diventare rosse, l'aria cessò di entr...