CAPITOLO 13 :

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- Roberto... no! No dai ti prego...-

- Svegliati scema... stai solo sognando- gridai a Chiara tirandogli addosso il cuscino.

- Cosa? Dove? Ooo... si! Scusa Melissa- non ti preoccupare mi hai solo svegliato un'ora prima del solito per i tuoi lamenti-

- Davvero, scusa mi dispiace tanto, non volevo. È solo... che mi manca Roby! A me piace davvero, insomma è strano. Ho sempre pensato che fosse un bel ragazzo, ma ora mi attrae tutto di lui! Quando lo guardo negli occhi...- sapevo perfettamente cosa intendeva Chiara, lo stesso valeva con me per Giorgio.

- Ho capito, stai tranquilla vedrai che tutto si aggiusterà-

Se solo Chiara avesse saputo.

- Chiara... ti va di andare a trovare Mirko? Per vedere come sta! Tanto le proff. Hanno detto che oggi non si farà niente!- gli suggerì.

-Ma si dai andiamo a trovarlo- disse mentre si asciugava l'ultima lacrima.

- E poi se vuoi posso provare a parlare con Roberto!-

- Se pensi che possa servire!-

- Dai avanti andiamo!- gli dissi sfoderando un grosso sorriso.

Io e Chiara ci avviammo per il corridoio verso la sezione maschile. Arrivammo davanti alla camera di Mirko e bussammo .

- Avanti- disse una voce molto flebile dietro la porta.

Chiara spinse la porta ed entrammo nella stanza.

- Ehi ciao Chiara, Melissa! Che bella sorpresa!- ci disse sorridendo Mirko.

- Come stai?- chiese Chiara.

- Sono stato meglio... come ieri mattina! Subito dopo colazione.- Mirko lo disse guardando me. Questa frase si riferiva proprio a quando noi due eravamo insieme?

Chiara accorgendosi che Mirko mi stava guardando dritta negli occhi disse:

- Scusate ragazzi devo andare mi dispiace. Ho... ho dimenticato una cosa molto importante! Ciao Mirko rimettiti mi raccomando- disse Chiara. E avvicinandosi al mio orecchio mi sussurrò-Meli passa da Roby mi raccomando.- mi disse con sguardo d'intesa

Poi Chiara uscì velocemente dalla stanza senza guardarsi indietro.

- Allooora... ti va di sederti vicino a me?- Chiese Mirko battendo la mano sul letto per invitarmi a sedere.

Io molto goffamente mi andai a sedere accanto a lui. C'era un imbarazzante silenzio, Mirko mi stava sorridendo. Con un po' di sforzo riuscì a mettersi a sedere. Mi guardò dritta in faccia per qualche secondo e poi disse:

- Melissa, ormai avrai capito... che sono innamorato di te! Però so che tu non lo sei di me! So che sei gia in una situazione complicata, non voglio incasinarla ancora di più, sei diventata molto importante per me, lo sei sempre stata, e lo capisco davvero, ma voglio che tu sappia che qualunque cosa succeda io starò sempre, sempre al tuo fianco!-

Rimasi in silenzio, avrei voluto abbracciarlo, avrei voluto dirgli che per me era una persona fantastica e un amico perfetto e che gli volevo un mondo di bene e non l'avrei lasciato mai, per nulla al mondo, ma rimasi in silenzio e non dissi nulla, mi limitai a guardarlo, con lo sguardo gli sfiorai il taglio che aveva sul viso ricordando le condizioni in cui era il giorno prima, il modo in cui Giorgio lo teneva per il colletto facendolo sembrare una preda da caccia, il sangue che gli copriva la faccia, i suoi vestiti stracciati, il suo respiro flebile. Mi si strinse il cuore.

- Posso farti una domanda?-

- Certo! Chiedi pure.- disse invitandomi a fare la domanda.

- Mirko... ma tu cosa ti ricordi di quello che è successo ieri?-

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