In My Dreams || Taegyu [Italian Translation]

Capitolo 10

dieci || il passato da cui sei tormentato, il conforto che ti darò

Attenzione: bullismo, violenza fisica e imbrogli

7 anni fa

𐐪𐑂

Conoscere nuove persone fu una sfida per il piccolo Taehyun, 10 anni, che per tutta la vita era rimasto da solo a scuola per paura di incontrare nuove persone. Perciò, quando si trasferì a Seoul con la sua famiglia, era terrorizzato.

Un bambino solitario, ecco cos'era. I suoi genitori si aspettavano sempre il meglio dal figlio, sì... Taehyun aveva quel tipo di genitori nella sua vita. Quelli che spingevano sempre il figlio verso il successo, a prescindere da ciò che avrebbe comportato per lui.

"Non posso crederci, Taehyun. Davvero, solo perché alcuni studenti dicono cose su di te non significa che tu debba comportarti male! E ora guardaci, ti trasferiamo in una nuova scuola." sua madre lo schernì con un tono duro.

Taehyun si sedette imbarazzato, non aveva mai voluto arrivare a tanto, ma sembrava che essere un bambino silenzioso fosse un peccato per il mondo.

I suoi genitori si rifiutarono di guardarlo, in particolare sua madre. Era talmente arrabbiata che dovettero trasferirsi a causa del bullismo che Taehyun subiva.

Dopo qualche giorno di adattamento a Seoul, non poteva fare a meno di avere paura di andare in una nuova scuola, temeva che tutto si ripetesse.

Per questo motivo, trovarsi di fronte a una nuova classe durante il suo quinto anno con nuovi compagni lo rendeva estremamente nervoso. Aveva paura che tutti lo avrebbero giudicato fin dall'inizio e che la storia si sarebbe ripetuta.

"Presentati pure." sentì l'insegnante parlare a bassa voce.

"C-Ciao! Sono Kang Taehyun." disse Taehyun, cercando di sembrare sicuro di sé, ma le sue parole uscirono come un balbettio. Il suo cuore affonda quando sente un paio di persone che ridacchiano di lui. La sua mente diventa sempre più ansiosa ogni secondo che passa.

"Ehi, ehi, fate silenzio!" sentì l'insegnante rimproverare gli studenti ridacchianti e la classe si calmò immediatamente. "Puoi andare a sederti accanto a Choi Beomgyu. Ok? Beomgyu alza la mano!"

Taehyun guardò un ragazzo con un ampio sorriso alzare la mano. Gli mancava un dente, ma il suo sorriso era abbastanza luminoso da illuminare una stanza buia.

Taehyun si avvicinò timidamente al tavolino dove era seduto il ragazzo ed esitò a sedersi accanto a lui.

"Bene, ragazzi, ora prestate attenzione." disse l'insegnante.

"Psst psst!"

Taehyun guardò il ragazzo accanto a lui che lo aveva appena chiamato. Scrollando le spalle, Taehyun fissò l'insegnante che stava spiegando cose storiche o altro.

"Ehi!" Beomgyu diede una pacca sulla spalla di Taehyun, guadagnandosi un piccolo sguardo da parte del più giovane.

"Cosa?" Taehyun sussurrò, cercando di non fare troppo rumore e di non interrompere la lezione. Non voleva che si ripetessero drammi inutili.

"Hai gli occhi grandi!"

Taehyun fissò Beomgyu un po' confuso. "E-Era un'offesa?" balbettò cercando di capire perché il ragazzo avesse appena detto una cosa del genere.

"No, non ti offendere! I tuoi occhi sono belli!"

"Ehm... grazie?" Taehyun distolse lentamente lo sguardo da Beomgyu che continuava a fissarlo intensamente.