Riley
Dopo qualche minuto, finalmente, le ragazze comparvero da un punto a me indefinito e mi si avvicinarono.
<<Noi stiamo andando a sederci proprio in quel punto>> Allison, indicò un divanetto nero in cui sopra c'era seduto Aaron intento a stare con il suo telefono al posto di dialogare con qualcuno <<appena puoi raggiungici>> aggiunse prima di incamminarsi insieme alle ragazze verso di lui.
Mason riprese a parlare con me e scoprii che lui era davvero di gran compagnia!
<<Quindi siamo nella stessa sezione?>> chiesi sistemandomi sullo sgabello in legno scuro.
<<Se non sono cambiate le cose suppongo di sì>> prese un sorso dal suo drink e mi sorrise. <<Sai, è strano che nella nostra scuola ci sia una studentessa che proviene praticamente dall'altra parte del mondo, non era mai successo prima>>
<<Dovrei sentirmi onorata?>>
<<Credo proprio di sì>> prese dal suo portafoglio una banconota e la lasciò sul bancone, gli vibrò il telefono e lo prese dalla tasca dei suoi jeans.
<<Scusa, mi stanno chiamando>> si alzò dallo sgabello e prima di allontanarsi di qualche metro dirigendosi verso la porta d'uscita mi disse un <<torno subito>> sempre con il sorriso dulle labbra.
Colsi l'occasione per guardarmi intorno e vedere se le ragazze fossero ancora là, sedute sui divanetti neri.
Il locale non era molto grande, anche se dall'esterno, precedentemente, mi sembrò il contrario.
Proprio davanti a me c'era un bancone lungo circa due metri e io ero seduta in uno degli sgabelli di legno posizionati proprio là davanti. Alla mia destra c'erano un paio di divanetti tutti occupati da persone che bevevano o fumavano. La cosa che più mi sorprese fu vedere delle persone della mia stessa età bere e fumare.
"Magari qui in California i genitori sono più permissivi? Ci sono delle leggi che lo permettono?"
"Se avessi iniziato io a bere o a fumare e mia mamma ne fosse venuta a conoscenza, sarei già morta e sepolta da un bel po' di tempo"
Alla mia sinistra, c'era la porta d'ingresso, da cui in quell'esatto momento entrò Mason.
Mi presi qualche secondo per guardarlo. Come tutti gli altri ragazzi, era vestito semplicemente con dei pantaloni chiari e una maglietta scura, che gli faceva risaltare gli occhi verdi e i capelli biondi.
<<Rieccomi>> si sedette alla mia destra, proprio dove era seduto prima di alzarsi per rispondere alla telefonata.
<<Rieccoti>> sorrisi.
<<Di cosa parlavamo?>> chiese cercando di ricordare l'argomento di cui stavamo parlando in precedenza.
<<Mi credi se ti dico di non ricordarlo?>>
<<Si, perchè non lo ricordo nemmeno io>> rise.
<<Ho una domanda da farti... perchè tutti i ragazzi della nostra età già bevono o fumano?>>
Fece un'espressione stranita <<Non è normale farlo?>>
"Riley che razza di domamda hai fatto?!" mi rimproverai io stessa nella mia mente.
<<In realtà se io avessi iniziato a fumare o a bere non mi troverei nemmeno più in questo pianeta. Mia madre mi avrebbe spedito su Marte all'istante>> risi.
<<Certo, ovviamente tutto dipende anche dalla tipologia dei genitori>> chiarì. <<Ti va di andare dall'altra parte?>> prese l'ultimo sorso dal suo bicchiere e lo lasciò nel bancone appiccicoso.
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Loveless hearts
RomanceRiley Smithfield è una diciassettenne che decise di fare l'anno all'estero in California, sperando di fare nuove amicizie e di imparare molte cose. Lei venne ospitata dai Parker, una ricca famiglia composta da Hannah, Mark ed Allison...ma dopo poc...