"You're the reason 2" -Billie Eilish-

|Capitolo 15

Billie pov's
Lasciai casa tua il più in fretta possibile quasi correndo giù per le scale.
Mi chiusi in macchina appoggiandomi al volante.
Un lungo sospiro lascia la mia bocca.
Troppe domande attraversano la mia mente.
Perché l'avevi fatto? Ti mancavo o era semplice divertimento? mi volevi? ti volevo?
L'unica cosa che so è che a tutte queste domande non so dare neanche una risposta.
Ma forse a una si.

Dopo aver lasciato che un'altro sospiro abbandonasse la mia bocca decisi che per il momento fosse meglio tornare a casa, nonostante fossi sparita da diciamo un po' troppo tempo questi due giorni erano volati, dimenticavo com'era stare con te.
Eppure, nonostante volessi soltanto cacciarti dalla mia mente e tenerti chiusa nello sgabuzzino del mio subconscio, non riuscivo a smettere di pensare a te.
Alle tua labbra, alle tue provocazioni, al tuo corpo di quanto fosse bello, a quanto non avrei mai voluto interrompere quel bacio, a quanto non volessi davvero andarmene
Ma a quanto pare è come se mi leggessi nella mente dato che non mi dai neanche il tempo di mettere in moto la macchina e di allacciarmi la cintura che ti vedo correre fuori dalla porta di casa tua.
"Billie!!!"
"Ti prego, aspetta"
È tutto quello che riesci a dire prima di accostarti al mio sportello con il respiro leggermente affannato per la piccola corsa.

"È stato uno sbaglio, scusami."

Non mi ricordavo quanto potessero far male le tue parole, quanto potessero ferire nel profondo, lacerarti.
Eri stata tu a baciarmi pochi attimi fa, avevi preso tu la decisione, e adesso cosa? te ne penti? volevi usarmi? cosa diamine ti passa per la testa Beverly?
Uno strano calore mi sale dentro costringendomi a stringere il volante.
Te ne accorgi.
"Billie?"
Avevi deciso tutto tu in quei due giorni:
Di vederci a casa tua
Di preparami la cena
Di rimanere a dormire e subito dopo infilarti tra le mie lenzuola
E addirittura di baciarmi.
Ma questa volta no, questa volta una cosa volevo deciderla io.
Mi serviva schiarirmi la mente, andare a casa e probabilmente dormirci su, ma cosa dovevo capire di più ovvio del fatto che le tue labbra, così rosse e piene, mi stessero chiamando?
"Billie?"
Mi chiami di nuovo, ma cosa devo dirti? onestamente mi ero stancata di pensare, di negare a me stessa il fatto che purtroppo anche dopo una vita intera tu non mi saresti mai indifferente, che anche se provassi a sostituirti con tutte le ragazze di questo mondo non potrei mai scordare il tuo nome o non girarmi alla prima scia di profumo che mi ricordi il tuo, ed ero anche stanca di stringere questo cazzo di volante.
Ma tutto questo non potevo dirtelo.
"Senti so che sei arrabbiata e che sei fidanzata ed è per questo che mi scuso, giuro che non succederà più"
Basta, stai parlando troppo e purtroppo il bisogno di ribaciarti è più forte di quello di correre via.
Apro la portiera con un gesto secco e con altrettanta prepotenza ti prendo per il collo facendo finalmente riunire le nostre labbra.
Pura adrenalina attraversa il mio corpo in questo momento, e se ti dovessi staccare?
Sembri incredula, quasi impaurita dalla mia forza ma basta una mia mano sul tuo fianco a farti cedere, ti devo sentire vicina, ho bisogno del tuo calore..non lo capisci?
Perché tra tutte le domande che mi frullavano per la testa fino a qualche minuto prima l'unica a cui saprei dare una risposta è proprio questa.
Come faccio a mettere apposto la mia vita se proprio tu che le dai un senso mi stai lontano?
Finalmente ti avvicini posizionando le tue mani dietro il mio collo toccandomi i capelli, dio quanto mi era mancato.
Vorrei mangiarti , divorarti in un solo boccone ma ora come ora devo regolarmi e chiederti dolcemente l'accesso con la lingua per esplorare meglio la tua bocca, per assaporarti di nuovo, ancora e ancora.
Il tuo modo di fare mi manda in orbita, solo tu sai baciarmi così bene, solo tu sai assecondare ogni mio movimento e solo tu mi fai diventare così cazzo sdolcinata, ma non ce la faccio più devo dirti questa cosa.
Appoggio la fronte sulla tua cercando di ricompormi per quel che posso, ti guardo negli occhi, mi scombussoli ancora di più i sensi ma devo farlo, sono forte, proprio come la pressione che sto ancora applicando sui tuoi fianchi.
"Faresti meglio a farlo accadere più spesso invece."