|Capitolo 4

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Beverly pov's
Se ero sconvolta? eccome.
Grazie ad Austin questa giornata era diventata un po' meno di merda...e ora era tornata a fare letteralmente schifo.
Avevo già tanti, troppi problemi e sinceramente un'altra rottura di coglioni non la volevo in casa.
Soprattutto se questa aveva il nome di Samantha Ross.
Cosa sarebbe successo dopo?! avremmo fatto una gigantografia di una nostra foto tutti insieme e l'avremmo appesa in salone?!
Oh no, nonono.
Tornai in camera, ancora più stravolta di prima, prendere sonno ormai era diventato impossibile.
Quella parola mi risuonava nella mente ormai da stamattina e mi stava procurando un mal di testa ancora più forte.
Ma insomma, che cazzo si aspettavano tutti da me? che sarei diventata la figlia modello che tutti desideravano?
Porca troia dovrebbero ringraziare che non mi drogo, ma ormai la decisione era già stata presa e loro si sarebbero trasferiti e non sapevo nemmeno quando.

L'ora di cena era arrivata e mia mamma mi aveva già chiamata per apparecchiare.
La mia paura si era fatta sempre più grande, paura di sentire quelle parole, che tanto volevo fossero solo bugie, diventare realtà.
Questa è sempre stata la mia casa, quella in cui sono cresciuta con la mia famiglia...e ora al solo pensiero di doverla condividere con degli "sconosciuti" mi faceva venire la pelle d'oca.
"Oh eccoti finalmente" mi disse mia mamma una volta che varcai l'ingresso della cucina.
"Il mal di testa come va? spero meglio.." continuò.
"Ho preso l'oki...va meglio ora" riposi io sempre scocciata, volevo arrivare al punto della situazione.
"Hai dormito bene? così almeno sei più rip-" non la feci continuare che la bloccai.
"Quando volevi parlarmi del loro trasloco mh? magari il giorno prima, tanto per sconvolgermi ancora di più??" dissi io buttando fuori tutto.
"Tesoro...volevo parlartene stasera, e domani verso l'ora di pranzo anche Marcus avrebbe intenzione di parlartene con calma" disse lei con un pizzico di insicurezza nella voce.
"Ah okok ma dimmi una cosa mamma, io dov'ero quando gli hai dato l'ok per il trasloco eh? eh mamma? dove cazzo ero io? si vede che della mia opinione non te ne frega un cazzo." E detto ciò tornai su, non volendone sapere nulla né del trasloco, della cena e di tutto il resto.
La sera era arrivata e speravo solo di scomparire nella sua oscurità per non dover affrontare più tutte le giornate di merda che le sarebbero successe.
O forse per non dover affrontare il fatto che questo trasloco avrebbe riportato tutti quei sentimenti nei suoi confronti che credevo di non provare più.

Billie pov's
"Fratello questa merda mi sta già sballando" dissi con un mezzo sorriso mentre prendevo un'altro tiro dalla canna che Andrew mi aveva rollato.
"La migliore sul mercato sorella." disse lui osservando la sua, che devo dire era davvero grande.
"Quindi? ora stai con la roscietta eh" mi disse ammiccando.
"Fatti i cazzi tuoi fra" replicai io facendo uscire una piccola risatina.
"Tranquilla non te la rubo, ma secondo me era meglio Beverly...sembrava sapere il fatto suo, era tenace...mi piaceva quella ragazza." continuò prendendo un tiro dalla sua canna distogliendo lo sguardo da me.
"Porca troia possiamo smetterla di parlare di lei? ora ho Samantha...con lei sto bene.." risposi io con un pizzico di incertezza nella voce.
"Mh e dimmi, questa frase la dici perché stai cercando di rimpiazzare Bev o per convincere te stessa di stare bene?" disse lui prima di prendere la sua giacca di pelle e andarsene con un "ci si vede in giro sorella, stammi bene." Dandomi una pacca sulla spalla.
Convincere me stessa? ma che cazzata.
Io stavo bene, stavo bene con lei...era il mio punto di ripartenza dopo Beverly e non mi sarei fatta convincere del contrario.
Di tutte quelle notti passate insonni a pensare a lei ormai c'era solo il ricordo.
Un ricordo che purtroppo ancora ardeva dentro di me come una fiamma...e dove c'è una fiamma c'è qualcuno destinato a scottarsi, ma non sarei morta scottandomi.
Avrei solo dovuto provare a spegnerla senza ferirmi, un'impresa alquanto difficile per una come me che ormai viveva nel ricordo di quello che c'era stato.
Forse Andrew aveva ragione e stavo solo cercando di replicare con Samantha quello che c'era stato con Beverly o forse questa canna mi stava davvero sballando.
Fortunatamente a distrarmi da tutto ciò fu il vibrare del mio telefono nella tasca

"You're the reason 2"                                        -Billie Eilish-Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora