The Game between us

XIV-🛫🛫

«E ricordati che cercare e pensare sono due cose diverse.
Ed io ti penso, ma non ti cerco.»
-Charles Bukowski

7:30 l'ora in cui salgo in aereo
Mamma accanto a me  sorride così mi sforzo di ricambiare
Mi appoggio al finestrino e guardo fuori
Il sole splende e non ci sono tracce delle nuvole di ieri
Mi perdo a guardare un punto indecifrabile ripensando alla mini conversazione di ieri sera con Parker
Lo guardavo come se lo volessi
Questo ha insinuato con una certezza assurda
E sono combattuta dal fatto che non lo so nemmeno io
E non so neanche perché,dato che se me l'avessero chiesto 5 giorni fa avrei detto assolutamente no

Prendo la collana che porto oramai al collo con la A e poi sospiro
Devo lasciarmi tutto alle spalle ora ed é meglio così
Tornerò in Italia come la versione di me prima di arrivare qui
Sapevo che non sarei durata,alla fine é la prima cosa che ho pensato una volta salita su quella macchina e avevo ragione
chiudo gli occhi e resetto tutto
——————
Scendo dall'aereo e il caldo afoso Italiano mi colpisce in pieno
Cara Italia non sai quanto mi sei mancata
Prendiamo le valigie e andiamo fuori l'aeroporto
"Ho una sorpresa per te"
"Cos-ALEX"
"Ciao anche a te"
Mi viene in contro e ci abbracciamo
Non ci vediamo da un mese e già lo vedo cambiato ma sempre con la sua perfetta camicia ralph Loren
Va da mamma che gli dai baci sulla guancia e prende le nostre veligie per metterle nel suo bagagliaio
Entriamo in macchina e dopo 1 oretta arriviamo a casa,trovare a Roma il parcheggio é sempre una sfida ma per nostra fortuna lo troviamo subito
Prendiamo le nostre cose ed entriamo in casa
Io e Alex andiamo di sopra mentre mamma sistema subito in cucina

Entriamo in camera mia,poso la valigia nell'armadio ma lui mi tira un cuscino
Mi giro scioccata per finta e ne prendo un altro iniziando così una lotta di cuscini
E subito torniamo ragazzini
ci buttiamo sul letto ridendo
"Mi era mancato la lotta con i cuscini" dice ridendo
"Anche a me"

Poi si alza a metà busto e io mi siedo sulla sedia della scrivania
"Allora come é andata a Londra?"
"Prossima domanda?"
"Oh andiamo Ali"
"Diciamo bene tranne per john ovvio"
"Vuoi parlarne?"
"E di cosa,appena sono arrivata ho scoperto che si é costruito una nuova vita,ha una donna che presto diventare sua moglie,una casa pazzesca e una figliastro stronzo"
"No aspe-moglie?"
"Sì ieri ha detto che si sarebbero sposati tra tre mesi e che la donna voleva me con testimone,assurdo vero?"
"Sì direi di sì"
"Però ho conosciuto tanta bella gente a cui ora tengo e che ti farò sicuramente conoscere,ora che ci penso andresti molto d'accordo con il biondino"
"Chi?"
"Wil-"
Il telefono suona ed é proprio quest'ultimo
"Hey Will"
"Ragazzina! Allora che si dice lì?"
"Oltre che si muore di caldo beh nulla"
"Casa Parker?"
"Non saprei Aaron ancora non si fa sentire,a proposito ho saputo della richiesta da testimone"
"Will non so neanche se ci andrò figuriamoci"
"Eh no ragazzina,tu devi venire perché io devo vederti"
"Ti farò sepere biondino ora devo andare peró"
"Ok ok,ciao ragazzina"
"Ciao"

Chiudo la chiamata e vedo Alex perplesso
"Le persone di lì"
Annuisce e poi si alza
"Allora signorina Anderson che ne dice di fare un giro per i negozi?"
"Certamente signor James"
"Il tempo di cambiarmi"
Annuisce e poi esce dalla stanza
Mi butto nella mia doccia che é più piccolo di casa Parker ma va bene così
dopo 10 minuti esco,metto una classica canotta bianca e i pantaloncini di jeans

Scendo anche io dove vedo mamma e Alex ridere
"Che fate ridete di me eh?"
entrambi non rispondono
"Questo sì che é un colpo basso ve la farò pagare"
E poi tutti scoppiamo a ridere
—————
Arriviamo al centro commerciale
Iniziamo a svaligiare i negozi infatti ci ritroviamo con almeno quattro buste a persona
Ammetto che mi era mancato

Pov Aaron
Apro gli occhi
Sta notte dormire é stata l'impresa più ardua della mia vita
Ci ho provato,sul serio ma niente,ma sono riuscito comunque ad alzarmi più tardi possibile,nonostante sia un mattiniero e la motivazione é semplice
Non volevo vederla

Mi stiracchio e il tempo di lavarmi la faccia che vado giù
John e mamma sono partiti,di punto in bianco ieri quando sono tornati dalla cena hanno detto che dovevano festeggiare
E che devo dirgli ? Buon per loro anche se onestamente a nessuno piace questa cosa
Mi butto sul divano e accendo la tv
Oggi non ho voglia di fare niente
Ne lezioni ne nient'altro
Ed é fottutamente strano cazzo
Sembra che quella ragazzina del cazzo si sia portata con sé tutta la mia voglia di fare
Spengo la televisione perché non trovo niente di rilassante e rimango a fissare il vuoto
Devo fare qualcosa e subito
Nonostante sia ancora in pigiama vado in palestra

Fascio le mani,indosso i guantoni e inizio a tirare diversi pugni
La vista inizia a sfocare e davanti a me
Non c'era più il guantone ma Jonatan
Perché si,quando ero uscito per staccarmi un po' da Ivory e ho visto Lui mettere la sua felpa su di lei il mio istinto era quello di staccarlo da lei e di prenderlo a pugni ma sono riuscito a trattenermi
Tiro altri pugni e ora davanti a me c'era lei e il suo sguardo da brava ragazza che cazzo,non la rappresenta affatto
Perché lei non lo é
Anzi é una stronza che non si fa mettere in testa nulla,sa quello che vuole e ha sempre la risposta pronta e nonostante certe volte il nervoso arrivava a mille non vi nascondo che mi faceva venire il cazzo duro
Ma meglio che me la levi dalla testa perché ora non la vedrò mai più
——————
Sono le 22:00
mi guardo allo specchio
indosso una camicia nera sbottonata a metà e i pantaloni del medesimo colore
Questo pomeriggio will mi ha chiamato dicendomi che si sarebbe svolta qui vicino la festa del campus langer di Londra
In poche parole la festa dei fighetti senza palle dell'università

Esco dalla camera e mi fermo davanti la sua aperta
Entro dentro e il suo profumo é ancora lì
Mi guardo intorno fin quando non vedo il suo armadio aperto e dentro la felpa
La felpa di Jonatan
un sorriso mi spunta sul viso che però nascondo subito
Ma vaffanculo ragazzina
Esco da lì e anche di casa
Ho bisogno di bere e di divertirmi
——
Arrivati alla festa mi dirigo subito  al banco degli alcolici
"Cosa le porto?"
" un Mojito"
il ragazzo sparisce e poso lo sguardo sulla pista da ballo
La gente balla e si sbizzarrisce
E fanno bene
Mi giro e inizio a bere fin quando una biondina con una coda lunga e gellata,tacchi vertiginosi e un vestito rosa che a malapena copre quello
Che teoricamente dovrebbe si avvicina
E ora che la metto a fuoco vedo Ivory

Cosa siamo io e lei? Niente
"Hey" dice sedendosi vicino a me
Faccio un cenno e continuo a bere
"Un sex on the beach per favore"
"Quello che potremmo fare noi dopo" dice
Sussurrandomi all'orecchio
E avrei anche il cazzo duro se non fosse che non ho voglia
"Passo Iv"
"Oh andiamo Aaron"
si avvicina con fare sensuale
Mettendo in bella vista il suo seno sotto gli occhi 
Si avvicina e mi butta le braccia al collo avvicinandosi a quest'ultimo e lasciando una scia di baci
Ok cazzo ha vinto
Mi alzo e la trascino nella prima stanza vuota con un letto
Chiudo la porta e la butto sul letto
Levo tutto e lei me lo lascia fare
Se ci fosse stata la ragazzina al suo posto mi avrebbe già mollato una sberla in faccia per la frenesia
Ma che cazzo-
Non voglio pensare a lei
Non devo
Mi levo il pantalone di fretta e furia,indosso il preservativo e con una botta secca entro dentro di lei
Lei geme
Continuo con un ritmo ar dir poco veloce e forte
Senza mezza misure
I suoi gemiti si fanno sempre più forti ed é musica per le mie orecchie
Mi avvicino al suo seno e lo succhio così tanto che geme ancora di più
Mi stacco e chiudo gli occhi  ormai quasi al culmine ma quando li apro...vedo lei
la moretta stronza
Oh cazzo
Chiudo di nuovo gli occhi quando scoppio e lei anche
"Cazzo A-Ivory"
Mi fermo in tempo e lei sembra non accorgersene
Esco da lei e butto il preservativo
Faccio un sospiro,mi rivesto ed esco da lì
Vado fuori dal locale e accedo una sigaretta
E vedo Will e la biondina,Alya, darci dentro
Così mi metto dietro ad un muretto per lasciarli soli

Fumo senza sosta
E l'immagine di prima in quella stanza torna vivida nella mia testa
Che cazzo ho fatto...