Capter 19

4 0 0
                                    

I ragazzi erano circondati nel mio lettino, mentre le ragazze erano sopra con me, abbracciate:
Io: "Ragazze se continuate cosí, rischio veramente di non respirare." Si staccano spaventate massaggiandomi il petto, mi toccavano pure il seno e questo non fa che venirmi l'imbarazzo, specialmente se ci sono i ragazzi presenti:
Rosie: "Devo dire che sei dimagrita un po', si sente dalle tue tette." Mi sbatto la mano sulla fronte, lei e la sua franchezza:
Io: "Allora fai prima ad essere al mio posto." La guardo male e alza le mani:
Io: "Comunque vi ringrazio, non ce l'avrei fatta senza di voi." Scuotono la testa:
Manuel: "Hai salvato la vita di Rosie, dovremmo ringraziare te, sei stata davvero eroica." Sorrido grata e ammiro tutti che finalmente avevano una faccia serena, ma quello che mi sorprende é:
Io: "Che ci fa lui qui?" Guardo Paul che era rimasto in piedi per tutto il tempo senza battere ciglio, si schiarisce la voce:
Paul: "Volevo solo vedere come stavi." La sua presenza mi saliva il nervoso, ma mi é mancato davvero tanto, anche se avevo gli occhi chiusi e lottavo per aprirli, lui era sempre stato presente, e sentirli dire che li manco, mi faceva battere il cuore all'impazzita:
Io: "Sto molto bene, grazie." Li sorrido leggermente che ricambia con uno timido, e guardo tutti quanti confusa:
Io: "Adesso che ci penso, chi rimane con me stasera?" Si guardano a vicenda e il maggiore alza la mano:
Manuel: "Penso che sia arrivato il mio turno." Mi si avvicina e prende un ragazzo affianco a lui:
Manuel: "Non vi ho ancora fatti conoscere, Ashley lui é mio fratello minore Kurt." Ci stringiamo la mano intimiditi, certo non mi capita spesso di far nuove conoscenze, ma lui é diverso:
Io: "Piacere mio anche se non é un bel posto fare nuove conoscenze." Mi metto a ridere per sdramatizzare un po', accompagnato dal ragazzo davanti a me:
Kurt: "Non ti preoccupare, il piacere é mio."

Si fece sera e i ragazzi se ne sono andati, si sono recati a casa mia a badare Kylie al mio posto, e sinceramente mi sento parecchio in colpa per non essere stata con lei:
Io: "Mi sento in colpa per tutti loro, devono badare mia figlia." Manuel che sistemava la roba negli armadietti insieme a suo fratello, mi sorride:
Manuel: "Non ti preoccupare di questo, pensa solo a guarire." Mi accarezza la testa e mi metto comoda nel cuscino.
Passarono un po' di ore e dalla noia, mi alzo in piedi, subito Manuel mi si avvicina:
Manuel: "Devi riposare." Stava per farmi stendere sul letto, ma scuoto la testa:
Io: "Sono stata un mese su quel letto, voglio solo fare una passeggiata." Esita per un attimo ma alla fine mi lascia, prendo la felpa nell'attaccapanni e mi reco fuori dalla stanza, scendo dalle scale e vado nel giardino dell'ospedale, che era l'unico luogo bello che c'era lí. C'erano dei anziano che camminavano mano nella mano attaccati con delle flebo e dei bambini, vedendoli sereni mi faceva sentire al settimo cielo, mi siedo sulla panchina guardando nel vuoto, ma poco dopo vedo un'ombra avvicinarsi, mi giro e vedo che era solo Kurt:
Kurt: "Da quello che ha detto mio fratello, sei stata davvero eroica a salvare tua amica." Ricevo complimenti dai ragazzi, ma da lui mi faceva uno strano effetto:
Io: "Ho rischiato la vita, ma farei di tutto pur di proteggere una persona a cui voglio bene." Mi sorride e guarda davanti a sé:
Kurt: "Sai mi ricordi tanto mio fratello quando eravamo piccoli." Lo guardo per un attimo senza capire, ma poi il suo sguardo puntó sul mio:
Kurt: "Quando eravamo piccoli, i miei genitori morirono in un incidente, e mio fratello mi salvó la vita, si era messo davanti a me per evitare vari pericoli, che fu proprio lui metterci la pelle." Sapevo che Manuel ha perso i suoi genitori quando era piccolo, ma mai arrivare a tal punto di rischiare la sua vita per proteggere una persona:
Kurt: "In quel periodo mi ero solo fatto male alla spalla, e a mio fratello ha perso una gamba, per un attimo mi sentivo in colpa perché ho rischiato la vita a mio fratello, che tutt'ora ha la protesi." Mi viene un colpo al cuore, non sapevo che Manuel ha perso la gamba:
Io: "Il passato ormai é passato, avete affrontato un periodo brutto ma infondo siete riusciti ad affrontarlo, anche se siete cresciuti e non piú i bambini di una volta, sapete che entrambi vi potete proteggere a vicenda." Li sorrido cosa che ricambia pure lui e senza rendermi conto, una lacrima mi riga nel volto, e me lo asciugó:
Io: "Manuel li voglio un mondo di bene, é come un fratello per me, non posso credere che gira con la protesi, io non ne sapevo niente." Mi accarezza la guancia e mi sorride dolcemente:
Kurt: "Non te l'ha detto perché sa che ci tieni a lui, non voleva farti preoccupare." Mi spunta un sorriso e ad essere onesti non appena fisso Kurt intensamente, é davvero un bel ragazzo, il suo sorriso é quello che mi fece innamorare, ma cosa mi é venuto in mente, cosa mi sta succedendo? Sará la stanchezza:
Io: "Penso che sará meglio rientrare, non vorrei che tuo fratello ci fa un culo." Si mette a ridere e ci alziamo in piedi, mentre feci un passo sentí una fitta la petto che mi fece male e stavo rischiando di cadere a terra dal dolore, ma grazie al ragazzo dietro di me mi prese al volo:
Kurt: "Stai bene?" Sento il suo respiro attaccato al collo e questo non fa che scaldarmi ancora di piú:
Io: "Si sto bene." Mi capita poco di balbettare, e non dovrei, l'ho conosciuto solo oggi non puó fare questo effetto su di me:
Kurt: "Ti dó una mano." Mi prende la mano e ci rechiamo dentro.

Siamo arrivate nella stanza, che stranamente era vuota:
Io: "Dov'é Manuel?" Kurt legge qualcosa sul telefono:
Kurt: "Mi ha scritto che aveva un appuntamento con Rosie." Quei due allora fanno sul serio:
Kurt: "Peró mi ha detto che se non riesce a ritornare, dovró rimanere da solo con te."
Manuel io ti ammazzo quando ti vedo.

Ying e Yang ~ due anime opposte 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora