Ying e Yang ~ due anime opposte 2

Capter 18

POV'S PAUL
Passó un mese da quella tragedia al college, e tutti quanti sono ritornati sereni, pure i ragazzi che stanno abbastanza bene, ma non lo era per me, é passato tanto tempo dall'accaduto ma lei non si é proprio ripresa. Sono giorni che la vado a vedere anche se Manuel me lo vietó, perché venne sempre in compagnia di Kylie per farle visita all'ospedale, so che le vuole un mondo di bene dopotutto é come un fratello maggiore per lei, ma essere protettivo nei suoi confronti ha veramente superato il limite.
Ora mi sto preparando per andare al college, e come al solito sto aspettando gli altri, o meglio Rosie, che ci mette sempre il doppio del tempo, e dopo vari minuti finalmente scende:
Io: "Devi andare al college, non per fare una sfilata di moda." Mi fece la linguaccia:
Rosie: "Scusami tanto principe azzurro, avrei un appuntamento dopo le lezioni." Anche se certe volte la vorrei ammazzare, é stata l'unica ragazza che mi capisce e anche se é la migliore amica di Ashley, le voglio un mondo di bene, infondo é grazie a lei che mi incorraggia:
Io: "Bene ora si parte." Metto in moto e finalmente possiamo avviarci, Matthew che era di fianco a me stava guardando la finestra, come il resto dei ragazzi, penso che l'accaduto per loro non se le siano passati, hanno un'amica in pericolo di vita, anzi non dovrei pensarci, dovremmo farle il tifo per lei e lottare che si svegli.
Siamo arrivati e prendendo strade diverse, ognuno si reca nei laboratori, ed io come ogni mattina vado nel mio "gruppo" di amici, ovvero la squadra di basket e alcune cheerleader, in particolare Stella:
Stella: "Buongiorno splendore, hai finito di rincorrere ancora la marmocchia?" Mi chiedo come ho fatto a conoscerla, all'inizio era una ragazza in gamba, ma col passare del tempo mi resi conto di quanto vipera sia, mi ricorda tanto Penny:
Io: "Non ti permettere di parlarle in quel modo, devo esserle grata é stata davvero un eroina." Alza gli occhi al cielo:
Stella: "Si eroina che é finita in coma." Le ragazze affianco a lei si misero a ridere, tranne i ragazzi che la guardavano scuotendo la testa, questa cosa non doveva dirlo:
Io: "Sai che ti dico: perché non vai da qualche altro ragazzo con cui puoi andare? Io e te abbiamo chiuso, anzi non c'é mai stato qualcosa tra noi." Le sorrido falsamente e mi allontano sentendo i suoi striduli urli invadere per tutto il corridoio, vado nell'aula e mi dirigo nel mio posto, ovvero l'ultima fila, poco dopo entra il professore con un ragazzo che a guardarlo ha una certa assomiglianza a qualcuno, ma non so chi:
Prof: "Buongiorno a tutti ragazzi, vi presento un nuovo studente, proviene dalle filippine." Prende il ragazzo per il braccio e quest'ultimo fece un sorriso:
??: "Mi chiamo Kurt Dingal, é un piacere fare la vostra conoscenza." Quel cognome mi é davvero famigliare, aspetta non dirmi che:
Prof: "Bene Kurt, ti puoi sedere di fianco a Torres." E pensare che non volevo nessuno di fianco a me:
Kurt: "Piacere Torres." Li sorrido leggermente:
Io: "Mi puoi chiamare Paul, dire per cognome mi rabbrividisce." Si mette a ridere e inizia la lezione.

Nell'ora di pranzo

Mi vengono i brividi a venire nella sala da pranzo, mi viene ancora quell'incubo di quel giorno, ma scuoto la testa non appena riconosco il ragazzo davanti a me, che non sapeva cosa prendere, cosí lo picchietto la spalla e non appena si gira, sorride:
Kurt: "Finalmente una faccia famigliare." Cavolo é tale uguale a suo fratello:
Io: "Se vuoi puoi venire a sederti con i miei amici, almeno fai un po' di conoscenza." Annuisce e ci prendiamo il cibo, anche se mi passava la fame con tutto lo schifo che servono in menza.
I ragazzi si sono messi nel solito posto vicino all'albero che mangiavano in silenzio, e non appena mi vedono in compagnia di qualcuno finalmente vedo la luce nei loro occhi:
Matt: "Fratellone chi é lui?" Indica Kurt che sorrideva timido:
Io: "Si chiama Kurt, l'ho invitato a sedersi con noi si sentiva da solo." Saluta gli altri e ci accomodiamo, poco dopo Sheyne ci raggiunge e guarda il ragazzo sorpresa:
Sheyne: "Kurt finalmente ti sei iscritto." Si gratta la nuca imbarazzato e tutti noi la guardiamo:
Rosie: "Lo conosci?" La mora annuisce:
Sheyne: "Dovresti saperlo queste cose Rosie, mi sorprendi." La ragazza in questione la guarda senza capire, io ormai lo avevo intuito dal cognome, cosí addento il mio panino:
Sheyne: "É il fratello minore di Manuel."
Esatto, ecco perché preferivo starmene zitto.

Finalmente dopo ore riproduttive, era il momento di tornare a casa, ma non per tutti noi:
Matt: "Ragazzi é il momento di andare a trovarla." Guarda tutti poi si sofferma su di me, sapendo benissimo che non me ne sarei andato via:
Kurt: "Andare a vedere chi?" Guarda tutti confuso e Matthew lo guarda in modo interrogativo:
Matt: "Sheyne lei non l'ha mai conosciuto?" Vedo che nega con il capo:
Matt: "Bene allora verrai con noi, tanto penso che tuo fratello é lí." Vedo che annuisce e partiamo.
Siamo arrivati all'edificio dell'ospedale, chiediamo qualche infermiere se c'é l'occasione di fare visita che accosente e ci rechiamo nella sua stanza, sapendo che Manuel era in compagnia di mia figlia:
Manuel: "Ragazzi siete arrivati." Subito guarda Kurt:
Manuel: "Kurt? Che ci fai qui?" Lo va ad abbracciarlo:
Kurt: "Finalmente mi sono deciso di andare al college dei miei sogni, ma i ragazzi mi hanno portato qui perché volevano fare visita ad una persona." Manuel guarda tutti noi con stupore e guarda la porta chiusa dove all'interno c'é la ragazza che amo:
Manuel: "Allora te la faccio presentare." Sentiamo qualcosa all'interno della stanza di Ashley farsi spazio alle mie orecchie e dei urli di gioia, cosí preso dalla curiositá entro, come il resto dei ragazzi e per poco il mio battito inizia ad accelerarsi:
Dott: "Voi siete gli amici di Ashley?" Annuimmo tutti e dopo vari secondi finalmente si sposta:
Io: "Dimmi che non sto sognando..." finalmente era lí, con il viso angelico che non vedevo da tanto tempo e quel sorriso che ti potrebbe uccidere da un momento all'altro:
Ashley: "Ciao ragazzi, é bello rivedervi."
Finalmente posso starmene in pace.