Capter 23

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Finalmente l'ora é passata, ora sono con le ragazze nello spogliatoio, raccontandoci delle solite cavolate, ovvero sui ragazzi:
Sheyne: "Ma quanto é carino Gian?" La guardo un po' schifata:
Io: "Mi chiedo come fa a piacerti." Sinceramente sono contenta per quei due, infondo si vede da lontano miglio che sono fatti l'uno per l'altra:
Rosie: "Si e con Kurt?" La guardo per un attimo senza capire ma poi continua:
Rosie: "Insomma si vede che li piaci, dagli un'opportunità." Sbuffo perché non ne potevo più, quindi metto la roba a posto ed esco dallo spogliatoio senza aspettarle:
Sheyne: "Ora dove vai?" Mi giro e vedo quelle due che erano sulla soglia della porta:
Io: "Lontane dalle vostre cazzate." E finalmente mi potevo avviare.
Certo Kurt è un bravo ragazzo per non parlare dal fatto che mi ha aiutata da quando ci siamo conosciuti, insomma non é passato tanto da quando é arrivato ma ormai lui fa parte della mia vita, stavo per recarmi nel mio armadietto ma vengo fermata per un braccio:
Paul: "Ti voglio parlare." Era lì di fronte a me, con una faccia seria dipinta sul volto, questo significa che é davvero importante:
Io: "Ora ho da fare, devo andare." Stavo per togliermi dalla sua vita, ma la sua presa non mi lasciò andare:
Paul: "So che la lezione di storia non lo sopporti quindi vieni." Ha ragione, anche se non ne ho mai parlato non ho sopportato quella materia pure al liceo, la saltavo sempre, insomma non ci trovo nulla di interessante.
Ci troviamo nel parcheggio del college, con alcuni ragazzi che ci stavano fissando, mi giro e feci un sorrisetto:
Io: "Ora che volete? Non avete mai visto dei ragazzi saltare la lezione?" Si girano immediatamente e il ragazzo affianco si mette a ridere:
Paul: "Non sei cambiata per niente." Roteo gli occhi e apro la porta della sua macchina, con Paul alla guida:
Io: "Ora dove vuoi andare?" Sento che accende il motore, senza rivolgermi lo sguardo, mentre io dopo qualche minuto di silenzio senza aspettare la sua risposta misi il broncio, poco a poco i miei occhi si fecero pesanti per poi cadere nel sonno profondo.

Apro gli occhi sentendo che la macchina si ferma e non appena guardo dove siamo, i miei occhi si aprirono immediatamente:
Io: "Perché mai siamo al mare?" Vedo che scende dalla macchina e viene verso di me, che apre la mia portiera:
Paul: "Quando ti decidi di scendere dall'auto, capirai." Senza controbattere, scendo e ammiro il paesaggio, da quando sono qui non sono mai stata al mare, certo New York é famoso sopratutto per il central park e per la grande città, ma qui siamo al di fuori dalle mie aspettative. Ci sediamo sulla sabbia, senza telo ovviamente, e guardiamo davanti a noi senza parlare, ma poi poco dopo fu lui a iniziare:
Paul: "Da quando te ne sei andata, non ho fatto altro che andare al mare e ammirare le onde." Lo guardo per un attimo e aveva il suo sguardo davanti a sé, quanto era bello vederlo di profilo:
Paul: "Ogni volta che vado qua ripenso il nostro primo bacio, come se fosse ieri." Stavo per dire qualcosa, ma preferisco che lo faccia lui, il suono della sua voce é una melodia, ora sembra di stare in un sogno:
Paul: "Ed é qui la prima volta che ho parlato dei miei sentimenti per te, cosa che a nessuno l'ho fatto, nemmeno con Penny se é quello che pensi." Certo, era la sua ragazza "seria" che ha mai avuto, ora penso che sia solo un ricordo da dimenticare, sopratutto di avermi presa Paul:
Io: "In tutto ciò che cosa vuoi dirmi?" Finalmente mi guardo e si avvicina leggermente, io ero tutta rossa, ma non potevo nascondermi perché il vento mi scompigliava i capelli:
Paul: "Sei la prima ragazza ufficiale di cui mi sono innamorato." Certo non é la prima volta che me lo dice, ma è ancora più bello risentirselo per altre 100 volte:
Io: "So che sei sincero e su questo ti ringrazio da morire, ma non posso." Mi alzo dalla sabbia e mi sistemo:
Io: "Io sono ancora ferita per tutto quello che hai fatto, non riesco a dimenticarmelo." Ma poi ad un certo punto, la mia guancia inizia a bagnarsi, per poi altre due:
Paul: "Cazzo sta per piovere." Si alza e si toglie la giacca che aveva addosso e ci copre entrambi mettendolo sopra alle nostre teste. Ci pariamo su un locale che aveva le tende e alcune persone erano sotto con noi, tutte quanti sono coppie ed é abbastanza imbarazzante, con Paul lo é ancora di più, e adesso che ci penso lo vedo piuttosto cresciuto, la sua forma del viso é diverso da come me lo ricordavo, certo per non parlare dell'altezza che é il doppio di me, ha il corpo tonico e a volte mi chiedo se va in palestra oltre gli allenamenti di basket con i ragazzi, i capelli sono cresciuti leggermente e ora sono mossi, e il suo sorriso... amo quando lo fa, chiude gli occhi a mezza luna, Paul é definito proprio un bel ragazzo, dal mio punto di vista:
Paul: "Ho qualcosa che non va?" Cavoli, non mi ero accorta che lo stavo guardando, volgo lo sguardo da un'altra parte evitando ancora brutte figure, che vergogna, ma poco dopo sento che canta:

Non so come stia succedendo, ma non appena prendo fiato bacio Paul, anche se la cosa durò ben poco, ne rimase sorpreso del gesto e lo capisco, appena mi stacco poco dopo mi prese e mi baciò ma sta volta con passione, c'era la gente che ci applaudiva e ci stacchiamo, ci mettiamo a ridere come dei cretini e solo ora mi resi conto che eravamo fuori dal tendone, ora l'acqua bagnò sui nostri vestiti, ma poco importava, ora quello che contava eravamo solo noi due:
Paul: "Ok questo non me lo aspettavo." Mi metto a ridere per il suo imbarazzo:
Io: "Fidati nemmeno io." Mi segue a ruota ma poi torno seria:
Io: "Ti amo Paul Torres." Mi sorride e mi accarezza la guancia:
Paul: "Ti amo Ashley Henderson."

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⏰ Ultimo aggiornamento: Oct 08 ⏰

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