Pioggia

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Molti credono che in origine l'acqua si sia formata in modo tale da permettere alla scienza di raccontarlo.
Io credo invece che sia cominciato tutto così:
Molto tempo fa c'era un anima che vagava per l'universo.
Non era né uomo né donna, né animale né persona, né vivente né morto.
Arrivata sulla terra questa aurea si accorse di quanto solo è brutto fosse quel luogo.
Gli fu permesso di vedere come sarebbe stato quel luogo più avanti nei secoli.
Ciò che vide non le piacque, guerre, pestilenze, morte e odio.
L'anima rimase talmente scioccata che iniziò a piangere.
Pianse così tanti che il mondo si allagò.
La vita comincio a nascere e prosperare ma la creatura continuava a piangere per ciò che sapeva.
Ogni volta che un temporale si abbatte sulla terra è a causa di questa aurea che vede o scopre qualcosa di triste su nostro destino.
La prossima volta che la sentite piangere,o urlare attraverso i tuoni, disperatevi con lei perché qualcosa di sbagliato o brutto sta per accadere.

Acqua pov

Torno nella mia camerata e comincio a prepararmi per l'incontro.

Faccio una doccia, mi taglio la ricrescita della barba e mi lavo i denti, nel frattempo, almeno finché non avrò trovato dei vestiti decenti, terrò l'abbigliamento militare.

Mi dirigo al mio letto, ed estraggo da sotto l'enorme baule nel quale tengo alcuni vestiti.

Arriccio il naso e storco la bocca.

Non trovo nulla di adatto.

"Acqua che stai facendo?"

Mi volto di scatto e trovo Sagg appoggiato alla porta.

"Nulla."

Fa un sorriso beffardo e continua.

"È un quarto d'ora buono che fissi quel recipiente e non dai segni di vita."

Sbuffo e alzo gli occhi al cielo.

Oggi non è proprio giornata, tutti cercano di farmi impazzire.

"E allora? Forse ho solo voglia di ammirare tutti i mei vestiti?"

Sagg sgrana gli occhi e scoppia in una fragorosa risata.

Corro subito da lui e gli premo una mano sulla bocca.

"Ma sei pazzo?! Potrebbero sentirti!"

Ormai è la prassi, lui rischia di farci scoprire e io devo evitare tutto ciò.

Si calma ma non lo mollo.

"Ahia Sagg, ma che caspita ti passa per la testa?!"

Il bastardo mi ha morso la mano.

"Nulla, voglio solo sapere cosa stai facendo."

Si allontana e si dirige verso il mio letto, nel quale ci si accomoda.

Mi fissa ma io non apro bocca.

"Allora, proviamo a fare due più due."

E comincia con le supposizioni.

"Ti sei tagliato la barba....... Non una cosa insolita ma comunque sospettosa........ poi, stai fissando un baule che contiene abiti civili, quindi presumo che tu debba fare un qualcosa che non riguardi la caserma......"

Dopo qualche minuto che mi osserva e si strofina il letto ha la sua riposta.

"Devi andare ad un funerale!!!!"

Dice tutto entusiasta.

Cambia tono e umore e chiede:

"Chi è morto?"

La corte di pietre Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora