Violette

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-Scar pov-

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-Scar pov-

Gli occhi mi bruciavano per le lacrime; Mi avevano chiuso in camera.

Ero ancora sconvolto, il rumore del fuoco si mischiava a quello delle loro grida.

Mi tappai le orecchie con le mani.

Pian piano quel rumore straziante si affievolì e tornò il silenzio.

Ho cancellato quel ricordo dalla mia memoria rendendolo un sogno, un pensiero, qualcosa che aveva partorito la mia mente malata e che tornava a perseguitarmi da anni ormai.

"Magari potrei averlo immaginato" pensavo, ma dentro di me sapevo la verità, sapevo della dolce bugia che mi ripetevo ogni giorno.

La bugia che non mi permetteva di dormire la notte.
💚🖤

Era mattina. La sveglia suonò, il rumore fastidioso mi fa sobbalzare.

Jack stava russando. Ormai il mio orecchio si era abituato a lui.

Era fatto così e gli volevo bene, anche se a volte poteva risultare fastidioso.

Uscì dalla mia stanza e entrai nel salottino.

Appena varcai la porta il rumore dell'asciugacapelli mi fece quasi scoppiare i timpani.

Mi voltai nella direzione da cui proveniva quel suono.

Violet.

Chi poteva mai essere se non la lupus insopportabile?

-Violet!- Gridai -Spegni quel coso!-

-Oh mi scusi, ho disturbato il vostro sonnellino di bellezza vostra maestà?- Rise sarcastica.

Quanto è odiosa.

La verità è che all'inizio non la odiavo poi così tanto. Il motivo per cui facevo lo stronzo era la mia famiglia. Mi vietava qualsiasi contatto con i lupus dopo l'incidente e quindi dovevo mostrarmi il più freddo possibile con lei.

Adesso che la conosco la odio per davvero.

Non capisco però che cosa le è successo ieri in classe quando ha visto Oliver. É andata completamente nel panico.

L'ho aiutata perchè per me ormai è una cosa quasi giornaliera avere attacchi di panico e anche perchè non avevo assolutamente voglia di dovermi occupare poi io di lei se le cose si fossero fatte più gravi.

-Non mi hai svegliato tu, solo che mi stai distruggendo il timpano-.

Alzò le mani in aria in segno di resa e spense l'asciugacapelli.

Si avviciò alla dispensa e ne tirò fuori due cioccolatini.

La squadrai da capo a piedi, la sua figura agile e snella si atteggiava dentro una grande felpa viola e dei Jeans.

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